I giornalisti: "Renzi allergico alle domande. Intollerabile il trattamento riservato alla stampa"

I giornalisti: “Renzi allergico alle domande. Intollerabile il trattamento riservato alla stampa”

I giornalisti: “Renzi allergico alle domande. Intollerabile il trattamento riservato alla stampa”

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lunedì 24 Ottobre 2016 - 09:00

I giornalisti, i fotoreporter, gli operatori tv di numerose testate giornalistiche di Messina hanno scritto una nota di protesta per il trattamento riservato alla stampa in occasione della visita di Renzi. Il documento congiunto sarà inviato all'Ordine dei giornalisti, all'Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio ed all'ufficio stampa di #bastaunsi

Quanto accaduto in occasione della visita di Renzi a Messina sabato 22 ottobre ci impone il dovere di non stare zitti, per il rispetto che abbiamo nei confronti dei nostri lettori e ascoltatori e per il rispetto che merita la nostra professione.

In entrambi gli eventi in programma, la firma del Patto per Messina all’Università ed il comizio del premier al Palacultura, l’accesso agli operatori dell’informazione è stato organizzato in modo tale da IMPEDIRE e vietare in qualsiasi modo il contatto diretto dei giornalisti con il premier. Non soltanto non è stata organizzata alcuna conferenza stampa, né è stato consentito ai giornalisti di avvicinarsi a Renzi, ma, in entrambi gli eventi, la stampa è stata appositamente relegata il più lontano possibile dal presidente, fotografi ed operatori tv compresi, alla stregua di appestati, contestatori o portatori sani di domande inopportune.

Nell’Ateneo addirittura i giornalisti sono stati separati dai cameraman e costretti a seguire in un’altra sala, al piano di sopra, in streaming, quanto stava accadendo nell’Aula Magna, impedendo così l’accesso diretto al luogo dove si stava svolgendo la cerimonia. Fotografi e cameraman, per impedire anche a loro qualsiasi contatto ravvicinato, sono stati allocati in fondo all’Aula Magna, rendendo disagevole il loro lavoro. Nessuno è stato fatto uscire dall’Ateneo fin quando il premier non era già “sano e salvo” e al riparo da “incursioni” giornalistiche, al Palacultura.

Anche lì la situazione non è stata così diversa: i giornalisti sono stati relegati al piano superiore, senza che alla stampa fossero stati riservati uno spazio o posti a sedere. L’indicazione dell'organizzazione nazionale è stata: accomodatevi al piano superiore e non spostatevi di là. Persino quanti, tra fotografi e cameraman, si sono azzardati ad avvinarsi al palco, sono stati riportati alle postazioni originarie. Alcuni giornalisti, con tanto di pass a vista, entrati dalla porta al fianco rispetto a quella destinata al comizio, sono stati bloccati dagli addetti alla sicurezza e costretti a tornare indietro e a rifare la fila insieme al pubblico che assisteva al comizio, nonostante avessero precedentemente già fornito i propri riferimenti e fossero stati identificati.

Anzi, la differenza con il pubblico “plaudente” è stata proprio questa: gli unici identificabili erano proprio i giornalisti per via dei pass rilasciati dopo l’accredito. Viene da pensare che evidentemente gli accrediti sono stati richiesti per rendere la stampa “visibile” e quindi renderla “innocua”. Paradossalmente se, invece di un microfono o di un taccuino, avessimo avuto un pomodoro, un mitra o un telefono per fare un selfie, avremmo avuto più possibilità di accesso.

In entrambi gli eventi i giornalisti, che di norma vengono forniti di lasciapassare per meglio ottemperare al proprio dovere, non hanno potuto seguire le manifestazioni neanche alla stregua del “pubblico plaudente”. La stampa è stata volutamente discriminata rispetto a chiunque altro si sia portato in qualità di spettatore nei due contesti che hanno visto la presenza del Premier. Ci chiediamo il perché di questa allergia alla stampa. Di questa intolleranza alle domande dei giornalisti.

Fatto ancora più increscioso, è stata concessa una sola intervista in esclusiva del Presidente del Consiglio e non alla Rai, ma ad un’emittente televisiva locale. Un botta e risposta di alcuni minuti, evidentemente concordato e non certamente casuale e improvvisato, come si evince dal video trasmesso dalla stessa emittente.

Ci chiediamo come abbia fatto a superare i controlli degli addetti alla sicurezza e dell’ufficio stampa, che invece ha relegato i colleghi sui gradini del piano superiore del Palacultura. Ci chiediamo quali criteri siano stati adottati per la scelta di una sola emittente locale. E’ stata estratta a sorte? C’è un’affinità zodiacale col premier? Come da codice deontologico abbiamo rispettato le regole che l’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio e dell’organizzazione ci hanno dettato, ma a quanto pare la nostra correttezza è stata scambiata per dabbenaggine.

Se è questo il concetto di libertà di stampa, di diritto all’informazione che ha il Pd e questo governo, ce ne dogliamo, ma non intendiamo alle prossime manifestazioni far da “pubblico plaudente”, né fare da megafono a dichiarazioni rese sul palco senza contraddittorio.

Siamo consapevoli che questo non turberà i sonni del Presidente del consiglio, ma lo dobbiamo ai nostri lettori ed ascoltatori e lo dobbiamo anche al rispetto della nostra professione che, sia pure dalle “periferie dell’impero”, dalle piccole realtà di provincia, ci vede impegnati ogni giorno per raccontare la verità. E la verità non si racconta solo mandando lo streaming di un monologo, ma facendo domande.

Messina, 24 ottobre 2016

Rosaria Brancato, Danila La Torre, Francesca Stornante, Marco Ipsale, Silvia De Domenico, Alessandro Silipigni, Giovanni Isolino (Tempostretto.it), Palmira Mancuso, Gianfranco Pensavalli, Eleonora Urzì Mondo, Eleonora Currò, Laura Celesti (Messinaora.it), Patrizia Vita, Andrea Castorina, Antonio Macauda, Marika Micalizzi (Normanno.com), Gianluca Rossellini (Ansa), Nuccio Carrara, Rocco Papandrea (Messinaoggi.it), Eduardo Abramo, Fortunato Marino (Tremedia), Enrico Di Giacomo (StampaLibera.it), Carmelo Imbesi (Lapresse), Fabio Bonasera, Rosalba Garofalo (Ecodelsud), Francesco Straface (Messinasportiva.it), Manuela Modica (La Repubblica), Dino Sturiale (Il Carrettino delle Idee), Matteo Soraci (Radio Street), Salvatore Pantano (OndaTv).

16 commenti

  1. Mica ci vuole un grande cervello per capire che questo signore (non eletto da nessuno )deve andare via insieme al suo governo .Nell’occasione se si portasse anche Accorinti(questo è stato eletto dai Messinesi oggi pentiti ) ci farebbe 2 favore al popolo.

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  2. Mica ci vuole un grande cervello per capire che questo signore (non eletto da nessuno )deve andare via insieme al suo governo .Nell’occasione se si portasse anche Accorinti(questo è stato eletto dai Messinesi oggi pentiti ) ci farebbe 2 favore al popolo.

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  3. Gent.ma Direttore (mi scusi non mi piace chiamarla direttora) non può immaginare quanto condivida il suo articolo e quanto sia vicino a Kei ed ai suoi colleghi.In questo periodo si stanno stravolgendo tutti gli atteggiamenti ed i valori che finora hanno regolato la vita sociale del nostro tempo. Quello daLei raccontato è incredibile fuori da ogni logica la conquistata libertà di pensiero di stampa viene stravolto. siete stati offesi nella vs qualità di professionisti ed essenzialmente di uomini .personalmente non ritengo che bastino le scuse anche perché unitamente a tanti altri atteggiamenti ed affermazioni questo signore non può far altro che togliere le tende e ritirarsi in buon ordine.

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  4. Gent.ma Direttore (mi scusi non mi piace chiamarla direttora) non può immaginare quanto condivida il suo articolo e quanto sia vicino a Kei ed ai suoi colleghi.In questo periodo si stanno stravolgendo tutti gli atteggiamenti ed i valori che finora hanno regolato la vita sociale del nostro tempo. Quello daLei raccontato è incredibile fuori da ogni logica la conquistata libertà di pensiero di stampa viene stravolto. siete stati offesi nella vs qualità di professionisti ed essenzialmente di uomini .personalmente non ritengo che bastino le scuse anche perché unitamente a tanti altri atteggiamenti ed affermazioni questo signore non può far altro che togliere le tende e ritirarsi in buon ordine.

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  5. Abbiate fede e pazienza, salvo che non diventiamo tutti smemorati non credo abbia l’opportunità di farsi un’altra legislatura. Abbiamo già dato.

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  7. Questa è l’idea di democrazia che ha questo “signore”. Mi auguro che le persone si rendano conto che questo tizio intende la democrazia come “un uomo solo al comando”. Per questo non dobbiamo assolutamente farci infinocchiare dalle sue parole e mandarlo a casa al più presto. Neppure il peggior berluska era arrivato a tanto. Ricordatelo, quando dovremo votare al referendum!

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  9. La nuova direttrice della testata formalizzi opportuna protesta chiedendo l’intervento dei vertici del Consiglio Nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Iacopino e Franchina. Il giornalismo è informazione ed opinione. Se Renzi usa la stampa a proprio uso e consumo solo per diffondere la “sua” informazione la Brancato eserciti il suo diritto di protesta.

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  10. La nuova direttrice della testata formalizzi opportuna protesta chiedendo l’intervento dei vertici del Consiglio Nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Iacopino e Franchina. Il giornalismo è informazione ed opinione. Se Renzi usa la stampa a proprio uso e consumo solo per diffondere la “sua” informazione la Brancato eserciti il suo diritto di protesta.

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  11. V per vendetta2 24 Ottobre 2016 17:52

    Mi meraviglio, come non sapete che le domande sono gia concordate e secondo voi perche vi hanno rilegato cosi lontani perche magari voi avevate delle domandi intelligenti a cui lo sparapalle spaziale non avrebbe saputo rispondere
    Poiché impreparato. Colgo l’occasione x ricordare al carmelitano scalzo che la fascia di sindaco e tricolore e che avrebbe dovuto dissentire sulla costruzione del ponte se fosse stato coerente con se stesso visto tutte le manifestazioni “no ponte” fatte al tempo di berlusconi.

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  12. V per vendetta2 24 Ottobre 2016 17:52

    Mi meraviglio, come non sapete che le domande sono gia concordate e secondo voi perche vi hanno rilegato cosi lontani perche magari voi avevate delle domandi intelligenti a cui lo sparapalle spaziale non avrebbe saputo rispondere
    Poiché impreparato. Colgo l’occasione x ricordare al carmelitano scalzo che la fascia di sindaco e tricolore e che avrebbe dovuto dissentire sulla costruzione del ponte se fosse stato coerente con se stesso visto tutte le manifestazioni “no ponte” fatte al tempo di berlusconi.

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  13. Avete provato a protestare nei confronti del premier non eletto, per il tramite dei renziani locali, per il trattamento ricevuto. Carbone ha qualcosa da dire ?? Eller da buon toscano, a volte la contiguità territoriale serve, potrebbe essere ulteriore portavoce del disagio subito . Il pacifista Accorinti si è reso conto che è stata limitata la libertà di movimento dei giornalisti, ha qualcosa da dire in proposito??

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  14. Avete provato a protestare nei confronti del premier non eletto, per il tramite dei renziani locali, per il trattamento ricevuto. Carbone ha qualcosa da dire ?? Eller da buon toscano, a volte la contiguità territoriale serve, potrebbe essere ulteriore portavoce del disagio subito . Il pacifista Accorinti si è reso conto che è stata limitata la libertà di movimento dei giornalisti, ha qualcosa da dire in proposito??

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  15. Qui al nord lo diciamo da tempo che questo spocchioso è molto peggio del peggior berlusconi. Se ne sono accorti anche scalfari e sopratutto marco travaglio ed è tutto dire; ma vedrete che lui riuscirà a non farci votare.

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  16. Qui al nord lo diciamo da tempo che questo spocchioso è molto peggio del peggior berlusconi. Se ne sono accorti anche scalfari e sopratutto marco travaglio ed è tutto dire; ma vedrete che lui riuscirà a non farci votare.

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