Via libera alla stipula del contratto di vendita della caserma dei Vigili del Fuoco

Via libera alla stipula del contratto di vendita della caserma dei Vigili del Fuoco

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venerdì 25 Maggio 2012 - 07:08

Ad acquistare l'immobile il Ministero dell'Interno, che provvederà a sostenere anche i successivi costi per l'adeguamento sismico

La Giunta di palazzo Zanca ha dato il via libera all'autorizzazione della stipula del contratto relativo all'atto di vendita della caserma dei Vigili del Fuoco. L'immobile, che rientrava nel programma di alienazione degli immobili comunali, è stato acquisito dal Ministero dell'Interno – dipartimento Vigili del Fuoco – attraverso la copertura finanziaria per l'acquisto, in cinque rate da 860 mila euro. Il dicastero si è anche impegnato a sostenere i successivi costi per l'adeguamento sismico. Nella corso della stessa riunione, l'esecutivo, presieduto dal sindaco Giuseppe Buzzanca, ha poi previsto gli impegni bandistici in occasione della solenne processione della Madonna del Lettera del prossimo 4 giugno, e per la festività del Corpus Domini del 10 giugno. Sempre ieri, la Giunta ha inoltre approvato l'intitolazione del tratto di strada a Giampilieri, che dalla via comunale Molino si dipana verso nord, a Francesco Saccà (1815 – 1867) patriota, esule e primo comandante delle guardie municipali di Messina. Francesco Saccà ospitò nella sua casa i convegni dei liberali messinesi e partecipò al moto del primo settembre 1847, guidando una squadra di rivoluzionari. Nel giorno successivo si scatenò la reazione borbonica ed il 30 settembre dello stesso anno fu iscritto dai borboni nella lista dei "fuori bando". Insieme ad altri nove insorti riuscì a fuggire a Malta, e nel 1848, una volta tornato, assunse il comando della forza di Pubblica Sicurezza, detta "dei municipali". Vinta Messina con una sanguinosa repressione raccontata dai giornali dell'epoca, e capitolata Palermo, riparò di nuovo a Malta sino al settembre di quell'anno, e liberata la Sicilia nel 1860, visse modestamente fino alla morte a Terranova di Sicilia (che dal 1927 assumerà il nome di Gela). A Messina, gli è stata anche titolata, con delibera del 1947, la piazza che si trova all'incrocio delle vie Catania, Candore, Gazzi e Consolare Valeria.

Un commento

  1. A quando la vendita “senza speculazione” degli altri immobili che rientrano “nel programma di alienazione degli immobili comunali”?
    Se si fa cassa si potrà cominciare ad avere liquidità per avviare il risanamento della città!

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