Teatro, per il sovrintendente Antonino Saija possibile ipotesi d'incompatibilità?

Teatro, per il sovrintendente Antonino Saija possibile ipotesi d’incompatibilità?

Teatro, per il sovrintendente Antonino Saija possibile ipotesi d’incompatibilità?

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lunedì 24 Novembre 2014 - 06:20

Torniamo ad occuparci del Nucleo di valutazione di Palazzo dei Leoni soffermandoci sui paletti posti dall'Anac in merito alle compatibilità dei membri. In particolare poi c'è il caso di Antonino Saija, nominato presidente del Nucleo di valutazione a dicembr 2013 e nel maggio 2014 scelto come sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele. E' possibile ipotizzare un'incompatibilità? Intanto la Zappalà ha trasmesso una rettifica.

Delle stranezze del Nucleo di valutazione della Provincia abbiamo avuto modo di occuparcene mesi addietro (vedi articolo allegato), rilevando tutta una serie di singolarità sui provvedimenti di nomina di Antonino Saija, Loredana Zappalà e Caterina Moricca, singolarità che a distanza di un anno dalle nomine restano tutte. Adesso ci soffermiamo su una serie di aspetti, da un lato il fatto che i requisiti dei tre non soddisfano pienamente quanto stabilito dalla normativa dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), dall’altro che, strada facendo, il presidente del Nucleo di valutazione Antonino Saija è diventato sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele.

Andiamo per ordine. Il 19/12/2013 con la delibera n°46 il commissario straordinario nomina i tre componenti del Nucleo di valutazione (NV), stabilisce che avranno complessivamente un compenso lordo annuo di 44 mila euro e che Saija è nominato presidente dell’organo tecnico. Il Saija, già voluto come presidente del Nucleo di valutazione da Nanni Ricevuto, nonché presidente del Nucleo di valutazione dell’Ato idrico 3 di Messina, si è avvicinato al Pd (lista La Farfalla) nella primavera del 2013 ed alla vigilia di Natale approda nuovamente a Palazzo dei Leoni, dopo aver presentato il curriculum in data 9/12/2013. Pochi mesi dopo, il 20 maggio 2014,dopo aver presentato un altro curriculum, viene nominato sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele. In questo caso è però vicino all’Udc di Ardizzone e si può concludere che i centristi continuano ad essere presenti nel Teatro anche dopo la fine dell’era Ordile. Ma torniamo al dicembre 2013 ed alla nomina dell’Oiv (organismo di valutazione) in base al decreto legislativo 150 del 2009 ed alle successive disposizioni dell’Anac che con delibera 23/2012 stabilisce che gli enti locali hanno facoltà e non l’obbligo di nominare gli Oiv (quindi in tempi di spending review alcune spese si possono evitare) e con delibera n°12/2013 stabilisce i requisiti ed il procedimento per la nomina dei componenti, fissando una serie di paletti per incompatibilità e regole da rispettare. Vedremo come nel caso del Nucleo valutazione di Palazzo dei Leoni tutti e tre i componenti (per motivi diversi) non si attengano ai “paletti” previsti dalla normativa. L’Anac richiede che l’età dei componenti sia tale da assicurare esperienza e capacità di innovazione e invita a non superare la soglia della media dei 50 anni tra i componenti, e proprio per questo non deve essere nominato nessuno che sia sulla soglia dell’età di pensione. La media dei 50 anni al NV della Provincia è stata superata. Quanto a Saija è nato nel 1947, quindi è stato nominato a 66 anni. Sempre l’Anac stabilisce che nessun componente può appartenere contemporaneamente a più organismi di valutazione (a meno che non interessino meno di 15 mila abitanti o trattino problematiche affini). In questo caso Loredana Zappalà è contestualmente anche presidente del NV del Comune di Bronte (confermata fino al 2016) nonché unica componente dell’Ato idrico di Catania .In merito a questi punti riceviamo e pubblichiamo a fine articolo la richiesta di rettifica della Zappalà . Sempre l’Anac stabilisce che sia la Commissione nazionale a valutare i curricula e dare parere (e di questo parere non c’è traccia per nessuno dei tre, Saija, Zappalà, Moricca) e stabilisce che eventuali Enti di appartenenza diano il nulla osta (in questo caso al momento della nomina non c’è all'albo pretorio la pubblicazione del nulla osta né per la Zappalà da parte dell’Università di Catania né per Caterina Moricca, che da dicembre 2013 è diventata anche segretaria generale della provincia di Caltanissetta. Nel caso della Zappalà è stato presentato a marzo). Infine l’Anac nella delibera 12/2013 al punto m) detta che presso gli enti locali, i membri del nucleo di valutazione incorrono nelle stesse ipotesi di incompatibilità ed ineleggibilità previste per i revisori dei conti dall’art.236 dl d.lgs. n.267/2000. Se andiamo a leggere il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali leggiamo al punto 3) che i componenti degli organi di cui sopra non possono assumere incarichi o consulenze presso l’ente locale o presso istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso. Come è noto la legge istitutiva dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele vede quali soci la Regione, il Comune e la Provincia. Ed infatti la Provincia, in qualità di socio ed in base, all’art.9 comma 1 lett. C ha nominato 2 rappresentanti nel Cda, Daniele Macris (vice presidente) e Giovanni Moschella, fatto questo dal quale si evince il controllo sul Cda del Teatro da parte della Provincia. Se per i componenti del Nucleo di valutazione valgono le stesse ipotesi di incompatibilità presso istituzioni sottoposti al controllo della Provincia previste per i revisori dei conti allora qualche dubbio sulla nomina di Antonino Saija a sovrintendente del Teatro può sorgere.

Le cariche di Saija erano note al momento dell’esame della candidatura,nell’aprile 2014, perché indicate nel curriculum. Va da sé che il Cda con questa nomina ha fatto una scelta squisitamente ed esclusivamente politica, perché dando uno sguardo ai tre curricula rimasti in campo dopo una prima selezione, quello di Saija, Catello De Martino ed Egidio Bernava, non se ne comprende altrimenti il criterio. A proposito di curricula è interessante comparare quello presentato da Saija a dicembre per la Provincia e quello presentato appena 4 mesi dopo, ad aprile, per il Teatro. Nel curriculum presentato a dicembre a Palazzo dei Leoni, Saija inserisce tra gli incarichi quello di segretario comunale in vari comuni tra i quali Parma e Livorno. Nel ’98 si colloca fuori ruolo e assume l’incarico di direttore della Scuola superiore di pubblica amministrazione locale istituita con la legge Bassanini del ’97 (carica questa per la quale nel 2001 finisce al centro di un’interrogazione al Ministro della Funzione pubblica presentata dal senatore Bonatesta in merito ai titoli richiesti per quel ruolo). Per dieci anni è anche segretario nazionale dell’Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali. Ad aprile nel curriculum inviato al Teatro si aggiungono alcune integrazioni. Così risulta sempre essere stato segretario comunale a Parma e Livorno, ma più sotto si legge: “ha assunto la responsabilità di sovrintendere e coordinare l’attività di direzione del Teatro Regio di Parma e coordinare il progetto della istituzione del nuovo Ente” e ancora “ha assunto la sovrintendenza e la responsabilità amministrativa del progetto di recupero e di successiva organizzazione e gestione del Teatro Goldoni per il comune di Livorno” . E’ probabile che nel caso di Parma e Livorno il periodo sia lo stesso in cui era segretario comunale (anche perché la Fondazione del teatro Goldoni è del 2004, quando Saija non era più a Livorno), ma l’interpretazione che il Cda del Vittorio ha dato a questo curriculum è a dir poco creativa. Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che siano stati presentati i documenti relativi a corredo di quanto dichiarato, quel che sorprende è l’interpretazione estensiva che il Cda ha dato del termine “sovrintendente” e del verbo sovrintendere. Nel curriculum si evince che Saija non è stato “sovrintendente” ma ha sovrinteso alle attività amministrative del progetto di recupero del Goldoni e ha assunto la responsabilità di sovrintendere l’attività di direzione del Teatro Regio di Parma e coordinare il progetto della istituzione del nuovo Ente. La nomina è passata con i voti contrari dei consiglieri del Cda Totò Urso e Laura Pulejo che hanno chiesto maggiore attenzione per valutare gli altri due curricula rimasti, quelli di Catello De Martino, (ex soprintendente del Teatro Opera di Roma, componente della consulta dello spettacolo del ministero ai beni culturali e direttore del festival di Orvieto) ed Egidio Bernava (ex presidente del Teatro Vittorio Emanuele, ex esperto alla cultura del commissario Sbordone, presidente della Federazione cinema d’essai e presidente dell’Agis Sicilia). E’ come se per prendere un falegname vengano scartati mastro Geppetto e il signor Ikea piuttosto che San Giuseppe. Poi è chiaro che sono legittimati a fare qualsiasi scelta, purchè si sottolinei che è una valutazione meramente politica, che sorvola sulla specificità dei requisiti richiesti e sorvola anche su quanto previsto dall’Anac per le cause di incompatibilità ed ineleggibilità. C’è infine un’altra curiosità. Saija è anche direttore della rivista giuridica Prime note ed è giornalista iscritto all’albo dal 1988. Eppure, da giornalista, qualche piccola amnesia deontologica l’ha avuta quando, scordando la legge 150, ha scelto come e a chi affidare l’ufficio stampa del Teatro. Un fatto simile ce lo aspettiamo da un politico ma da un collega no.

Tornando al Nucleo di Valutazione della Provincia e riassumendo le tre posizioni abbiamo un presidente, Saija, nominato nonostante il divieto dell’Anac per quanti siano sulla soglia della pensione, la Zappalà che era contemporaneamente anche presidente del NV del comune di Bronte (19 mila abitanti) e componente del NV dell’Ato idrico di Catania, la Zappalà e la Moricca che non hanno presentato al momento dell'assunzione dell'incarico i nulla osta degli altri Enti di appartenenza Per tutti e 3 infine non c’è il parere della Commissione Anac sui curricula.

Dall’avvocato Loredana Zappalà riceviamo e pubblichiamo la seguente richiesta di rettifica:

Le notizie riportate non corrispondono al vero in quanto:

1)come emerge dalla nota allegata, ai sensi dell’art. 6, comma 10, della legge n. 240/2010 (cd. legge Gelmini) i professori e i ricercatori universitari, fatto salvo il rispetto dei loro obblighi istituzionali, possono svolgere liberamente attività di valutazione e di consulenza.

2) la sottoscritta non è più presidente dell’OIV del Comune di Bronte dal 10 dicembre 2013 (di fatto l’attività dell’OIV è proseguita in regime di proroga fino al febbraio 2014 e poi è cessata in quanto sono state avviate le procedure per la nomina del nuovo organismo presieduto da altro soggetto); – nel febbraio del 2014 il Comune di Bronte ha avviato la procedura per il rinnovo del proprio OIV, la sottoscritta ha presentato domanda di partecipazione, indicando il nuovo incarico presso la Provincia di Messina, le candidature (in quanto in quel caso si trattava di un OIV e non di un Nucleo) sono state sottoposte all’ANAC, e nel mio caso l’ANAC ha ritenuto che dovevo optare per un solo incarico;

– la sottoscritta ha optato per mantenere l’incarico presso la Provincia di Messina ed ha pertanto rinunciato all’incarico presso l’OIV di Bronte;

3) la sottoscritta si è dimessa dall’incarico di componente unico dell’OIV dell’Atto idrico nel marzo del 2014;

– oggi l’OIV di Bronte è presieduto da altro soggetto

Nella richiesta di rettifica l’avvocato Zappalà ha anche inviato la documentazione comprovante.

la sottoscritta, pertanto, al momento non ha altri incarichi in organismi di valutazione.

Solo per precisione il parere dell’ANAC era necessario solo ove la Provincia avesse istituito l’OIV; nel caso di specie quello della Provincia è un Nucleo di Valutazione, organo differente.

Ndr-In merito al punto 1 si ribadisce di non aver mai sostenuto che l’avvocato Zappalà non potesse svolgere, oltre all’incarico di docente, attività di consulenza, ma che il nulla osta dell’Ente di appartenenza, in questo caso l’Università, sarebbe dovuto pervenire ed essere pubblicato sull’Albo pretorio, contestualmente alla nomina, e non il 25 marzo 2014, quindi tre mesi dopo la nomina.

In merito ai punti successivi la normativa dell’Anac indica le cause d’incompatibilità al momento della nomina. Il fatto che l’avvocato Zappalà si sia dimessa dall’Ato idrico nel marzo 2014 potrebbe non sanare l’incompatibilità iniziale dal momento che le dimissioni sono avvenute successivamente alla nomina. Quanto alla presidenza dell’Oiv del Comune di Bronte l’avvocato ne risulta presidente, e come tale ha firmato atti fino al gennaio 2014 e l’amministrazione comunale di Bronte ha destinato rimborsi in qualità di presidente (sia pure in regime di proroga) fino alla data del marzo 2014. Con decreto sindacale n°6 del 4 febbraio 2014 il sindaco di Bronte senatore Firrarello ha rinnovato alla Zappalà l’incarico di presidenza (fino al 2016). Poche settimane dopo i consiglieri comunali di minoranza hanno presentato un’interrogazione avente come oggetto: illegittimità della nomina dell’Oiv facendo riferimento alla normativa Anac. La dottoressa Zappalà ha rinunciato all’incarico in data luglio 2014 (in seguito a parere dell’Anac) e con una nuova delibera il sindaco ha nominato dal 20 ottobre 2014 fino all’ottobre del 2017 un altro presidente dell’Oiv. Quanto alla normativa dell’Anac è lo stesso commissario straordinario nella determina n°46 del 19/12/2013 a fare riferimento all’art. 14 del D.Lg 150/2009 e della legge 6 novembre 2012 n°190 in base alla quale “La Provincia si deve avvalere di un Organismo indipendente di Valutazione”.

Risulta pertanto vero che attualmente la dottoressa Zappalà non ha altri incarichi in organismi di valutazione, ma l’articolo fa riferimento alla situazione nel dicembre 2013 ed ai requisiti richiesti in quella data.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Ma quando la faranno una cosa giusta?

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  2. Ma quando la faranno una cosa giusta?

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