Al cuor non si comanda, è vero, ma alla mano sì. Ed è ciò che si dovrebbe su quella di coloro che, senza riuscire a trattenere un impetuoso spirito amoroso, in alcuni casi non corrisposto o che l’altra “non metà” sconosce, decidono di dare sfogo alle proprie passioni lasciando messaggi d’amore su monumenti il cui valore, con tutto il rispetto per gli autori delle dediche, è decisamente superiore a quello delle loro parole. È questo il caso del statua realizzata in onore della Regina Elena, giunta in riva allo Stretto all’indomani del tragico sisma del 1908 in aiuto dei Messinesi e collocata a Come mostrano le immagini del nostro Dino Sturiale, le formelle incastonate nel basamento della statua collocata a Largo Seggiola, sono state ulteriormente decorate con dediche in onore di Antonio che, se ancora non lo sapesse, è “tanto amato”. Un amore su cui la generosa Regina sarà costretta a vegliare ma che, considerato le modalità della suo “manifestarsi”, non avrà certamente la -benidizione- della città. Sicuramente non la nostra.
(foto Dino Sturiale)
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