Nizza, la minoranza: "Deficit finanziario, necessario un cambio di rotta"

Nizza, la minoranza: “Deficit finanziario, necessario un cambio di rotta”

Nizza, la minoranza: “Deficit finanziario, necessario un cambio di rotta”

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martedì 13 Agosto 2013 - 08:55

Durante la discussione in aula, sono stati ribaditi i punti di criticità del Consuntivo 2012, verso i quali il gruppo di opposizione ha sollecitato un vero e proprio cambio di passo nella gestione comunale. E’ stato messo, tra l’altro, in evidenza, che la Corte dei Conti in un’ordinanza inviata al Comune il 13 maggio scorso, ha rilevato diversi aspetti del bilancio economico comunale a cui vanno al più presto trovati dei provvedimenti correttivi per ristabilire la sana gestione finanziaria e contabile

Il rendiconto finanziario 2012 è stato uno degli argomenti trattati nell’ultimo consiglio comunale di Nizza di Sicilia su cui l’attenzione del gruppo di minoranza “Libera Nizza” si è maggiormente focalizzata.

“La situazione economica del nostro Comune – affermano i consiglieri di minoranza – è strutturalmente deficitaria, in quanto, a detta dello stesso revisore dei conti, non rispetta più della metà dei parametri previsti”. “Tale situazione – ha evidenziato il capogruppo di Libera Nizza, Mimma Brigandì, nel suo intervento – si è oltremodo aggravata e resa più evidente con la diminuzione dei trasferimenti ai Comuni da parte dello Stato e della Regione, avverso i quali l’Amministrazione non ha saputo far fronte, con adeguate scelte politico-amministrative”.

Durante la discussione in aula, sono stati ribaditi i punti di criticità del Consuntivo 2012, verso i quali il gruppo di opposizione ha sollecitato un vero e proprio cambio di passo nella gestione comunale. E’ stato messo, tra l’altro, in evidenza, che la Corte dei Conti in un’ordinanza inviata al Comune il 13 maggio scorso, ha rilevato diversi aspetti del bilancio economico comunale a cui vanno al più presto trovati dei provvedimenti correttivi per ristabilire la sana gestione finanziaria e contabile. Alcuni dei punti critici sono stati rilevati, ad esempio, nella mancanza di liquidità ripianata con l’impiego di risorse derivate dai permessi di costruire; il superamento dei limiti di spese sostenute per consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza; la mancata costituzione del fondo di svalutazione dei crediti.

La situazione finanziaria di cassa, quindi, secondo lo stesso revisore dei conti, “è deficitaria per carenza di liquidità, con il conseguente ricorso ininterrotto ad anticipazione di tesoreria inestinta a fine esercizio”. Ciò comporta maggiori gravami di interessi passivi a carico del bilancio comunale, oltre all’impossibilità di adempire alle proprie obbligazioni con tempestività”.

Il consigliere Carlo Gregorio, nel suo intervento si è soffermato sui debiti del Comune, evidenziando che i residui attivi, cioè le somme non ancora riscosse dall’Amministrazione, sono pari a 3.344.582 euro, mentre i residui dei mutui da pagare, al 30 giugno 2013, sono di 2.919.002 euro, e ancora il debito con l’Ato Me 4 è di 1.490.000 euro. Infine, il ricorso all’anticipazione di cassa per il 2012, è stato previsto per 1.170.000 euro, per un totale complessivo di 8.923.584 euro, oltre interessi e non considerando i debiti fuori bilancio. “Inoltre, – ha aggiunto il consigliere – il presidente della Corte dei Conti, recentemente, ha detto che è indispensabile la cura dei residui attivi e soprattutto va verificata l’esigibilità di quelli più vecchi”.

“Il bilancio consuntivo – ha evidenziato in conclusione la capogruppo – è un documento che “fotografa” l’operato annuale di un’Amministrazione, in cui si concretizzarono le scelte politico-amministrative intraprese. E, da quanto emerge dal documento economico-finanziario dell’Ente, non è certo una bella “fotografia”. E’ necessario, pertanto – aggiunge la Brigandì a nome del gruppo di minoranza – un cambio di rotta nella gestione politico-amministrativa, per affrontare le svolte economiche, le necessità sociali, le urgenze del territorio, perché i tempi sono cambiati e non si può più pensare di amministrare come si faceva negli anni ’80. Pensare di basare tutte le entrate sulle tasse non è la soluzione per sopperire ai mancati trasferimenti statali e regionali, ai debiti accumulati, alla mancanza di liquidità; bisogna trovare delle soluzioni alternative in quanto i cittadini non possono più sopportare il peso del carico fiscale e arriveranno al punto di non poter più pagare. Emergono, infatti, sacche di disagio sociale che vanno affrontate, anche attraverso soluzioni solidali e cooperativistiche, che vadano a vantaggio reciproco dei cittadini e del Comune per sopperire, per esempio, alla mancanza di quei servizi che attualmente il Comune non può più prestare. Per dare respiro e prospettiva di rilancio al nostro Comune, quindi, riteniamo sia più che mai è necessaria una svolta all’attuale gestione politico-amministrativa”.

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