Un’unica sede per la Biblioteca regionale universitaria. Il sollecito alla firma dell’intesa

Un’unica sede per la Biblioteca regionale universitaria. Il sollecito alla firma dell’intesa

Pippo Trimarchi

Un’unica sede per la Biblioteca regionale universitaria. Il sollecito alla firma dell’intesa

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venerdì 02 Gennaio 2015 - 08:26

I deputati regionali Picciolo e Greco scrivono al presidente Crocetta e all’assessore Purpura, chiedendo un’immediata conferenza di servizi per arrivare a una delibera unitaria. Per Messina significherebbe avere un’unica grande biblioteca, per la Regione anche un risparmio economico

La delibera è già pronta ma la Regione non l’ha ancora “fatta sua”. L’obiettivo è la creazione di un’unica grande sede di una Biblioteca che metta insieme il patrimonio librario dell’Università e quello della Regione. Per questo i deputati regionali Beppe Picciolo e Marcello Greco hanno inviato un’interrogazione al presidente Crocetta ed all’assessore regionale alla Cultura, Antonio Purpura per chiedere l’attivazione immediata di una conferenza di servizi per superare gli ostacoli procedurali causati da atti incompleti e produrre la proposta di delibera unitaria da inviare alla prima giunta di governo utile.

“Con il collega Marcello Greco abbiamo immediatamente sollecitato attraverso una interrogazione – ha evidenziato il deputato regionale del Pdr, Giuseppe Picciolo – un tavolo tecnico per la biblioteca regionale universitaria di Messina intitolata a “Giacomo Longo”. Si attende ormai da mesi che la Giunta di Governo apprezzi la delibera già incasellata ed inerente alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa,  tra l’Assessorato ai Beni Culturali e l’Università degli studi di Messina, atto questo finalizzato al reperimento della sede della biblioteca regionale universitaria; delibera si spera istruita secondo i dettami di legge e redatta dal dirigente pro tempore, che credo sia sufficientemente corredata di atti e pareri riguardanti la legittimità e la indubbia convenienza per l’Amministrazione Regionale”.

Risvolti positivi si avrebbero, infatti, non solo sull’aspetto culturale ma anche su quello economico, visto che per la Regione ci sarebbe un risparmio di circa 200mila euro annui per l’eliminazione di fitti passivi.

“Tale operazione – ha concluso il deputato del Patto dei democratici per le riforme – consentirebbe di realizzare una biblioteca nella città di Messina di straordinario prestigio con un ritorno, in termini di fruibilità per l’utenza, di impareggiabile valore riunendo, peraltro, tutto il patrimonio librario dell’Università di Messina e della Regione Siciliana in un’unica sede. Non potremmo comprendere o giustificare ulteriori ritardi per la realizzazione di un’opera che Messina attende da molto tempo e che ci consentirà finalmente di restituire a studenti, docenti e semplici cittadini un’altra delle opere incompiute che da troppi anni ormai ci opprimono.”

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