Lavoratori dei servizi sociali da Mantineo al grido di "vergogna", sale la protesta VIDEO e FOTO

Lavoratori dei servizi sociali da Mantineo al grido di “vergogna”, sale la protesta VIDEO e FOTO

Francesca Stornante

Lavoratori dei servizi sociali da Mantineo al grido di “vergogna”, sale la protesta VIDEO e FOTO

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martedì 26 Maggio 2015 - 09:51

Capitanati dalla Fp Cgil i lavoratori dei servizi di assistenza domiciliare anziani, asili nido e centri di aggregazione giovanile hanno improvvisato un corteo nei corridoi di Palazzo Zanca per protestare contro i soliti ritardi nei pagamenti degli stipendi. Incontro infruttuoso, molto critica anche la Cisl Fp. Foto di Serena Capparelli

Stipendi fermi ad aprile ma soprattutto nessuna certezza sulla regolarità dei pagamenti. Perché il problema è lo stesso di sempre: ritardi nelle fatture da parte del Comune e cooperative che non pagano. Al grido di "vergogna" i lavoratori dei servizi sociali hanno invaso i corridoi di Palazzo Zanca guidati dalla Fp Cgil e non hanno lesinato parole durissime contro il Ragioniere generale Antonino Cama e l'assessore Nino Mantineo che si è ritrovato decine di operatori con striscioni e bandiere davanti la sua porta.

La segretaria della Fp Cgil Clara Crocè già nei giorni scorsi aveva annunciato lo stato di agitazione dei lavoratori impegnati nei servizi di assistenza domiciliare anziani, asili nido e centri di aggregazione giovanile, gestiti da Orsa Maggiore, Cas e Azione Sociale. Avevano chiesto per l'ennesima volta l'attivazione di un tavolo tecnico alla presenza del Ragioniere Generale per definire tempi e modalità di pagamento delle fatture alle cooperative che gestiscono i servizi sociali che hanno dichiarato senza mezzi termini che non pagheranno gli stipendi senza le fatture di marzo. Lavoratori e sindacato avevano anche annunciato che in assenza di risposte sarebbero passati alla protesta. È così è stato.

Per l'intera mattinata sono rimasti in attesa di capire cosa sarebbe uscito fuori dall'incontro tra l'assessore Mantineo e i sindacati, ma la Fp Cgil ha deciso di abbandonare il tavolo di discussione in segno di profondo dissenso nei confronti dell'assessore. Tra i motivi che hanno spinto lavoratori e sindacato a chiudere il dialogo la reazione di Mantineo che non ha gradito la forma di protesta messa in atto dagli operatori, l'atteggiamento poco risolutivo sul problema stipendi, le mancate risposte. Nel mezzo anche dissapori sindacali per il fatto che l'assessore aveva convocato per oggi tutte le organizzazioni sindacali, nonostante la protesta fosse della Fp Cgil.

Il sindacato di Clara Crocè a questo punto non ha più intenzione di "perdere tempo" a Palazzo Zanca e chiederà un incontro urgente al Prefetto. Nel frattempo Mantineo ha gà fissato una nuova riunione per giovedì mattina. L'obiettivo finale resta sempre uno, gli stipendi. La lotta però si è spaccata.

Dopo l'incontro sui mancati pagamenti da parte della cooperativa Orsa Maggiore che gestisce l'assistenza domiciliare disabili, molto critica anche la Funzione Pubblica della Cisl, rappresentata oggi da Saro Contestabile. Per il sindacato quanto sta accadendo oggi è la dimostrazione che il sistema di aggiudicazione col massimo ribasso non garantisce servizi e lavoratori. “Ma non possiamo assolutamente giustificare il comportamento delle Cooperative che, come dichiarato all’atto della partecipazione alla gara, hanno l’obbligo di dimostrare e comprovare la capacità economica e finanziaria rispetto alla gestione del servizio affidato”, afferma il sindacato.

“Puntualmente si lega la corresponsione delle spettanze ai lavoratori al pagamento delle fatture da parte dell’Ente ma – sottolinea Saro Contestabile – in questo caso la responsabilità è tutta da addebitare al Comune che non riesce a mettere a regime il sistema per il rispetto degli obblighi di legge che impone il rispetto dei tempi fissati in 30 giorni dalla presentazione della fattura”.

Un problema che riguarda anche altre cooperative come CAS e Azione Sociale, gestori di altri servizi e di questo si parlerà nell’incontro fissato dall’assessore Mantineo per il prossimo 28 tra Amministrazione, Cooperative, Dirigenti del dipartimento servizi sociali, Ragioniere generale e Sindacati.

“Non possiamo che essere critici – dichiara il Segretario Generale della Cisl Fp Calogero Emanuele – rispetto al modus operandi dell’Amministrazione e dei suoi dirigenti che non riescono a darsi la giusta organizzazione dipartimentale, soprattutto nel dipartimento servizi sociali dove vi è un dirigente ad interim peraltro pronto a rimettere l’incarico che ha ufficialmente comunicato le difficoltà e le carenze di organico”.

La Cisl Fp contesta come invece di prendere provvedimenti veri sulle acclarate carenze di personale, si continui a procedere a modifiche di profili professionali d’ufficio e riassegnazione di personale operate dal Direttore Generale a seconda delle desiderata dell’Amministrazione.

“Chi paga sono i lavoratori che non percepiscono le spettanze dovute e il servizio accumula disagi e disfunzioni. Per quanto ci riguarda – concludono i rappresentanti della Cisl FP – non ci fermeremo e continueremo la nostra battaglia anche di fronte al giudice per tutelare e difendere i lavoratori che hanno maturato il sacrosanto diritto a percepire le loro spettanze. L’Assessore Mantineo deve avere la capacità di far sedere al tavolo tutte le parti in causa, senza riservare corsie privilegiate neanche al sindacato che, soprattutto in situazioni delicate che riguardano servizi destinati a fasce particolarmente disagiate, deve saper agire sullo stesso fronte scevro da colore politico e appartenenze. Come Cisl riteniamo che i problemi vanno affrontati congiuntamente assumendo posizioni univoche in direzione di tutela e difesa di utenti, famiglie e lavoratori”.

Francesca Stornante

22 commenti

  1. cosa deve uscire fuori dall’incontro? quello che esce fuori da anni. promesse che poi, regolarmente non vengono mantenute.

    quando si capirà che il sistema così non regge? quando si userà un minimo di onestà nei confronti di questi lavoratori?

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  2. cosa deve uscire fuori dall’incontro? quello che esce fuori da anni. promesse che poi, regolarmente non vengono mantenute.

    quando si capirà che il sistema così non regge? quando si userà un minimo di onestà nei confronti di questi lavoratori?

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  3. Michele De Grazia 26 Maggio 2015 10:29

    Brava la Crocè così si fa veda se riesce anche a far xxxxxxx l’assessore,tanto ormai i sindacati sanno fare solo questo le consiglierei invece di stazionare h 24 davanti al comune magari facendo lo sciopero della fame o altro queste sono le battaglie da fare per i lavoratori se vuole tutelarli dalle ingiustizie del resto Pannella ha vinto tante battaglie con questo tipo di protesta buona giornata a tutti.

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  4. Michele De Grazia 26 Maggio 2015 10:29

    Brava la Crocè così si fa veda se riesce anche a far xxxxxxx l’assessore,tanto ormai i sindacati sanno fare solo questo le consiglierei invece di stazionare h 24 davanti al comune magari facendo lo sciopero della fame o altro queste sono le battaglie da fare per i lavoratori se vuole tutelarli dalle ingiustizie del resto Pannella ha vinto tante battaglie con questo tipo di protesta buona giornata a tutti.

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  5. Nicolò D'Agostino 26 Maggio 2015 12:51

    I Sevizi Sociali?!? Di cosa stiamo parlando?!? Ci sono le risorse per mantenere i Servizi Sociali?!? Se ci sono… ben ci stia. Ma se non ci sono, le famiglie accudiscano alle persone anziane.

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  6. Nicolò D'Agostino 26 Maggio 2015 12:51

    I Sevizi Sociali?!? Di cosa stiamo parlando?!? Ci sono le risorse per mantenere i Servizi Sociali?!? Se ci sono… ben ci stia. Ma se non ci sono, le famiglie accudiscano alle persone anziane.

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  7. Lo sciopero della fame mi sembra più azzeccato.

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  8. Lo sciopero della fame mi sembra più azzeccato.

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  9. calma popolo,fra poco arrivano i soldi della TASI…………capisci a me…ammuccamu chi soldi di buddaci…

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  10. calma popolo,fra poco arrivano i soldi della TASI…………capisci a me…ammuccamu chi soldi di buddaci…

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  11. Cari lavoratori i TRASFERIMENTI di Stato e Regione sono in caduta libera,quindi è inevitabile in tempo di crisi scegliere fra FIGLI (dipendenti di Palazzo Zanca,AMAM,MessinAmbiente,ATM) e FIGLIASTRI (VOI).Le parole volano ma i numeri rimangono. FONTE.Il PEG 2015 istruito il 23 aprile dai servizi finanziari,proposta di Signorino il 5 maggio,delibera di Giunta il 12 maggio.La previsione definitiva delle entrate del TITOLO 2,sono i TRASFERIMENTI,è di €13.125.335. Al 23 aprile BRUNO ne ha ACCERTATI €1.424.796,il 10,8%, RISCOSSI €105.292,lo 0,8%. Abbiamo riscosso soltanto il 7,4% delle somme accertate pertanto i RESIDUI ATTIVI accumulati sono €1.229.503,il 92,6%. Con queste cifre è necessario ricorrere al tesoriere, ma purtroppo siete figliastri

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  12. Cari lavoratori i TRASFERIMENTI di Stato e Regione sono in caduta libera,quindi è inevitabile in tempo di crisi scegliere fra FIGLI (dipendenti di Palazzo Zanca,AMAM,MessinAmbiente,ATM) e FIGLIASTRI (VOI).Le parole volano ma i numeri rimangono. FONTE.Il PEG 2015 istruito il 23 aprile dai servizi finanziari,proposta di Signorino il 5 maggio,delibera di Giunta il 12 maggio.La previsione definitiva delle entrate del TITOLO 2,sono i TRASFERIMENTI,è di €13.125.335. Al 23 aprile BRUNO ne ha ACCERTATI €1.424.796,il 10,8%, RISCOSSI €105.292,lo 0,8%. Abbiamo riscosso soltanto il 7,4% delle somme accertate pertanto i RESIDUI ATTIVI accumulati sono €1.229.503,il 92,6%. Con queste cifre è necessario ricorrere al tesoriere, ma purtroppo siete figliastri

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  13. Mettiamoci nei panni di questo dirigente,Giovanni BRUNO,a cui è stato dato mandato di spendere nel 2015 per i SERVIZI SOCIALI €33.074.390. Al 23 aprile ne aveva IMPEGNATI a favore di quei lavoratori ben €18.813.413,ma siccome senza soldi non si canta messa, in PAGAMENTO soltanto €974.200,per cui il solo risultato ottenuto è il serpente velenoso dei RESIDUI PASSIVI pari a €17.839.212, spesso si trasformano in un debito fuori bilancio perché i lavoratori ricorrono in Tribunale.D’AGOSTINO lo dice in modo rude,ma dobbiamo porci la domanda: ABBIAMO I SOLDI PER PREOCCUPARCI DEI MESSINESI PIU’ BISOGNOSI? Nelle pieghe del bilancio c’è qualcosa ma è destinata a gente che vive di Comune,pronta a fare causa O MUNICIPIU. Ci può salvare il senso civico

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  14. Mettiamoci nei panni di questo dirigente,Giovanni BRUNO,a cui è stato dato mandato di spendere nel 2015 per i SERVIZI SOCIALI €33.074.390. Al 23 aprile ne aveva IMPEGNATI a favore di quei lavoratori ben €18.813.413,ma siccome senza soldi non si canta messa, in PAGAMENTO soltanto €974.200,per cui il solo risultato ottenuto è il serpente velenoso dei RESIDUI PASSIVI pari a €17.839.212, spesso si trasformano in un debito fuori bilancio perché i lavoratori ricorrono in Tribunale.D’AGOSTINO lo dice in modo rude,ma dobbiamo porci la domanda: ABBIAMO I SOLDI PER PREOCCUPARCI DEI MESSINESI PIU’ BISOGNOSI? Nelle pieghe del bilancio c’è qualcosa ma è destinata a gente che vive di Comune,pronta a fare causa O MUNICIPIU. Ci può salvare il senso civico

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  15. La giunta non stafacendo quanto promesso.
    Non erano previsti i voucher?
    Detto questo mi permetto umilmente di esprimere una opinione su molti degli operatori dei servizi.
    Due sole parole:
    “Totalmente inadeguati”.
    Questa è beneficenza sociale non è un servizio.
    Comune e lavoratori?
    “Unu non sebbi e l’autru non mali” per dirla alla vecchia cara messinese.

    Salvatore

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  16. La giunta non stafacendo quanto promesso.
    Non erano previsti i voucher?
    Detto questo mi permetto umilmente di esprimere una opinione su molti degli operatori dei servizi.
    Due sole parole:
    “Totalmente inadeguati”.
    Questa è beneficenza sociale non è un servizio.
    Comune e lavoratori?
    “Unu non sebbi e l’autru non mali” per dirla alla vecchia cara messinese.

    Salvatore

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  17. Ricorrere al Tesoriere una parola; bisogna vedere se il Comune è in grado di supportare ulteriori anticipazioni di tesoreria, visto che è indebitato fino al collo. L’affidamento per l’anticipazione ha un limite massimo stabilito da parametri che il bilancio comunale, dell’esercizio precedente, contiene.
    Siamo combinati che lo Stato taglia le risorse ai Comuni per farsi il bellaccio e dire, in campagna elettorale, che non alza le tassazioni, obbliga, di conseguenza, i Comuni ad aumentare le tassazioni locali, spesso scarsamente riscosse, e, per via del patto di stabilità, solo una piccola parte può essere spesa, si genera una situazione di declino inesorabile.
    Via via, per le ragioni di cui sopra, i servizi vengono ridotti o tagliati.

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  18. Ricorrere al Tesoriere una parola; bisogna vedere se il Comune è in grado di supportare ulteriori anticipazioni di tesoreria, visto che è indebitato fino al collo. L’affidamento per l’anticipazione ha un limite massimo stabilito da parametri che il bilancio comunale, dell’esercizio precedente, contiene.
    Siamo combinati che lo Stato taglia le risorse ai Comuni per farsi il bellaccio e dire, in campagna elettorale, che non alza le tassazioni, obbliga, di conseguenza, i Comuni ad aumentare le tassazioni locali, spesso scarsamente riscosse, e, per via del patto di stabilità, solo una piccola parte può essere spesa, si genera una situazione di declino inesorabile.
    Via via, per le ragioni di cui sopra, i servizi vengono ridotti o tagliati.

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  19. Purtroppo nessuno, ma proprio nessuno, vuole ammettere che lo stato ,al sud ,non è più in grado di mantenere un numero impressionante di persone assunte senza alcun criterio reale di necessità ,ma solo per esigenze di scambio politico clientelare. Nessuno ha il coraggio di dire che siamo al capolinea

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  20. Purtroppo nessuno, ma proprio nessuno, vuole ammettere che lo stato ,al sud ,non è più in grado di mantenere un numero impressionante di persone assunte senza alcun criterio reale di necessità ,ma solo per esigenze di scambio politico clientelare. Nessuno ha il coraggio di dire che siamo al capolinea

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  21. Nicolò D'Agostino 26 Maggio 2015 21:57

    Il sistema dei Servizi Sociali è frutto della Prima Repubblica e servì al sistema per autoalimentarsi. Questo generò debito pubblico della collettività messinese. Oggi la cittadinanza non può sostenere tal sistema, non ci troviamo in una realtà produttiva ed industriale che può riversare sull’assistenza parte del proprio PIL. I Servizi devono essere in rapporto al PIL locale. l’Assistenza deve essere fatta dalle famiglie, un ritorno al passato con l’anziano patrimonio familiare (non solo pensione per i figli ed i nipoti).

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  22. Nicolò D'Agostino 26 Maggio 2015 21:57

    Il sistema dei Servizi Sociali è frutto della Prima Repubblica e servì al sistema per autoalimentarsi. Questo generò debito pubblico della collettività messinese. Oggi la cittadinanza non può sostenere tal sistema, non ci troviamo in una realtà produttiva ed industriale che può riversare sull’assistenza parte del proprio PIL. I Servizi devono essere in rapporto al PIL locale. l’Assistenza deve essere fatta dalle famiglie, un ritorno al passato con l’anziano patrimonio familiare (non solo pensione per i figli ed i nipoti).

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