Riceviamo e pubblichiamo la precisazione del consigliere di Forza Italia, che si difende e riporta il resoconto del suo interervento. L’assessore comunale alle pari opportunità prima afferma che è sicura che non fosse intenzione di Trischitta offendere ma poi gli chiede di riparare l’offesa...

In riferimento all' articolo " Sembrate quattro galline in fuga” (vedi articolo correlato), il consigliere comunale Giuseppe Trischitta, precisa , ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di legge vigenti, quanto segue :

Non ho mai assunto nell'esercizio della mia attività professionale e durante l'incarico di consigliere alcun atteggiamento maschilista e, nel caso specifico, non ho mai pronunciato la frase riportata nell'articolo e non ho indicato e fatto nomi di colleghe.

Ciò, risulta chiaramente dal mio intervento riportato nel resoconto ufficiale della seduta del Consiglio Comunale del 25.11.14, che trascrivo integralmente :

" premette che non sa bene perché ma stava pensando ad un film visto anni fa quando i suoi figli erano piccoli, il titolo del film era "Galline alla riscossa" e le protagoniste erano delle galline che andavano appunto alla riscossa liberandosi dai lacci del pollaio in cui erano rinchiuse.

Interviene comunque per chiedere scusa a tutti i lavoratori che da una settimana sono in ansia, perché questa vicenda si poteva già chiudere venerdì scorso. Peraltro quest'anno sono stati approvati tanti ordini del giorno ma, guarda caso, proprio questo ha scatenato discussioni interminabili. Purtroppo si sa che in questo Consiglio ormai vi sono quattro consigliere donne che vogliono sempre svolgere un ruolo da protagonista e cercare il risalto della stampa…"

Pertanto, ritengo si parli di qualcosa che non ho pensato e non ho detto, e mi dispiace il mancato riferimento, nel Vostro articolo, ad un intervento gravemente diffamatorio ed offensivo nei miei confronti effettuato il giorno prima da una collega.

In merito alle dichiarazioni del consigliere comunale Trischitta, durante la seduta consiliare di mercoledì 25, interviene anche l'assessore alle Pari opportunità, Patrizia Panarello. “Sono sicura – precisa l'assessore Panarello – che non vi fosse una volontà esplicita di offendere le colleghe e, più in generale le donne; pur tuttavia l'espressione utilizzata dal consigliere Trischitta risulta essere infelice nella forma in cui è stata espressa e per i significati che più o meno implicitamente vengono alla mente nel momento in cui si accosta una donna ad una gallina. Invito pertanto – conclude l'assessore – ad un esplicito intervento che chiarifichi quanto accaduto e ripari l'offesa anche in vista di un clima più disteso necessario per il corretto svolgimento dei lavori d'Aula nel rispetto delle pari opportunità”.