Processo Fenapi, bagarre in aula ad un passo dalla sentenza

Processo Fenapi, bagarre in aula ad un passo dalla sentenza

Alessandra Serio

Processo Fenapi, bagarre in aula ad un passo dalla sentenza

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sabato 11 Settembre 2021 - 06:30

Si alzano i toni nel dibattito tra Accusa e difese e slittano i tempi per la sentenza a De Luca e i gestori del patronato

Non è mancata la tensione ieri in aula al processo Fenapi, l’indagine sul centro di assistenza fiscale creato a suo tempo da Cateno De Luca. Processo che è arrivato alle ultime battute, ma proprio al momento di “tirare le fila” il braccio di ferro tra Accusa e le difese si è surriscaldato e i toni si sono alzati, se pur non arrivando mai sopra le righe. Alla fine il giudice monocratico Simona Monforte ha deciso di “chiudere” il battibecco, fissando un’ulteriore udienza interlocutoria, prima di passare alla discussione vera e propria e quindi poi alla sentenza, che dovrebbe comunque arrivare prima della fine dell’anno.

francesco massara
francesco massara

La “contesa” si è accesa proprio sulle richieste finali, quando il pubblico ministero Francesco Massara ha chiesto di acquisire i “dossier” redatti dai due esperti – nominati rispettivamente dal giudice e dalla Procura, che si erano occupati della posizione di Domenico Magistro. L’ex assessore di Terme Vigliatore, responsabile di uno dei Caf, era stato indagato poi assolto e durante il processo le accuse si erano basate su parte di quei dossier, per lo più documentazione contabile. Secondo le difese però – in aula gli avvocati Carlo Taormina, poi allontanatosi, Giovanni Mannuccia e Massimo Brigandì – quella documentazione non poteva entrare in questo processo, e il giudice ha dato loro ragione rigettando la richiesta del PM.

giovanni mannuccia
giovanni mannuccia

Massara ha perciò chiesto che venga effettuata una ulteriore perizia, dopo la nomina di un altro esperto, che esamini la documentazione fiscale acquisita durante le indagini e il processo. Anche a questa richiesta i difensori, in particolare l’avvocato Mannuccia, si sono opposti con veemenza.

Alla fine il giudice ha deciso di rifletterci e si è riservata la decisione. Scioglierà la riserva su questa ultima richiesta il prossimo 24 settembre, in aula. Prima di aggiornarsi il monocratico Monforte ha però anche fissato altre due date, a fine ottobre e fine novembre, che serviranno ad Accusa e difensori per parlare, poi entrerà in camera di consiglio per uscire col verdetto finale.

Un commento

  1. Come sempre i soliti teatranti prof Taormina che si allontana , l’avvocato Mannuccia che si presta a fare il leone , e il pupo che paga per arrivare alla prescrizione , bel paese il nostro, mi auguro che sia fatta giustizia così il pupo non si finanzia e finanzia.

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