Oggi riportiamo la segnalazione di Bruno Alibrandi, che ci racconta la sua testimonianza sulla totale assenza di mentalità dei messinesi rispetto alla raccolta differenziata, che si trasforma conseguentemente in inciviltà. -Ciò che sto segnalando spero non venga considerato come episodio -marginale- – ci scrive – poichè credo che rappresenti un aspetto di un fenomeno diffuso in tutta la città. Esorto gli organi d’informazione ad occuparsi di questo in quanto l’inciviltà notoria dei messinesi in materia di raccolta differenziata dei rifiuti è accompagnata dalla stessa inciviltà dei lavoratori preposti a tale servizio nonchè alla colpevole inazione degli organi di controllo a cominciare dallla Polizia Municipale. I cassonetti della differenziata vengono adoperati dai cittadini talmente poco che occorre oltre 1 mese perchè si riempia un contenitore della carta (bianco) o della plastica e lattine (giallo). Ebbene trascorso un mese li ritrovo ugualmente pieni tanto che il sottoscritto (cittadino che vuole a tutti costi essere civile e quindi babbeo) deve fare con la macchina il giro delle -sette chiese-(cassonetti) per poter conferire i rifiuti appropriatamente. Si aggiunga l’assoluta malafede (da codice penale) di alcuni esercenti (vedi l’autogrill in prossimità di Villa Sabin) che -scoperchiano- i cassonetti della carta in modo da poter conferire gli imballi di cartone interi, senza schiacciarli- causando in tal modo il riempimento precoce del cassonetto e prestando il fianco all’inciviltà dei messinesi che trovandolo aperto vi conferiscono qualsiasi altro rifiuto umido col risultato che il contenuto di quel cassonetto (che doveva contenere solo carta o lattine e platica) non può più essere smaltito negli appositi centri di riciclaggio bensì scaricato in discarica.
E.R.
La -pulce sul web-: un prurito per chi dall’orecchio non riesce a sentire. Potete intervenire inviandoci foto e segnalazioni all’indirizzo info@tempostretto.it
