A bordo del bus notturno. Una nostra lettrice racconta la sua esperienza

A bordo del bus notturno. Una nostra lettrice racconta la sua esperienza

Emma De Maria

A bordo del bus notturno. Una nostra lettrice racconta la sua esperienza

Tag:

lunedì 12 Agosto 2013 - 16:23

Creato da Palazzo Zanca al fine di facilitare gli spostamenti anche nelle fasce orarie notturne, il servizio navetta numero 79 non sembra aver riscosso il successo sperato. Pochi i messinesi che hanno deciso di “rischiare”; tra di loro c’è Serena Pulcini, lettrice di TempoStretto ed elettrice del neosindaco Renato Accorinti, che ha deciso di raccontare tappa per tappa la propria esperienza a bordo del bus-navetta, in una lettera inviata al Primo Cittadino ed all’Assessore alla Viabilità e recapitata alla nostra redazione

Il nuovo piano viabilità, concepito e varato dall’amministrazione Accorinti alla fine dello scorso luglio ed entrato in vigore il primo agosto 2013, stenta a decollare. Annunciato dall’esecutivo di Palazzo Zanca come il primo serio tentativo di arginare la dilagante, consolidata ed incivile pratica della sosta selvaggia, il piano messo a punto dall’assessore alla viabilità Gaetano Cacciola prevede maggiori e più serrati controlli da parte del Corpo dei Vigili Urbani unitamente alla possibilità di poter fruire, nella fascia oraria ricompresa tra le 21,00 e le 03,00, di un servizio di navetta notturno. Strumenti che, nelle intenzioni del sindaco Accoriniti e dell’assessore alla Viabilità Cacciola, avrebbero dovuto rendere maggiormente fluido il traffico veicolare nel corso di questa stagione estiva. Ed è proprio sulla possibilità di disincentivare il traffico su quattro ruote, a vantaggio dei mezzi pubblici, che risiede la scommessa più difficile ed ardita della nuova amministrazione. Per facilitare gli spostamenti, anche nelle fasce orarie notturne, Palazzo Zanca ha deciso di avvalersi di una linea bus creata ad hoc: il servizio navetta numero 79. Il bus notturno, messo a disposizione dei frequentatori dei locali dislocati nella riviera nord, però non sembra aver riscosso il successo sperato, rimanendo pressoché vuoto nella stragrande maggioranza dei casi. Pochi i messinesi che hanno deciso di “rischiare”, forse perché tradizionalmente scettici nei confronti di un servizio che si è sempre contraddistinto per ritardi ed inefficienze, azzardando spostamenti notturni sul mezzo Atm. Tra di loro c’è Serena Pulcini, lettrice di TempoStretto ed elettrice del neosindaco Renato Accorinti, che ha deciso di raccontare tappa per tappa la propria esperienza a bordo del bus- navetta, in una lettera inviata al Primo Cittadino ed all’Assessore alla Viabilità e recapitata alla nostra redazione:

Gent.ssimo Sindaco Renato Accorinti, chi le scrive è una concittadina sua elettrice che l’ha votata nella speranza di una ventata di cambiamento per la nostra povera e martoriata Messina. Vorrei porre alla sua cortese attenzione la mia recentissima esperienza sull’autobus notturno 79SP. Sono forse una dei pochissimi Messinesi che ha accolto con entusiasmo l’istituzione di questo servizio, e, ben contenta di poter finalmente lasciare la macchina o il motorino a casa, mi sono imbarcata in questa nuova esperienza.

E qui comincia il viaggio, domenica 11 Agosto. Ore 19: Controllo su internet gli orari degli autobus. Fantastico, non solo trovo gli orari, ma scopro anche che il 79 è previsto nell’orario festivo a Fata Morgana (la mia fermata) alle 20.20.

Ore 20.10: In compagnia, arrivo alla fermata e cominciamo ad attendere l’autobus, considerando anche un possibile ritardo visto il traffico sulla via Garibaldi. Una 600 bianca con quattro signore a bordo si ferma di sbieco all’angolo della strada per aspettare altre persone.

Ore 20.20: Nessun autobus in vista, nel frattempo un’altra signora ha parcheggiato, sempre di sbieco con la sua 600 blu proprio davanti alla fermata dell’autobus abbondantemente in mezzo alla strada, per accompagnare il marito alla guardia medica.

Ore 20.35: Passa il numero 30 che si ferma proprio al centro della carreggiata perchè le due 600 sono ancora lì. Qualche persona sale a bordo, qualcuno scende.

Ore 20.42: Passano l’81 ed il 74. La signora col marito riprende la 600 e va via e poco dopo anche le 4 signore che stavano pensando di “parcheggiare meglio la macchina piú stretta” per andare alla fiera decidono invece di andare da qualche altra parte.

Ore 20.46: Arriva il 79. Dopo solo 26 minuti di ritardo, ma poco male, non stiamo qui a lamentarci, dopotutto c’era traffico. Saliti sul bus obliteriamo il biglietto di cui siamo già in possesso. Ovviamente siamo i soli ad obliterare e di controllori nemmeno l’ombra.

Ore 21.08: Servizio perfetto. Arriviamo a destinazione a Ganzirri per la festa di San Nicola. Ed in barba a tutti quelli che stanno cercando parcheggio noi ci godiamo il Santo patrono ed i festeggiamenti”.

A parte qualche piccola sbavatura il viaggio sembra procedere a gonfie vele, finita la festa e terminati i fuochi pirotecnici si torna a casa:

Ore 00.29: Cominciamo ad attendere il 79SP alla fermata di S. Agata subito dopo la discesa Sperone. L’attesa non é lunga, ed è oltretutto rallegrata dai gradevolissimi profumi della spazzatura sparsa per terra e dai cassonetti aperti dall’altra parte della strada, da qualche scarafaggio volante e ovviamente dalla solita macchina parcheggiata sullo spazio giallo dedicato alla fermata del bus.

Ore 00.47: Arriva il 79SP. Stavolta siamo sprovviste di biglietto, ma consapevoli che e’ stata istituita la figura del bigliettaio che permette di comprare i titoli di viaggio a bordo. Chiediamo all’autista del controllore – bigliettaio ma riceviamo la seguente risposta: “Il controllore non c’è. Se non avete il biglietto non fa niente, tanto nessuno controlla.”

Ed effettivamente di tutte le persone salite sull’autobus nessuno si è preoccupato nè di obliterare nè di richiedere l’acquisto del biglietto. Il viaggio procede bene, ma con qualche variazione. L’autista si ferma qualche secondo alla rotonda di Grotte incrociando un altro 79SP per farsi passare dal collega attraverso il finestrino una bottiglietta d’acqua.

La strada davanti la rotonda di Grotte è come al solito ridotta a singola corsia da macchine parcheggiate su entrambi i lati e la pista ciclabile diventa come sempre parcheggio per gli innumerevoli SUV, che essendo di fatto dei veicoli utilitari sportivi hanno lo speciale e riconosciuto diritto di poter parcheggiare praticamente ovunque. Ma torniamo al nostro autista che, subito dopo comincia una lunga discussione al cellulare, ovviamente senza auricolare, guidando in maniera disinvolta con una sola mano, poi, sempre alla guida, l’autista scambia qualche saluto dal finestrino con amici che ci accostano con il motorino.

Ore 01.05: Ci approcciamo a Fata Morgana. Prenotiamo la fermata con l’apposito pulsante e sentiamo il “plin” che ce ne indica il corretto funzionamento. L’autista però non accenna a rallentare, anzi passa in velocità davanti alla nostra fermata e dobbiamo alzare la voce per farle capire di fermarsi.

Alla fine scendiamo un isolato dopo, arrabbiata perchè noi abbiamo alzato la voce, probabilmente disturbandola dall’ennesima ed importante telefonata.

Si conclude la mia prima esperienza sull’autobus notturno 79SP. Mi auguro si sia trattato di una sfortunata ed eccezionale sequenza di fatti. Non scrivo qui le mie considerazioni a riguardo, ma lascio a Lei trarre le conclusioni in merito.

Questa non vuole essere una lettera di lamentela o rimostranza nei confronti di alcuno, è uno sfogo personale di rammarico per una città che non puó e non vuole risorgere per una ignoranza e una maleducazione dilagante di persone a cui tutto è dovuto e a cui nulla importa se non dei propri futili interessi. Serena Pulcini”.

(Emma De Maria)

32 commenti

  1. L’importante non e’ vincere. L’importante e’ provarci!

    0
    0
  2. il messinese, lavoratore o utente che sia, va educato ed abituato a lavorare sul serio a bastonate, non c’è nulla da fare.Si salvano in pochi

    0
    0
  3. Consentendo tutto quanto precede gli Onorevoli Buzzanca e Genovese hanno potuto fare i loro comodi nel governo della città, soprattutto aprofittando della dabbenagine dei messinesi.
    A loro le ricchezze a noi la sporcizia ed il disordine.

    0
    0
  4. e quindi come minimo apriamo un’indagine amministrativa all’ATM, giusto??

    o fate finta sempre di non leggereeeeeeeeeeeeeeeeee???

    0
    0
  5. Bus messinese è….. !!!!

    0
    0
  6. mettila così: hai avuto la possibilità di godere di una lunga passeggiata sul lungomare più bello che potessi guardare dal finestrino di un bus sgangherato… della serie usiamo la fantasia. però apprezzabile come servizio, il senso civico non va…

    0
    0
  7. Una vergogna!!!!! Non c’è modo… Altro che rivoluzione dal basso…. Che il bigliettaio non c’è poco male…. almeno un beneficio per gli utenti del bus. Tanto a pagare poi ci pensiamo in molti quando sarà fallito il comune…..

    0
    0
  8. Buona l’iniziativa del Sindaco, e ci vorrà tempo affinché il cittadino riponga nuovamente la fiducia nei mezzi pubblici. Mi auguro che si aumentino le corse quotidiane di autobus e tram, soprattutto per i lavoratori pendolari. Inoltre, sarebbero opportuni maggiori controlli sulle vetture, o meglio ancora ripristinare la figura del bigliettaio a bordo. Del resto sembra che ci siano parecchi impiegati all’ATM.

    0
    0
  9. Suggerisco il tram.. Fino al capolinea e poi i bus di collegamento

    0
    0
  10. dolcestilnuovo 12 Agosto 2013 19:59

    Accorinti come Berlusconi: solo propaganda! Servizio bus inutile che toglie risorse al servizio pubblico giornaliero che fa acqua da tutte le parti. Ma tanto, ad Accorinti basta che alcuni allocchi abbocchino a questa mossa propagandistica, il resto non conta.

    0
    0
  11. Io ho preso l’autobus notturno ed è andato tutto bene, c’era il controllore e tutti facevano il biglietto. Bisognerebbe individuare il controllore assenteista e licenziarlo in tronco, tanto di dipendenti l’ATM ne ha parecchi.

    0
    0
  12. b r a v i s s i m o R E N A T O sindaco, non stare a sentire quelli del partito preso, fra qualche tempo si convinceranno della bonta fatta dalla maggioranza dei messinesi e la differenza con Francantonio detto il GENOVESE e Peppino detto il BUZZANCA. Lo spirito dell’iniziativa è di natura amministrativa didattica, educare i messinesi al trasporto pubblico, un fatto simbolico, pe rispondere alla domanda: cos’è una città senza la sua ATM? A proposito, non tocca alla giunta l’organizzazione del lavoro di ATM, l’ignoranza è una brutta bestia.

    0
    0
  13. wow! interessante notare come certa gente non perda l’occasione per dare addosso a tutto ciò che fa Accorinti: prima, se i mezzi pubblici non funzionavano, era colpa della fantomatica ATM e dei suoi millemila dipendenti, adesso è solo colpa di Accorinti.
    Secondo me l’iniziativa è davvero ottima! Da migliorare, ovviamente (ma non si può pretendere subito la svolta da una città massacrata come la nostra) ma il seme gettato è davvero promettente 😉 Continua così Renato!

    0
    0
  14. La verità è una sola la mentalità ormai radicata da anni anche a causa delle amministrazioni non la si puo piu cambiare io farei a questo punto una sola cosa una repressione massiccia partendo dal lavoro degli ausiliari e finendo dai vigili urbani anche se pochi.

    0
    0
  15. Che il bus lo usino in pochissimi e non funzioni bene ,penso sia tutto calcolato….ma da qualche parte bisogna pur cominciare…..per i vigili notturni …state tranquilli sono in pochi e soldi per gli straordinari al comune non c’è ne

    0
    0
  16. In una città abituata alle chiacchiere delle sindacature precedenti non appena Accorinti lancia una iniziativa, praticamente nuova, subito si levano le voci più o meno interessate di coloro a cui da fastidio che il nuovo sindaco faccia qualcosa di buono.
    L’autobus di notte è un’ottima soluzione per potersi muovere in sicurezza senza dover prendere l’auto per andare da una parte all’altra della città, se ci sono i controlli e dando il tempo ai messinesi di superare la loro innata diffidenza alla fine l’iniziativa mostrerà in pieno la sua positiva efficacia come del resto accade in tutte le grandi città metropolitane. A già dimenticavo noi siamo provinciali di nome e di fatto.
    Piuttosto suggerirei al sindaco Accorinti di mettere in circolazione gli autobus adibiti al trasporto di disabili. Questi mezzi dovrebbero gia essere presenti nell’autoparco dell’ATM.
    Ultima cosa sarebbe il caso che i politicanti che circondano Accorinti lo lasciassero lavorare secondo il suo sentire e non secondo i canoni della solita politica affaristica e menzognera.

    0
    0
  17. verissimo, del resto basta confrontare Messina con Palermo e Catania. Mi spiegate perchè anche se con tanti problemi queste città sono vive, operose e piene di iniziative? Io non credo che sia solo una questione di amministrazioni comunali, credo piuttosto che sia un problema di mentalità insita nella gente e francamente il messinese mi pare che abbia molto da imparare in termini di voglia di fare.

    0
    0
  18. Accorinti sta solo ora realizzando a quale profondità deve scendere per cambiare messina dal basso.
    Mi sta attentu cà ci veni l’embolia…….

    0
    0
  19. Noto che accorinti gode di un seguito che va oltre la comunanza politica.
    Questa è gente fidelizzata, che si è fatta fare scientemente il lavaggio del cervello, che abbocca a tutte le trovate qualunquistiche e demagogiche, salutandole come fossero la soluzione di tutti i mali messinesi.
    Il prof. accorinti è, per Messina,quello che è Renzi per il PD.
    Parla, parla, parla, usando termini roboanti e ad effetto (riappropriazione del territorio, operare dal basso, adattare il futuro alle nostre esigenze, ecc, ecc), ma dal risultato pratico sotto lo zero assoluto.
    Addormenta i cervelli di quelli che hanno avuto la buonafede di seguirlo.
    Unici, imperterriti entusiasti, quelli del suo gruppo, soprattutto i nuovi, i quali sperano di potere godere di vantaggi che non si concretizzeranno.
    Ci penserà il CGA a riportare legalità, serietà e verità.

    0
    0
  20. Come risolveresti tu in un mese dieci anni di Buzzanca e Genovese, per non parlare degli altri precedenti 30? A parole sembri bravo a ragionamenti meno. Accorinti ci può mettere la volontà e può fare approvare piani viari ed altro, ma per il resto devono essere i messinesi a cambiare. Se il servizio ATM è scadente e fatiscente, se i cittadini perseverano ad andare in auto è colpa di Accorinti o dei messinesi? I primi risultati della nuova amministrazione si vedranno tra anni, se li faranno continuare a lavorare. Certo è che se tutti la pensano come te allora qui non cambierà proprio nulla.

    0
    0
  21. ma è possibile che tra i tantissimi “lavoratori” dell’ATM, non ci sia nessuno che possa fare il controllore dei biglietti sugli autobus. Ma come se lo vogliono guadagnare lo stipendio, stando in sede a giocare al computer o a parlare del più o del meno??. Considerato che molti sono stati beneficiati dal politico di turno che li ha collocati dentro L’ATM, ora, signor sindaco Accorinti gli faccia rimboccare le maniche e li faccia andare a lavorare su quei quattro autobus che funzionano. Anzi io proporrei che lo stipendio dovrebbe essere proporzionale a quanti biglietti obliterano. BUON LAVORO.

    0
    0
  22. dolcestilnuovo 13 Agosto 2013 12:44

    Hai ragione, impossibile risolvere tutti i problemi di Messina in un mese ma è altrettanto impossibile vedere nelle tue affermazioni un minimo di obbiettività. Parli di 10 anni di Buzzanca e Genovese ma forse non ricordi che Genovese ha svolto il suo mandato per poco più anno ma, nonostante il brevissimo tempo, è additato da tutti come il male assoluto. Adesso tu chiedi TRE anni di tempo per Accorinti. Mi sembra che in quanto a correttezza, difetti un pochino. Il fatto è che ognuno vede la situazione da un’ottica diversa ma cercare di essere obiettivi è il minimo. Io continuo a credere Accorinti un venditore di fumo e spero che presto il TAR lo rimandi a casa. Tu lo vedi come il salvatore della Patria (quanto mi ricorda tanto il Berlusca appena sceso in campo. Forse lo hai votato anche tu….). Il tempo darà il giusto responso.

    0
    0
  23. I vigili devono fare il loro mestiere scrivere e passare paru….

    0
    0
  24. Non c’è niente da fare. Da questo e altri simili feedback che è facile cogliere dappertutto, il sindaco Accorinti deve capire, prima di mettere in atto qualsiasi lodevole iniziativa, che il messinese tipo non è ri-educabile con l’esempio e la buona volontà, ma solo col bastone e le pedate. Deponga dunque tutto l’armamentario pacifista, caritatevole e libertario e scateni un inferno di salatissime multe e repressione feroce contro la cittadinanza, senza guardare in faccia nessuno: né zalloni col Suv né signore in 500 né ragazzini in motorino né dipendenti comunali che non hanno voglia di lavorare. L’unico servizio che in questa città può essere reso alla (minoritaria?) gente onesta e lavoratrice è punire pesantemente la maleducazione, l’inciviltà, il disprezzo del pubblico, la strafottenza per le regole connaturata alla plebaglia che spadroneggia sulle spiagge e per le strade. RIPULIRE MESSINA DAL BASSO!

    0
    0
  25. Come ho già scritto l’iniziativa doveva essere propagandata non come piano di viabilità bensì come AZIONE DI RIEDUCAZIONE ALL’USO DEL MEZZO PUBBLICO! Quindi liberare corsie preferenziali, liberare marciapiedi, installare le fermate e gli orari dei mezzi pubblici, mettere sulla strada tutti i vigili urbani per TRE mesi. L’iniziativa di Accorinti, comunque, è buona! Ma sappiate che in qualsiasi città fosse adottata occorre un lungo periodo di rodaggio, in perdita! Anche a costo di non pagare il biglietto. Occorrono anche almeno quattro pattuglie di vigili in moto che vanno e vengono lungo tutto il trgitto. I DANNI prodotti da Genovese e da Buzzancva non si riparano in una estate!

    0
    0
  26. Questa è una azienda sfasciata, anzi una azienda che non esiste, anzi che non è mai esistita. Il Sindaco non ha poteri sui lavoratori, caso mai potrebbero far qualcosa i sindacati. E comunque non continuiamo a “viaggare” per luoghi comuni !

    0
    0
  27. George, non esageriamo! A Messina ci sono Cittadini che subiscono da anni il degrado proposto dalle due giunte precedenti. Degrado inteso come violazione di qualsiasi norma o regolamento, anche di natura gestionale economica. Non dobbiamo meravigliarci se oggi questi Cittadini sperano che le cose possano cambiare! Il fatto è che le cose non cambiano con la velocità che si vorrebbe. Geroge, se mi dai 1000 uomini in assetto di guerra, ti cambio Messina in tre mesi! DEMOCRATICAMENTE!

    0
    0
  28. mi associo in toto! soltanto per avere i nuovi bus ci vuole un anno e mezzo, se ti danno i soldi! e se riesci a mettere mano nello staff dirigenziale di ATM !

    0
    0
  29. non sarà il tempo a dare i giusto responso! il tempo sarà comunque lungo ma occorre vedere cosa sai proporre in quel tempo (lungo). e le idee buone si vedono e si apprezzano ma devi anche capire il perchè non vengono attuate e chi non le vuole attuare!

    0
    0
  30. 1o. L’obiettività la puoi avere solo dopo aver aspettato i cinque anni di mandato. Prima e soprattutto ora dopo solo un mese è presto ed il tuo è un pregiudizio, che ha poco a che fare con l’obiettività di cui parli. L’hai scritto tu contraddicendoti, il tempo darà il giusto responso.
    2o. Genovese avrà anche governato un solo anno, ma ha influenzato la vita politica ed economica di questa città. E poi, notizia fresca fresca, le mogli dei rispettivi signori ………… insieme! Si deduce da questo che erano grandi avversari politici.
    3o. Non ho scritto in nessuna frase che Accorinti è il salvatore della patria. È un uomo onesto che farà l’impossibile per Messina, che riesca a cambiarla è un altro paio di maniche.
    4o. Bisogna non capire nulla di politica per accostare Accorinti a Berlusconi e non spiego nemmeno il perchè, è evidente.

    0
    0
  31. L’ATM è una azienda partecipata dal Comune, con attualmente un commissario che risponde al sindaco, e con un direttore generale “nominato”. Per cui l’indirizzo politico deve essere dato, e può essere dato nel senso di far lavorare chi non lavora, altrimenti si va a casa senza stipendio. Non mi pare una cosa sconvolgente ed un “viaggiare” per luoghi comuni, ma forse si preferisce prendere lo stipendio magari dopo qualche mese, ma senza avere fatto niente.

    0
    0
  32. … E magari l’autista è uno di quelli che quando va in un’altra città si lamenta per qualche minuto di ritardo in un contesto dove il trasporto pubblico, al contraio di quello messinese, funziona molto meglio…!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007