Caso Fenapi, scontro in aula sulle denunce dell'avv. Cicala

Caso Fenapi, scontro in aula sulle denunce dell’avv. Cicala

Alessandra Serio

Caso Fenapi, scontro in aula sulle denunce dell’avv. Cicala

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martedì 17 Dicembre 2019 - 07:30

Accusa e difensori di Cateno De Luca battagliano sulle denunce dell'avvocato Cicala, accusatore de sistema Fenapi

Udienza movimentata, ieri, al processo sul caso Fenapi, che vede tra gli imputati il sindaco di Messina Cateno De Luca, creatore a suo tempo del patronato. Sul banco dei testimoni, infatti, ieri c’era un personaggio chiave, l’avvocato Giovanni Cicala. Il professionista è uno dei principali “accusatori” del sistema Fenapi, perché alla fine di un travagliato rapporto professionale con De Luca ha messo nero su bianco una serie di fatti e denunce, entrate nell’indagine della Guardia di Finanza. Nominato da De Luca al Caf del patronato, se ne andò segnalando ai finanzieri una serie di presunte irregolarità riscontrate.

Cicala è stato esaminato dal pubblico ministero Francesco Massara, che ha avuto il suo bel da fare a rimbottare all’avvocato Giovanni Mannuccia, tra i difensori di De Luca. Lo scontro si è animato in particolare proprio sulle querele di Cicala, che alla fine non sono entrate nel fascicolo processuale, come chiesto dal legale e come invece avrebbe voluto l’Accusa.

Cicala ha ripercorso il rapporto con De Luca, le imprese, gli incontri avuti e quello che poi non si è sviluppato, delle cose programmate. Sebbene per gran parte dei fatti non ha risposto alle domande, avvalendosi del segreto professionale, per altri fatti avrebbe, secondo il giudice, effettuato dichiarazioni ulteriori rispetto a quanto già messo per iscritto nelle iniziali verbalizzazioni. La dottoressa Monforte, quindi, che conduce il processo, lo ha ammesso come “teste assistito”.

Col braccio di ferro tra Accusa e difesa di ieri la “parentesi” Cicala non si è chiusa. L’avvocato tornerà infatti in aula il prossimo 7 febbraio per sottoporsi ad altre domande del PM. Previste, a seguire, le audizioni di due consulenti tecnici e contabili che hanno coadiuvato i finanzieri durante le indagini sui bilanci di Fenapi e delle società collegate.

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