La vergogna dell'emergenza rifiuti: colpevoli, disagi, cambiamenti e richieste

La vergogna dell’emergenza rifiuti: colpevoli, disagi, cambiamenti e richieste

La vergogna dell’emergenza rifiuti: colpevoli, disagi, cambiamenti e richieste

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giovedì 15 Novembre 2018 - 10:18

Il consigliere comunale Nello Pergolizzi chiede l'intervento della Prefettura, Articolo 1 grida vergogna per come MessinaServizi e Comune hanno gestito l'emergenza, l'Ugl analizza i cambi al vertice che intanto stanno avvenendo all'interno della società.

Chi cerca già i colpevoli, chi continua a segnalare disagi, chi chiede interventi perché ci sono zone che non riescono più a sopportare il peso della spazzatura che si è accatastata per le strade. Sono giorni difficili per i messinesi vittime di un’emergenza che probabilmente ha tante cause ma che in questo momento deve solo trovare soluzione. Già da ieri sera e ancora di più oggi, i mezzi a disposizione della MessinaServizi dovrebbero consentire di non abbandonare nessuna zona, anche se per togliere le tonnellate che si sono accumulate fuori dai cassonetti e sui marciapiedi non basta un turno di raccolta ma saranno necessari dei giorni. Anche perché nel frattempo quotidianamente la gente continua a buttare la spazzatura quindi comunque i contenitori che erano stati svuotati si riempiono e le montagne, lì dove ancora la spazzatura non è stata tolta, aumentano.

Oltre le innumerevoli segnalazioni dei cittadini esasperati sono tante le prese di posizione che si scagliano contro il modo in cui è stata gestita l’emergenza.

Ilconsigliere comunale Nello Pergolizzi chiede l’intervento della Prefettura di fronte a questa situazione che rischia di creare una vera emergenza igienico-sanitaria per la città.

Articolo 1 invece grida vergogna contro tutti i responsabili di questo disastro.

«È una vergogna che il Direttore Generale abbia avviato, con notevole ritardo, la predisposizione dei bandi per l’affidamento dei servizi di manutenzione e riparazione dei mezzi e abbia deciso al contempo di sospendere gli affidamenti diretti (cosa più che giusta ma al momento opportuno) senza che fossero espletate le gare e fossero individuate le ditte vincitrici. Determinando il fermo di quasi tutti i mezzi, il caos e la quasi interruzione di un servizio pubblico. Lo stesso noleggio dei mezzi, per fronteggiare le necessità di procedere alla raccolta, non è detto che avrà costi inferiori rispetto alla regolare manutenzione di quelli già in uso.

È una vergogna che il Consiglio di Amministrazione di Messina Servizi Bene Comune, nominato da De Luca e guidato dal suo braccio destro Pippo Lombardo, abbia dato prova di assoluta inadeguatezza. Avrebbe potuto e dovuto intervenire sul Direttore Generale per evitare quanto accaduto, magari togliendo alcuni poteri e provando a governare la situazione. Lo scontro permanente tra il CdA e il Direttore Generale è una delle cause principali di tale disastro gestionale. Entrambi andrebbero rimossi immediatamente.

È una vergogna che il Sindaco Cateno De Luca dopo avere trascorso settimane intere a cercare le responsabilità (cosa corretta, sicuramente), e solo qualche giorno si è posto il problema che prima di tutto occorreva individuare soluzioni per superare lo stato dei fatti fissando la data del 30 Novembre. Crede davvero De Luca che l’emergenza possa perdurare per altre due settimane? La responsabilità politica del Sindaco Del Luca è evidente» scrive il coordinatore Domenico Siracusano.

Dal V quartiere è il consigliere Franco Laimo a farsi ancora una volta portavoce dei cittadini: «Troppa spazzatura ancora oggi nelle nostre strade; siamo in piena emergenza e non è plausibile ne ammissibile una tale situazione. Vicino agli ingressi di tante scuole ricadenti sul territorio della quinta circoscrizione la situazione è al di là delle normali condizioni igienico sanitarie.Gli odori nauseabondi sprigionati dalle cataste di immondizia giungono addirittura all'interno delle classi e degli edifici scolastici. Bisogna dare immediata priorità alla pulizia a ridosso dei cassoni ubicati proprio vicino i plessi scolastici e a seguire vicino le attività alimentari. Seppur qualche intervento a singhiozzo è stato effettuato (come sul Viale Giostra o Panoramica), non siamo certo nelle adeguate condizioni igienico-sanitarie.Non basta gettare un "po' di polverina bianca" per sanificare cassoni, marciapiedi e strade ripulite dalle ruspe, ma è doveroso effettuare un completo intervento di sterilizzazione».

Il sindacato Ugl invece parla dei mezzi che si sono fermati in queste settimane e dell’azzeramento dei vertici che ieri il Direttore generale Aldo Iacomelli ha siglato su input del sindaco De Luca e del Cda dell’azienda.«La mancanza di mezzi d'opera della Messina Servizi Bene Comune ha generato l'odierna crisi dei rifiuti con cui la città ancora una volta si è trovata a convivere». Lo affermano Antonino Sciotto e Mario Scarlata, rispettivamente segretario generale della Utl-Ugl Messina e responsabile della Federazione provinciale Igiene Ambientale. Ma una rivoluzione non può fermarsi agli indispensabili mezzi d'opera, infatti il direttore generale che sta "rischiando" in prima persona ha avviato una rotazione del personale. All'autoparco, che è l'area aziendale dove a causa del transito dalla Messinambiente si è generato il tilt di informazioni e programmazioni scaturenti la conseguente mancanza di autocompattatori, la scelta per il nuovo responsabile è caduta sull'ingegnere Alberti. Quello stesso Alberti capace di ottenere i finanziamenti per l’impianto di Pace, che ha seguito i lavori di costruzione e di allestimento portando a collaudo un gioiello tra i primi al sud e che potrebbe essere il fulcro di una gestione virtuosa dei rifiuti provinciali. Ci sarà spazio anche per l'ingegnere Pino impegnato per anni dai servizi aggiuntivi affidati dal socio unico, al quale è stato affidato il coordinamento dell'area aziendale Raccolta Differenziata. Sarà suo l'arduo compito di captare le percentuali che al momento, attraverso le oasi, le isole ecologiche e le utenze non domestiche, non vengono correttamente conferite nella piattaforma di selezione di Pace. Quest'ultima, che era già stata affidata al geometra Sindoni, il quale ha dimostrato di essere l'uomo giusto al posto giusto, avrà anche il coordinamento della piattaforma di trasbordo. Ecco i possibili prossimi capri espiatori, responsabili del fallimento del sistema rifiuti cittadino che alcuni auspicano, quegli stessi che per pigrizia preferiscono dire "a Messina non funziona niente" ed invece di aiutare sono pronti a puntare l'indice». L'Ugl Igiene Ambientale che ha seguito le fasi del "Salva Messina", sottoscrivendo l'accordo, chiede ai messinesi giudiziosi, che non vogliano continuare a vivere con la spada di Damocle di una società in bilico perenne tra la vita e la morte, di collaborare attraverso una puntuale e costante differenziazione dei materiali da conferire, ottenendo gli sconti correlati.

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