Adesso la spaccatura non è solo politica ma anche -materiale-. L’Udc si divide tra le sue due anime, quella legata all’on. Pippo Naro e quella che fa riferimento al senatore Gianpiero D’Alia, una divisione accentuatasi negli ultimi giorni dopo le uscite al veleno proprio di D’Alia contro il sindaco Buzzanca e non condivise dalla corrente Naro. Inevitabile che la spaccatura si trasferisse anche a Palazzo Zanca, dove le due anime di cui sopra si trovano a convivere sotto lo stesso tetto, quello della stanza dei due gruppi: Il Centro con D’Alia e Udc. Del primo fa parte il consigliere comunale Giuseppe Ansaldo, che stamani ha esternato tutto il suo disagio strappando a metà, come vediamo nella foto, il cartello su cui erano stampati i simboli dei due gruppi. Un gesto ripreso dalle telecamere di una emittente privata e che ha provocato la reazione indignata dei colleghi di partito (si parla di un Tanino Caliò particolarmente infuriato). La posizione ufficiale del gruppo Udc è affidata al capogruppo Mario Rizzo: «Non ci sentiamo di rispondere a episodi ridicoli, il consigliere Ansaldo si ricordi che oggi ha offeso il partito che il suo parlamentare di riferimento, l’on. D’Alia, rappresenta al Senato». Sul fronte della -crisi- non si registrano particolari novità: la sensazione è che se da un lato i malumori tra D’Alia e Buzzanca possano risolversi, dall’altro si sta creando una pericolosa frattura all’interno dell’Udc.
S.Caspanello
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