Chiusura alle 3 per tutti i locali notturni. La richiesta di Zuccarello

Chiusura alle 3 per tutti i locali notturni. La richiesta di Zuccarello

Sara Faraci

Chiusura alle 3 per tutti i locali notturni. La richiesta di Zuccarello

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giovedì 11 Luglio 2013 - 11:47

Il consigliere comunale dei progressisti democratici, Santi Daniele Zuccarello, ha chiesto di prolungare sino alle 3 del mattino gli orari di attività dei locali notturni per venire incontro alle esigenze dei gestori e catalizzare su Messina la movida giovanile

Si permetta ai locali notturni di rimanere aperti sino alle 3 del mattino. E’ la richiesta che è stata avanzata oggi al sindaco dal consigliere comunale dei progressisti democratici, Santi Daniele Zuccarello.

A rendere preziosa un dilazionamento delle fasce orarie in cui è consentito agli stabilimenti di proseguire la propria attività, sarebbe la necessità di mantenere attiva, soprattutto nella zona litoranea nord, la movida delle serate estive.

Le restrizioni precedentemente stabilite – secondo Zuccarello – avrebbero infatti la grave pecca di sollecitare una mobilitazione dei giovani verso le zone della provincia, non sottoposte a costrizioni orarie altrettanto severe, moltiplicando i gravi rischi per l’incolumità degli stessi, portati a lunghi spostamenti di notte lungo le tratte autostradali, ma soprattutto accentuando le difficoltà economiche degli impianti, già gravati da importanti oneri concessori.

Coinvolti nell’iniziativa del consigliere comunale anche l’assessore e il dirigente al commercio del Comune di Messina, responsabili di una definizione degli orari di chiusura che – afferma Zuccarello – andrebbe rivista e corretta.

E, infatti, lo scorso 19 maggio, l’incontro indetto dall’assessore delle politiche del mare, Pippo Isgrò, e al quale avevano preso parte il questore di Messina, Carmelo Gugliotta, il dirigente Assunta Breglia e i rappresentanti della Federazione Imprese Balneari, aveva preso in considerazione le problematiche relative agli orari notturni delle attività di intrattenimento musicale e danzante.

Dal meeting era emerso un compromesso che limitava sino alle 24 gli intrattenimenti dal vivo nei primi tre giorni della settimana e la domenica. Spostata la soglia di mezz’ora per il giovedì e di ulteriori trenta minuti per le notti di venerdì e sabato. Limitazioni anche per le serate danzanti che, secondo quanto concordato a maggio, non potevano protrarsi oltre le ore 01.30 dalla domenica al mercoledì, le 2 il giovedì e le 3 ilo venerdì e il sabato.

Un punto di incontro che sembra però pregiudicare, in un periodo di crisi come quello odierno, le esigenze economiche dei gestori e che Zuccarello auspica, quindi, venga presto sottoposto a ulteriore modifica. (Sara Faraci)

6 commenti

  1. Ma le migliaia di residenti, fra cui bambini, malati, anziani, lavoratori, non hanno il sacrosanto diritto di riposare e di non essere sottoposti a questa tortura, notte dopo notte, senza soluzione di continuità?
    Sanno tutti molto bene, che i limiti stabiliti vengono sistematicamente oltrepassati, non essendoci la possibilità di controllo. E finite le serate, gruppi di avventori stazionano ancora per ore.
    In provincia non ci sono limiti così “draconiani”?
    Ma che si informi meglio il nostro consigliere.
    Ovunque la gente insorge e non ce la fa più.
    Al dio denaro non si può sacrificare la salute.
    Che i lidi inizino le loro serate prima, che si inventino le strategie per un cambiamento culturale. Ed a questo dovrebbe pensare anche l’amministrazione, sarà sicuramente un tema “caldo”

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  2. da un lato non hai torto….!!!ma secondo te migliaia di giovani messinesi(compresi quelli ke arrivano dalla provincia)in piena stagione estiva cosa dovrebbero fare???andare a ballare alle 20???SE IL CONSIGLIERE NON SA GLI ORARI DELLA PROVINCIA…TU NON SAI KE IN QUESTI PERIODI NELLE ZONE TURISTICHE SI BALLA IN TUTTO IL MONDO…E MESSINA NE FA PARTE,ABBIAMO UNA RIVIERA FANTASTICA ANKE SE TRASCURATA…SFRUTTIAMOLA!!!E POI SAI QUANTI RAGAZZI LAVORANO IN QUESTI LIDI???FIDATI NON FINIRà MAI..

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  3. Il consigliere si informi su quanti scontrini vengono emessi nei suddetti lidi e quanti lavoratori vengono assunti con regolare contratto, e non ci prenda in giro con la questione “facciamo lavorare i ragazzi della nostra città”. Chiediamoci quali interessi e soprattutto di chi, vengono perseguiti con tali battaglie. Il consigliere vuole aiutare la rinascita economica della propria città? favorire il turismo e la movida che genera benessere? Avanzi proposte serie di valorizzazione del territorio, non di valorizzazione esclusiva dei lidi degli amici!

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  4. Si mi fido, non finirà mai…l’egoismo!

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  5. vorrei sapere da questo signore se i suddetti sono –lidi balneari– O DISCOTECHE,c’è una belal differenza. Poi c’è anche un problema di disturbo della quiete pubblica, o forse non sà nemmeno questo??

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  6. In tutte le parti del mondo non sarebbero tollerate le discoteche camuffate da lidi a dieci metri dalle case!!!

    Argomentare che i GIOVANI hanno diritto di ballare e che sarebbe rischioso se si mettessero in macchina per andare lontano dimostra un’incultura ed una inciviltà aberranti.
    Nessuno chiede discoteche aperte alle 20..nessuno è fesso!

    Il problema è che le discoteche sulla spiaggia si fanno nelle località turistiche in cui ci sono chilometri di spiagge! Scimmiottare mondi lontani, in maniera provinciale, ci rende semplicemente ridicoli! Messina non è Miami!!!
    Non vedere tutto questo può essere frutto o di malafede o di giovane età!
    Quindi, massimo rispetto per chi non si rende ancora conto (in buona fede con la”K”!) che il diritto al divertimento finisce dove, per cattiva amministrazione, arroganza e prepotenza, si pretende che a divertirsi si vada sotto casa degli altri. E qui il problema non sono gli schiamazzi notturni fino alle quattro/cinque del mattino, le centinaia di bottiglie e carte abbandonate ovunque (sotto le case, sulle spiagge), la gente che ubriaca urla e canta, urina e litiga tutte le notti, i parcheggi che non ci sono e quindi si inventano (bloccando per intere nottate le persone che hanno la SFORTUNA di abitare davanti o nelle vicinanze dei numerosissimi locali della litoranea nord ed in una città che abbandona i suoi cittadini alla prepotenza del più “forte”!
    Il problema, per ora, è la musica. Avete idea di cosa significhi avere una discoteca senza alcuna barriera o impianto adatto sotto casa? Per chilometri il suono si espande, persino sulla panoramica ci sono persone che non possono dormire, da anni, tutte le estati. Finestre e doppi vetri, condizionatori e tappi nelle orecchie per quattro mesi l’anno! Tutte le notti!!! Questo non è turismo, è Far West! Banalissima inciviltà, ignoranza delle regole fondamentali. La colpa non è dei ragazzi, ma di chi ci lucra e degli amministratori che lo permettono (purché non sia sotto casa loro, ovviamente!)

    Provo molta rabbia nel vedere che esistono amministratori che ancora, con una riviera nord già devastata 6 giorni su sette, chiedono, per conto ed interesse di poche decine di “imprenditori”, maggiore libertà. Come se questi, da anni, in barba ad ogni senso civico e rispetto della legge, non se la fossero già, impunemente, presa tutta!

    In un città civile il divertimento si organizza nel rispetto di tutti e non nell’interesse di pochi che ci lucrano.. Bisogna che capiate tutti che un’amministrazione seria deve programmare con lungimiranza, assumendosi la responsabilità di tutelare tutti i suoi cittadini e non solo quelli che hanno il potere di fare pressione..
    Mi auguro VERAMENTE che sia a Messina iniziato un nuovo corso, capace di raccogliere le istanze di tutti, senza continuare a nascondere decisioni aberranti dietro l’alibi del lavoro, della crisi, della sicurezza…

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