Variante prg, Schiera: «Mira esclusivamente alla difesa del territorio»

Variante prg, Schiera: «Mira esclusivamente alla difesa del territorio»

Variante prg, Schiera: «Mira esclusivamente alla difesa del territorio»

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mercoledì 02 Agosto 2017 - 14:00

Il dirigente comunale replica al coro di critiche piovute sul cosiddetto “salavacolline”, ricordando che il provvedimento urbanistico ha avuto tutti pareri favorevoli

"Prendendo spunto dalle tante dichiarazioni ed articoli – un po' a senso unico – usciti su varie testate giornalistiche, ritengo opportuno intervenire in quanto personalmente persuaso che le posizioni assai critiche esplicitate non fanno altro che rispecchiare un punto di vista, purtroppo assai diffuso in città e che, a mio modo di vedere, è stato generato ( ad arte ) da chi osteggia – per qualche oscura ragione – questo strumento urbanistico che ha il merito ed anche il coraggio di eliminare un grande un grande potenziale edificatorio (2,5 milioni di metri cubi) nelle zone: a rischio idrogeologico, a pericolo frana e a compromissione delle Zone di Protezione Speciale in particolare sul sito "Q" dove sono concentrati ed orientati i maggiori interessi dei palazzinari e degli speculatori e dove la natura e l'equilibrio degli ecosistemi lagunari e marini risulta, oramai, ad altissimo rischio alterazione.

Da più parti, quindi, è stato rimarcato che la Variante ha trovato molti ostacoli nel suo cammino, ma è' stato sempre dimenticato di aggiungere che sinora il Comune li ha superati tutti acquisendo, alla fine, favorevolmente i pareri e i nulla-osta necessari ad una Variante di PRG (Soprintendenza, Genio Civile , Ispettorato Forestale, Arpa ecc…) e per di più sul piano giuridico ha incassato l'importante vittoria al Tribunale Amministrativo, che ha riconosciuto corretta la tesi del Comune sulla molto dibattuta questione VAS. Ente che, pur non rinunciando a ricorrere contro la decisione Regionale, ha ( per non far slittare ulteriormente i tempi ) eseguito la procedura VAS, esattamente come le è stato prescritto dall' Ass.to Territorio ed Ambiente ; prescrizione ,come già detto, dichiarata dal TAR , superflua e sovrabbondante.

E' bene che coloro che oggi, certamente in buona fede, risultano contrari alla Variante di Tutela, prendano nota e si rassicurino sul fatto che, questo piano urbanistico, limitatamente alle aree che disciplina ( 4% del territorio ): non trasferisce volumi ma si limita a cassarli,

una volta adottato dal Consiglio Comunale chiuderà il famigerato registro dei volumi ( tutt'ora aperto alle iscrizioni notarili) e rimanderà l'utilizzo dei volumi, in esso trascritti, al prossimo PRG che ne fisserà le regole, le condizioni, le compensazioni e le giuste misure di perequazione, ad eccezione per le concessioni già rilasciate o ai piani di lottizzazioni oramai approvati ,non si potrà più consumare nuovo suolo eccetto in poche aree cittadine urbanizzate.

Va, inoltre sottolineato che il trasferimento dei volumi dalle colline verso valle non è un'operazione stabilita ed ideata da questa Variante ( ne avrei personalmente fatto ben volentieri a meno ), bensì, dalle "Salvacolline" giuste Deliberazioni 74/C e 15/C del 2012 ( senza VAS e mancanti dell'art. 13 -L. 64/1974 – del Genio Civile) opera dei precedenti organi di Giunta e Consiglio Comunale, entrate in vigore con il Decreto Regionale n. 128 del 22.05.2013.

All'epoca dei fatti nessuno sollevò critiche sull'atterraggio dei volumi dalle colline alle zone ASI- ZIR come non risulta esservi stato alcun luminare che si sia "stracciato le vesti" quando venne adottato ed approvato negli anni 1998/2002 il PRG vigente. Eppure quest'ultimo Piano Regolatore, con i suoi 750 emendamenti determinò l'esplosione del cemento sulle colline e perpetrò il nascere di palazzine e complessi edilizi nella zona nord ( sito Q ) così come nella riviera ionica e in quella tirrenica.

Fu la "festa del cemento" a cui parteciparono in tanti e la città ed il suo territorio pagarono e ancor oggi corrispondono un prezzo altissimo i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Se Messina non è' più la città di un tempo ciò è dovuto a quell' operato trasversale politico/affaristico , che portò tanto consenso e tanti voti riempiendo e appagando le tasche di soggetti che ancora oggi non vogliono desistere dal completare l'opera

Pertanto, questa povera Variante di Tutela, così tanto avversata ed invisa, alla quale viene attribuita ogni falsità anche la più insostenibile (purché " resti al palo" ), ha come unica ragione d'essere la difesa di quel pò di territorio e paesaggio miracolosamente ancora rimasti indenni dalle ruspe.

Una Variante , certamente perfettibile, non scevra da difetti e limiti , che sta subendo da un paio d'anni un fuoco incrociato ed un trattamento che mai era stato riservato ad uno strumento urbanistico o ad un atto amministrativo di programmazione territoriale.

Verrebbe da dire ad alta voce : " c'è del marcio in Danimarca ! " (leggasi Messina)" .

4 commenti

  1. MessineseAttenta 2 Agosto 2017 16:55

    AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH|||||||||||||||||||||

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  2. serra salvatore 2 Agosto 2017 17:00

    La disamina dell’arch. Schiera è meritevole oltre che coraggiosa, viene difeso ciò che è frutto del proprio ufficio, una cosa però non è chiara, questa amm.ne ha sbandierato ai quattro venti di aver redatto il PIAU, in questo piano ci sono volumi che nn nascono dall’attuale P.R.G., quindi il pensiero va oltre, ovvero che i volumi sono quelli sottratti dalla salva colline non c’è altra spiegazione. Vorrei poi dire, l’arch. dichiara che sono salvi i progetti che hanno ottenuto la c.e. e le lottizzazioni approvate e i molteplici progetti che giacciono ancora c/o il dip. urbanistica e non istruiti entro i 90 gg previsti dalla L.R. 16/2016 per mancanza di personale e per l’eccessiva mole di lavoro che fanno? oltre al danno la beffa COMPLIMENTI.

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  3. serra salvatore 2 Agosto 2017 17:06

    Caro arch., non riesco a capire, siamo dinanzi ad un coro comune sulla Salva Colline, in un momento in cui non si costruisce più, in una città in cui i vincoli territoriali sono tali e tanti che limitano e molte volte vietano qualunque tipo di edificazione, quale potrebbero essere gli interessi di quanti non condividono quanto da voi proposto. Credo che ci siano delle cose che io personalmente non conosco ma che gli addetti ai lavori sanno e cercano di evitare l’ennesimo sfregio alla città – prima abbiamo devastato le colline – con la salva colline che consente di utilizzare volumi nel redatto PIAU andremo a distruggere la costa. Ripeto quali possono essere gli interessi se non si può edificare già da tempo in molte aree della città.

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  4. si dovrebbe chiedere un autorevole parere al WWF locale per sapere cosa ne pensano della variante Salvacolline, strano che non si siano espressi in merito

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