Le precisazioni dell’azienda. Al Piemonte ci sono 80 posti letto e a breve saranno 90

Le precisazioni dell’azienda. Al Piemonte ci sono 80 posti letto e a breve saranno 90

Marco Ipsale

Le precisazioni dell’azienda. Al Piemonte ci sono 80 posti letto e a breve saranno 90

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giovedì 07 Marzo 2013 - 11:44

Dopo l’incontro tra i rappresentati del Comitato “Salvare l’ospedale Piemonte” e l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, l’azienda ospedaliera “Papardo – Piemonte” interviene per fotografare l’attuale stato del nosocomio del centro città. Il promotore del comitato, Silvano Arbuse, aveva parlato di 48 posti letto, l’azienda afferma che sono 80

Anestesia e Rianimazione 8 posti letto; Chirurgia Generale 8 posti letto (6 ordinari e 2 day hospital); Medicina 8 posti letto; Ostetricia e Ginecologia 16 posti letto (14+2); Cardiologia e Terapia Intensiva 16 posti letto (14+2); Pediatria, Neonatologia e Terapia Intensiva 16 posti letto; Ortopedia 8 posti letto (6+2). Il totale è di 80 posti letto.

A breve i posti letto diventeranno 90, non appena arriverà il nulla osta dei Vigili del Fuoco ai lavori di adeguamento sismico e ristrutturazione svolti nel padiglione 4, destinato ad accogliere, oltre che la Patologia Clinica e il già attivo Centro Prelievi, anche il reparto di Medicina, con 10 posti letto ordinari e 2 di day hospital.

E’ il quadro tracciato dall’azienda ospedaliera “Papardo – Piemonte” dopo l’incontro tra il Comitato “Salvare l’ospedale Piemonte” e l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino. Da Palermo sono giunte rassicurazioni in merito al Piano Sanitario Regionale che verrà varato entro la fine di maggio e che comprende anche un finanziamento di 12 milioni per la ristrutturazione degli altri padiglioni chiusi nel 2009 poiché dichiarati a rischio sismico.

Per uno di questi, il padiglione 6, i lavori sono stati aggiudicati in via provvisoria alla ditta Cutrona Liborio srl di Montemaggiore Belsito (Pa), che ha offerto un ribasso del 27,6478 % su un importo a base d’asta di 1 milione e 100mila euro. Seconda classificata la Cemea S.r.l. di Catania con un ribasso del 27,6472%. La pubblicazione dei verbali di gara è di pochi giorni fa, il 26 febbraio, e la scadenza è prevista al 30 aprile.

L’azienda elenca una serie di interventi svolti dal 1 settembre 2009, data dell’insediamento dell’attuale direzione generale:

– Il padiglione ex Hanseniani, sito in salita Villa Contino, già sede degli uffici amministrativi trasferiti presso il Papardo, è stato oggetto di una riqualificazione per accogliere tutta l’attività ambulatoriale aziendale.

– Alla luce delle problematiche di rischio sismico che interessavano il padiglione ove era allocata la Cardiologia, si è provveduto ad un intervento di trasformazione funzionale dei locali ex endoscopia in Terapia Intensiva Cardiologica (8 posti letto) con Cardiologia (6 posti letto).

– Lavori di realizzazione del servizio di Farmacia al padiglione 7.

– Interventi di riorganizzazione e riqualificazione del Pronto Soccorso sia con fondi di bilancio sia con fondi Po Fesr 2007-2013 per un importo di circa 320mila euro che sono stati completati lo scorso 29 gennaio.

– Investimenti finalizzati all’implementazione e rinnovo delle attrezzature, anche di alta tecnologie, in dotazione allo stesso.

– Al fine di provvedere alla ristrutturazione di altre aree del nosocomio, in virtù dell’autorizzazione rilasciata dal competente Assessorato, si è proceduto alla vendita degli immobili di proprietà dell’ospedale. A seguito dell’asta pubblica sono stati alienati alcuni immobili ricavando un importo complessivo di 920mila euro, accantonato in apposito fondo di bilancio da destinare appunto alla ristrutturazione del nosocomio in questione.

– Continui e specifici interventi manutentivi, edili ed impiantistici, che hanno richiesto ingenti investimenti economici, volti a garantire le essenziali ed imprescindibili condizioni di sicurezza e salubrità dei locali oltre che un adeguato livello di confort per utenti ed operatori.

E la direzione aziendale, nel giugno 2012, ha presentato all’assessorato regionale anche un progetto per la realizzazione al Piemonte di un polo materno infantile, anche in considerazione del fatto che già adesso, pur con tutte le difficoltà dovute ad un presidio in ristrutturazione, si effettuano oltre 1000 parti all’anno, e l’azienda è stata classificata come centro di II livello, con caratteristiche organizzativo-strutturali per la gestione di 1000-1500 parti all’anno. Ed anche il Papardo, con oltre 600 parti all’anno, supera la soglia minima di 500.

La realizzazione del Polo materno infantile implica la costituzione di Pronto Soccorso Ostetrico, Pronto Soccorso Pediatrico ed un totale di 56 posti letto così suddivisi: 32 in Ostetricia e Ginecologia (30+2); 8 in Pediatria; 8 in Neonatologia ed 8 in Terapia Intensiva Neonatale.

Il Dipartimento, cui verrà conferito il nome di “Ospedale della Donna e del Bambino”, potrà assicurare prestazioni di alto livello ed intensità, dirette a garantire un ottimale livello assistenziale in branche specialistiche quali pediatria, ginecologia ed ostetricia, il cui bisogno di cura è sempre più sentito dalla cittadinanza.

L’azienda, infine, boccia l’ipotesi dello scorporo del Piemonte per un nuovo accorpamento all’Asp: “Attualmente – spiega l’azienda – il Piemonte è perfettamente integrato col Papardo per ciò che concerne la cartella clinica, i servizi di diagnostica e le altre specialità. Simile gestione non sarebbe possibile se il presidio afferisse ad altra Azienda, primo perché la rete informatica che consente di far colloquiare a distanza i singoli professionisti verrebbe a cadere, secondo perché qualunque consulenza dovrebbe essere programmata, con dilatazione dei tempi di esecuzione e risposta, terzo perché un ricovero presso un’unità operativa passa attraverso la disponibilità del posto letto nella stessa e non nel presidio. Vi sono enormi margini per migliorare in efficienza, ma al momento l’utenza del Piemonte può usufruire di tutti i servizi presenti nell’azienda, anche quelli del Papardo. L’accorpamento dei due ospedali ha determinato una valenza strategica efficace ed efficiente nella corretta gestione dei bisogni dei cittadini, che è stato possibile assicurare grazie alle indicazioni che sono state di volta in volta fornite dalle organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica. La profonda trasformazione che è stata realizzata nelle due realtà ospedaliere è stata possibile grazie alla sinergica collaborazione assicurata prima dall’assessore pro tempore e dalla dott.ssa Borsellino, prima quale direttore del Dipartimento Attività Sanitaria e Osservatorio Epidemiologico ed oggi nel nuovo ruolo ricoperto”.

(Marco Ipsale)

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