"Noi votiamo Bersani. Fatelo anche voi", l'appello del coordinamento che lo sostiene

“Noi votiamo Bersani. Fatelo anche voi”, l’appello del coordinamento che lo sostiene

Francesca Stornante

“Noi votiamo Bersani. Fatelo anche voi”, l’appello del coordinamento che lo sostiene

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sabato 17 Novembre 2012 - 12:49

Oggi a Palazzo Zanca il coordinamento messinese che supporta il segretario del Pd alle prossime primarie ha raccolto tutti i motivi della scelta in un documento presentato durante l'incontro "Tutti per Bersani".

Il centrosinistra è in fermento in vista dell’ormai attesissimo appuntamento di domenica 25 con le primarie. Questi ultimi sette giorni saranno fondamentali per le coalizioni che sostengono i diversi candidati e oggi il coordinamento messinese pro Bersani si è riunito nell’aula consiliare di Palazzo Zanca per continuare a spiegare i motivi della loro scelta e per presentare il documento che mette nero su bianco tutti i perché del voto a Pier Luigi Bersani.

“Vogliamo una città viva e non più lo spettro della Messina che ci ha consegnato l’amministrazione Buzzanca. Vogliamo una provincia dinamica che riparta dalla specificità del territorio uscendo dall’angolo in cui l’ha cacciata il centrodestra. Una città e una provincia nelle quali essere considerati giovani ha ancora il sapore di una promessa e non il gusto amaro della rassegnazione. E vogliamo un paese che sia all’altezza dei nostri sogni ma soprattutto dei nostri bisogni”.

Sono solo alcuni dei passaggi del documento presentato da Piero David e che alla fine si chiude con un appello: “noi voteremo Bersani. Fatelo anche voi”. A dirlo oggi sono stati numerosi esponenti del Pd messinese. Per loro Bersani è sinonimo di garanzia e rinnovamento, “all’Italia serve una guida forte, determinata ed esperta che sappia inoltre tenere unita la coalizione senza rinchiudersi dentro inutili steccati” ha sottolineato Domenico Siracusano a capo del coordinamento pro Bersani. Che ha poi ribadito che questo movimento vuole rifuggire da toni fortemente polemici che altri stanno utilizzando e allontanare tutto ciò che è solo strumentale e non fa bene al Paese in questo momento di grave difficoltà. Il nome di Matteo Renzi non è stato pronunciato ma si intuisce che il riferimento era proprio all’altro candidato di queste primarie. Poi l’appello agli elettori di Laura Intelisano “iscrivetevi prima di domenica 25 per evitare di creare intoppi durante le operazioni di voto”. Durante l’incontro è stata ribadita l’importanza delle primarie come unico strumento per rispondere alla crisi dell’attuale sistema e per far riavvicinare la gente alla politica affinché il Paese possa davvero cambiare rotta. Intanto nel pomeriggio un altro appuntamento tutto dedicato ai giovani che sostengono Bersani. Dalle 15.30 videoconferenza con il segretario nazionale, all’interno del progetto “Finalmente Sud”, durante la quale si parlerà dei temi del dissesto idrogeologico tanto importanti per i nostri territori. (Francesca Stornante)

7 commenti

  1. Sono un cittadino Italiano “per nascita”, PENSIONATO, non voto, non voterò e non farò votare MAI Bersani ….. domadati un perchè…… se ne trovi meno di dieci te ne segnalo almeno venti…, ritengo che questa sinistra dovrebbe vergognarsi di chiamarsi così.

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  2. Una domanda per i signori del PD(menoelle).
    Visto che -ancora- il vs partito percepisce i lauti “rimborsi” elettorali, come mai chiedete per poter votare alle “primarie” (di che cosa?) l’obolo di 2 EURO?
    E’ gradita risposta.

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  3. piuttosto mi taglio le balle……

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  4. Caro sostenitore di Bersani, vedi che e’ stato sostenitore del fallimento dello stato quindi se’ lo voti sei un vero pecorone!!!

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  5. GranCapoEstiqaatsi 17 Novembre 2012 22:06

    Estiqaatsi di chi vota Bersani pensa che siano persone mosse da grandi valori

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  6. Matteo Renzi è figlio di Tiziano Renzi, ex parlamentare della DC e gran
    signore della Margherita e della Massoneria in Toscana. Il feudo
    incontrastato della famiglia Renzi è il Valdarno, dal quale si stanno
    allargando a macchia d’olio. Il padre di Matteo controlla dalla metà degli
    anni ’90 la distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana. Questo,

    unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po’ edile e un
    po’ finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiega
    l’ascesa di Matteo Renzi.
    Le prime 10 cose che non vanno di Matteo Renzi:

    1) Da presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009, ha acquisito il
    controllo di tutta la stampa locale, radio e tv, in Toscana. L’ultimo
    giornale che un po’ gli era ostile era “La Nazione”. Per questo, in
    occasione dei 150 anni di questo giornale, ha fatto ospitare dai locali
    della Provincia, in via Martelli, una mostra che, naturalmente, è stata
    pagata coi soldi di noi contribuenti. In questo modo, La Nazione è
    divenuta renziana.

    2) Renzi per controllare ancora meglio l’informazione locale, ha trovato
    un secondo lavoro a moltissimi giornalisti: gli uffici stampa degli eventi
    organizzati dalla Provincia, come il Genio fiorentino, il suo stesso
    portavoce, tutta una serie di riviste inutili e costossime per la
    collettività (Chianti News, InToscana, ecc.) servono a lui e a Martini, il
    presidente della Regione, a tenersi buoni i cronisti locali. Inoltre,
    trasmissioni come “12 minuti col Presidente”, che va in onda su RTV 38 e
    Rete 37, gli sono servite a dare delle tangenti legalizzate alle redazioni
    di queste emittenti che ormai, in lui, riconoscono il vero datore di
    lavoro.

    3) Tra le cose di cui più si vanta Renzi, vi è il recupero di Sant’Orsola.
    Il grande complesso situato in San Lorenzo, chiuso e abbandonato da molti
    decenni, sarebbe stato recuperato dalla Provincia -così dice Renzi- conun
    investimento iniziale di 20 milioni di euro. E questo non è vero. Infatti,
    a bilancio, a fine anno, la Provincia per Sant’Orsola ha stanziato la
    miseria di un milione di euro. E’ un esempio del suo continuo modo di
    mentire.

    4) Renzi in questi 5 anni ha utilizzato la Provincia allo scopo di
    promuovere la propria immagine personale coi soldi nostri. A questo
    servono manifestazioni inutili e costose come “Il Genio fiorentino e
    “Riciclabilandia”. Attraverso l’utilizzo delle consulenze, degli uffici
    stampa, della commissione di sondaggi, pubblicazioni e pubblicità ha
    creato una vasta rete clientelare di giornalsti che non ne contraddicono
    mai le posizioni.

    5) L’inchiesta di Castello: Matteo Renzi, come presidente della Provincia,
    è molto più coinvolto del sindaco Domenici. Infatti, le opere oggetto
    dell’inchiesta sono quasi tutte commissionate dalla Provincia: tre scuole,
    una caserma nonché naturalmente il nuovo (e che bisogno c’è?) palazzo
    della Provincia. Eppure sui giornali ci è finito Domenici.

    6) Il braccio destro di Ligresti, patron della Fondiaria, Rapisarda, lo si
    vede bene nelle intercettazioni telefoniche, pretende che per le
    commissioni di Castello la Provincia faccia una gara d’appalto. “sennò ci
    accusano di fare noi il prezzo”, spiega Rapisarda al telefono
    all’assessore Biagi.
    Pochi giorni dopo quella telefonata, compare questo titolo su Repubblica:
    “Renzi contro la Fondiaria: per Castello si farà la gara d’appalto”.
    Ovvero: Renzi è colui che meglio esegue le volontà della Fondiaria e poi
    appare addirittura come quello contro i poteri forti!

    7) Nel 2004 come prima cosa taglia i fondi della Provincia per la raccolta
    differenziata. Risultato, i Verdi si arrabbiano (giustamente) e lui li
    espelle dalla Giunta.

    8) DAl 2004 Renzi ha creato un’infinità di società alle quali la Provincia
    commissiona eventi culturali, indagini di mercato e così via. Il caso più
    clamoroso è quello di “Noilink” che, durante le primarie del PD, diventa
    il suo vero e proprio comitato elettorale!

    9) Tutti i giornaletti del cappero che arrivano nelle case dei fiorentinim
    a partire da “Prima, Firenze!” sono stampati coi soldi della Provincia

    10) Nessun giornalista osa fare una domanda su quanto abbiamo riportato

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  7. Caro comitato, ti scrivo :
    *****
    “…l’appello agli elettori di Laura Intelisano “iscrivetevi prima di domenica 25 per evitare di creare intoppi durante le operazioni di voto”.

    gentile Laura Intelisano,
    io per domenica 25 pv, non ci sarò. Per me, finchè rimane in vigore l’attuale Costituzione, esistono solo le elezioni politiche, per le quali NON e’ previsto alcun balzello di sorta. Per me non ha alcun senso pagare, fossero solo 2 euro, per esprimere il mio voto. Per finanziare chi o che cosa ?
    Se mi riconosco in uno schieramento, allora posso concepire di tesserarmi per esso. Ma dover pagare questa specie di “tassa”, questo proprio non lo tollero.

    Piuttosto, sarebbe invece importante, fare opera di proselitismo per allargare il consenso tra la gente, in vista delle prossime scadenze elettorali. Tutti noi vogliamo sapere, informarci, dire la nostra, dare un nostro contributo.

    ED IN ULTIMO : DAMMI UNA SPIEGAZIONE VALIDA E CONVINCENTE SUL PERCHE’ NON DOVREI PENSARE, invece che queste primarie,NON siano piuttosto la piattaforma di lancio,per qualcuno/a di voi (in tutt’Italia), per poter, un domani, salire a Montecitorio o a Palazzo Madama.

    ASPETTO LA TUA RISPOSTA. QUI.

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