Ato, Messinambiente, Srr: caos rifiuti e scadenze alle porte. Vertici a Palazzo Zanca

Ato, Messinambiente, Srr: caos rifiuti e scadenze alle porte. Vertici a Palazzo Zanca

Francesca Stornante

Ato, Messinambiente, Srr: caos rifiuti e scadenze alle porte. Vertici a Palazzo Zanca

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sabato 03 Gennaio 2015 - 00:40

Ieri primo confronto del nuovo anno tra l'assessore Ialacqua e i sindacati per discutere del futuro dei 53 dipendenti Ato3. Al vaglio la stessa ipotesi di mobilità interna che proprio ieri ha riportato in servizio i 16 ex Feluca. Sul tavolo però anche le questioni Messinambiente-Somer e i dubbi sulla Srr.

Per il settore rifiuti il nuovo anno è iniziato con alcune scadenze alle porte che impongono un lavoro serratissimo per non rischiare di farsi trovare impreparati. Il 15 gennaio scade l’ultima proroga che la Regione ha fissato per la vita degli Ato siciliani e Palazzo Zanca sta provando a non perdere ulteriore tempo nonostante non si sappiano ancora quali saranno le reali intenzioni del governo siciliano. Agli Ato dovranno subentrare le Srr, le nuove società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti, che però ad oggi navigano ancora in alto mare. L’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha già redatto una lettera da indirizzare all’Assessorato siciliano e al Dipartimento Acqua e Rifiuti per chiedere ufficialmente la sospensione dell’avvio delle Srr perché non ancora pronte ad assorbire la gestione di un settore così complicato. Per quanto riguarda la Srr Messina Area Metropolitana l’assessore Ialacqua nutre profondi dubbi soprattutto per il fatto che manca ancora un piano di gestione generale e, nonostante sia stata messa a punto la pianta organica che definisce il personale che confluirà dagli Ato in liquidazione e dalle società che attualmente gestiscono la raccolta, non ci sono certezze su quella che sarà la struttura della Srr. Ecco perché a Palazzo Zanca si provano a tracciare strade alternative in modo da avere un eventuale piano B per fronteggiare una situazione di assoluta incertezza.

Ieri primo confronto del nuovo anno tra l’esponente della giunta Accorinti e sindacati per discutere del futuro dei 53 dipendenti Ato3. Nell’aria grande preoccupazione per i lavoratori che tra meno di 15 giorni dovrebbero essere fuori dall’Ato che, a meno di nuova proroga, dovrà cessare ogni sua funzione per avviarsi definitivamente alla liquidazione. Sul tavolo l’ipotesi della mobilità interna tra le partecipate che l’amministrazione ha messo a punto in questi mesi e che proprio ieri ha portato i 16 Feluca a transitare in Amam e Atm. Un percorso che era stato previsto anche per i 53 Ato3 che erano stati anche inseriti nell’ormai famosa delibera dello scorso 9 ottobre che ha dato il via a questa discussa operazione di mobilità, sulla carta la loro ricollocazione attraverso queste procedure dovrebbe seguire quella dei Feluca da ieri tornati a lavoro. La riunione con i sindacati è servita per gettare le basi dei possibili percorsi da seguire, anche la destinazione degli Ato3 dovrebbe essere l’Amam ma non ci sono posti a sufficienza per tutti dunque si dovranno vagliare tutte le strade. In ballo naturalmente c’è anche Messinambiente, ma essendo una società in liquidazione non potrà accogliere nuovo personale, senza dimenticare anche le ripetute prese di posizione del liquidatore Alessio Ciacci che in questi mesi ha più volte parlato di un personale sovrastimato.

Su Messinambiente pesa poi un’altra spada di Damocle: il 31 dicembre il Sindaco ha firmato una nuova ordinanza di affidamento della gestione rifiuti che garantisce il servizio per i prossimi tre mesi. Si tratta però dell’ultimo affidamento sotto questa formula che il Comune può permettersi perché questo strumento con carattere di provvisorietà si può rinnovare fino a 18 mesi e considerato che la prima ordinanza risale al 1 ottobre 2013, cioè all’indomani della cessazione dell’era Ato, e che da allora si è proceduto alla firma di continue ordinanze, al 31 marzo scadrà il termine ultimo. Ci sono dunque tre mesi di tempo per capire a chi andrà la gestione dei rifiuti.

Il Comune, nel suo piano Aro inviato lo scorso mese di novembre a Palermo, vede nel futuro la gestione in house dei servizi e si fa ormai sempre più concreta l’ipotesi di spostare la parte sana di Messinambiente sulla sua partecipata Somer, attualmente società inattiva. Anche questo percorso è al vaglio dell’amministrazione. L’assessore Ialacqua spiega che sono stati interpellati dei consulenti per capire se questa strada sia davvero percorribile e in che termini. Le prossime settimane saranno decisive e a Palazzo Zanca c’è già chi prova a chiedere chiarimenti, come i consiglieri comunali Pd Giuseppe Santalco e Paolo David che hanno prodotto una corposa interrogazione per sapere dagli amministratori quali siano le reali intenzioni su questa operazione.

Intanto un nuovo incontro è già stato fissato per il prossimo giovedì 8 gennaio per discutere dei lavoratori Ato3. Incontro a cui sarà presente anche il vicesindaco Guido Signorino.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. non c’è problema spostiamo all’atm e all’amam a contare i tram guasti i primi ed tombini della citta’i secondi.

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  2. non c’è problema spostiamo all’atm e all’amam a contare i tram guasti i primi ed tombini della citta’i secondi.

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  3. Come al solito non perdi occasione per aprire bocca sensa senso…… Ma visto la tua solerzia nel criticare. Tutto e tutti perché non proponi?????? Buona befana Buddace……..

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  4. Come al solito non perdi occasione per aprire bocca sensa senso…… Ma visto la tua solerzia nel criticare. Tutto e tutti perché non proponi?????? Buona befana Buddace……..

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