La provincia di Messina è 94esima nella classifica del Sole 24 Ore. Meno tre posti rispetto al 2013

La provincia di Messina è 94esima nella classifica del Sole 24 Ore. Meno tre posti rispetto al 2013

Marco Ipsale

La provincia di Messina è 94esima nella classifica del Sole 24 Ore. Meno tre posti rispetto al 2013

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lunedì 01 Dicembre 2014 - 13:02

Ad influire soprattutto il bassissimo tenore di vita. Male anche per ciò che concerne affari e lavoro, servizi, ambiente e salute ed il tasso migratorio. Note positive, invece, da ordine pubblico e tempo libero

Dal 91esimo al 94esimo. La provincia di Messina perde tre posti nell’annuale classifica redatta da “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita e gli indicatori confermano le stesse criticità di sempre. La provincia in cui si vive meglio è Ravenna. Sul podio, anche Trento e Modena. Lo scorso anno, invece, in testa era risultata Trento, seguita da Bolzano e Bologna. Ultimi tre posti a Foggia, Reggio Calabria e Agrigento.

La classifica è giunta alla sua 25esima edizione e tutt’e 25 le volte l’ultimo posto è andato ad una città del sud. Il primo, invece, si è spinto al massimo fino a Siena. Per trovare una città meridionale, Sardegna esclusa, bisogna giungere addirittura al 75esimo posto di Ragusa. Tra le altre siciliane, Siracusa all'83esimo, Trapani al 92esimo, Messina al 94esimo, Palermo al 95esimo, Catania al 99esimo, Enna al 101esimo, Caltanissetta al 102esimo e Agrigento al 107esimo. Il dato, come specificato più volte, riguarda le intere province e non solo i Comuni capoluogo. Nel Comune di Messina, ad esempio, risiedono il 38 % degli abitanti della provincia, mentre il 62 % vive nei restanti 107 Comuni.

Gli indicatori sono sei: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero. Ognuno è suddiviso in ulteriori sei categorie. Le abbiamo analizzate, indicando le tre province migliori classificate e le tre peggiori, con un occhio di riguardo, ovviamente, per la nostra provincia.

Miglioramenti in quattro categorie su sei, per la provincia di Messina, ma il saldo finale è negativo per l’entità delle variazioni. Nella sezione tenore di vita, ad esempio, c’è sì un miglioramento, ma dall’ultimo al penultimo posto, adesso lasciato alla dirimpettaia Reggio Calabria. Più su anche nel settore Affari e Lavoro, ma solo fino al 94esimo posto. Gli unici due settori non negativi sono l’ordine pubblico, in cui la provincia risale fino al 30esimo posto, e il tempo libero, fino al 54esimo posto. Ulteriori peggioramenti, rispetto alla già deficitaria classifica dello scorso anno, nelle categorie servizi, ambiente e salute (97esimo posto) e popolazione (96esimo posto).

TENORE DI VITA: Primi tre posti a Modena, Aosta, Milano. Ultimi tre a Enna, Messina, Reggio Calabria. La provincia di Messina sale dall’ultimo al penultimo posto. Posizioni dal 65esimo al 93esimo posto nei vari indicatori, ma nei consumi per famiglia si scende fino al sest’ultimo posto.

Il valore prodotto: valore aggiunto pro capite in euro. 2013. Milano (43.160), Bolzano (34.444), Bologna (33.491). Carbonia Iglesias (11.687), Agrigento (11.402), Medio Campidano (10.011). 89. Messina (14.570).

La ricchezza dei privati: patrimonio della famiglie medio in euro. 2012. Sondrio (505.730), Aosta (501.964), Belluno (474.733). Reggio Calabria (196.749), Crotone (195.266), Vibo Valentia (182.569). 93. Messina (238.617).

L’assegno per chi è a riposo. Importo medio pensione al mese in euro. 2013. Roma (1.421), Milano (1.375), Genova (1.233). Campobasso (659), Isernia (657), Catanzaro (588). 76. Messina (904).

La spesa per beni durevoli. I consumi per famiglia in euro. 2013. Bolzano (2.600), Trento (2.527), Biella (2.483). Messina (1.250), Nuoro e Ogliastra (1.241), Crotone (1.240), Agrigento (1.189), Enna (1.105).

L’inflazione. Indice Foi costo vita in %. 2013. Palermo (0,57), Ferrara (0,66), Modena (0,66). Messina (1,98), Como (2,08), Avellino (2,23), Reggio Calabria (2,73), Pescara (2,75).

L’abitazione. Costo casa in centro. Ottobre 2014, in euro al metro quadro. Caltanissetta (950), Carbonia Iglesias (1.000). Firenze (4.200), Milano (4.550), Roma (4.800). 65. Messina (2.100 euro al metro quadro).

AFFARI E LAVORO. Primi tre posti a Reggio Emilia, Prato, Cuneo. Ultimi tre a Enna, Reggio Calabria, Caltanissetta. C’è un miglioramento fino al 94esimo posto e gli indicatori sono compresi tra il 68esimo dei crediti difficili e il 91esimo del tasso di occupazione.

Lo spirito d’iniziativa. Imprese registrate per 100 abitanti. Settembre 2014. Nuoro e Ogliastra (17.29), Gorizia (7,66), Lodi (7,55), Trieste (7,01). 74. Messina (9,31).

La propensione a investire. Rapporto impieghi/depositi 2013. Roma (2.32), Brescia (2.28), Olbia Tempio (2.22). Benevento e Isernia (0.62), Avellino (0,55). 82. Messina (0.92).

I crediti difficili. Rapporto sofferenze/impieghi 2013. Trieste (3,33), Sondrio (3,86), Bolzano (4,46). Trapani (16,73), Crotone (16,85), Matera (18,07). 68. Messina (11.71).

L’export. Quota delle importazioni in % sul Pil. Siracusa (116.67), Arezzo (90.60), Ascoli Piceno (65.91). Enna (0.47), Ogliastra (0.41), Medio Campidano (0.04). 69. Messina 14.58

Il “posto”. Tasso di occupazione in %. 2013. Bolzano (71.51), Parma (68,84), Bologna (67.83), Crotone (37.08), Napoli (36.65), Caltanissetta (35.03). 91. Messina (41.51).

Giovani imprenditori. Imprenditori 18-29 anni per mille giovani. 2013. Prato (71.34), Cuneo (64.39), Savona (63.88). Taranto (32.35), Venezia (32), Belluno (31.67). 90. Messina (38.41).

SERVIZI, AMBIENTE E SALUTE. Primi tre posti a Ravenna, Lecco, Bologna. Ultimi a Reggio Calabria, Caserta, Crotone. C’è un peggioramento fino al 97esimo posto. Positivo, come sempre, il clima, non altissimo il tasso di emigrazione ospedaliera. Male, però, per l’ecologia e la velocità della giustizia.

Le strutture per i più piccoli. Asili nido, indice di presa in carico. 2012. Bologna (33), Gorizia (28,8), Parma (26,2). Crotone (1,5), Avellino (1,4), Caserta (0.3). 77. Messina (6,9).

La pagella ecologica. Indice Legambiente Ecosistema Urbano 2014. Verbano-Cusio-Ossola (85,6), Belluno (74,5), Bolzano (70,7). Messina (22.2), Crotone (21.4), Isernia (14,2), Agrigento (12.8).

Il clima. Differenza tra mese più caldo e mese più freddo 2013/14. Palermo (12,7), Genova (12.8). Mantova (20), Bolzano (20.4), Alessandria (20.7). 11. Messina (13.8).

La sanità. Tasso di emigrazione ospedaliera in %. 2013. Lecco (1.79), Bergamo (1.95), Como (2.18). La Spezia (26.23), Isernia (26.53), Matera (29.30). 51. Messina (7.30)

La longevità. La speranza di vita media in anni. 2012. Trento (83,35), Treviso (83,30). Siracusa (80.65), Caserta (80.35), Napoli (79.90). 88. Messina (81.30).

La velocità della giustizia. Cause nuove e pendenti in %. Primo semestre 2013. Carbonia Iglesias (72.7), Aosta (54.3), Trieste (53.6). Messina (24.7), Caserta (24), Crotone (23.1), Olbia Tempio (21.4).

POPOLAZIONE. Primi tre posti a Siena, Parma, Piacenza. Ultimi tre a Carbonia Iglesias, Brindisi, Medio Campidano. La provincia di Messina scende fino al 96esimo posto a causa di un altissimo tasso migratorio.

La densità demografica. Numero di abitanti per kmq. 2013. Ogliastra (30.91), Aosta (38.89), Nuoro (40.49). Trieste (1094.56), Milano (1957.81), Napoli (2591.29). 64. Messina (198.96).

Il tasso migratorio. Rapporto iscritti/cancellati all’anagrafe. 2013. Roma (2.72), Ragusa (2.37), Olbia Tempio (2.29). Vicenza e Messina (1.15), Cremona (1.10).

Le coppie in crisi. Divorzi e separazioni per 10mila famiglie. 2012. Ascoli Piceno (18.19), Crotone (23.07), Vibo Valentia (27.11). Sassari (88.53), Lodi (92.46). 37. Messina (48.22).

I giovani. Indice di giovinezza, under 15/over 64. 2000=100. Ravenna (120.59), Parma (120.41), Reggio Emilia (119.12). Cagliari (62.29), Medio Campidano (60.51), Carbonia Iglesias (56.91). 75. Messina (73.85).

La formazione. Numero medio di anni di studio. 2012. Roma (11.03), Trieste (10.89), Milano (10.64). Ogliastra (8.71), Crotone e Medio Campidano (8.50). 48. Messina (9.80).

Gli stranieri. Stranieri regolari in % su popolazione. 2013. Prato (15.77), Piacenza (14.18), Reggio Emilia (13.53). Oristano (1.60), Carbonia Iglesias (1.38), Medio Campidano (1.15). 76. Messina (4.26)

ORDINE PUBBLICO. Primi tre posti a Crotone, Oristano, Belluno. Ultimi tre a Imperia, Bologna, Prato. E’ il settore in cui la provincia di Messina va meglio, sopra anche il risultato dello scorso anno. Basso la microcriminalità ed anche i furti in appartamento e le frodi. Il problema più grande è l’alto numero di estorsioni.

Microcriminalità. Scippi e borseggi per 100mila abitanti. 2013. Oristano (11.01), Vibo Valentia (22.03), Crotone (24.13). Torino (778.44), Bologna (919.93), Rimini (1012.10). 8. Messina (42.11).

Appartamenti svaligiati. Furti in casa per 100mila abitanti. 2013. Crotone (120.07), Potenza (125.38), Napoli 126.56). Torino (705.29), Pavia (706.33), Asti (920.96). 25. Messina (242.92).

Le rapine. Rapine per 100mila abitanti. 2013. Belluno (6.68), Potenza (9.01), Sondrio (9.32). Palermo (148.40), Catania (151.74), Napoli (269.07). 48. Messina (33.16).

Le estorsioni. Estorsioni per 100mila abitanti. 2013. Treviso (4.28), Trento (4.29), Udine (4.46). Siracusa (21.24), Vibo Valentia (22.65), Foggia (24.55). 87. Messina (13.73).

Le frodi. Truffe e frodi informatiche per 100mila abitanti. 2013. Crotone (110.88), Como (142.28), Treviso (149.71). Napoli (334.21), Savona (378.42), Trieste (422.15). 34. Messina (204.36).

La variazione. Variazione reati totali 2013 rispetto al 2007. Crotone (0.73), Genova (0.77), Pordenone (0.78). Ragusa, Trieste e Bolzano (1.20). 46. Messina (0.97).

TEMPO LIBERO. Primi tre posti a Genova, Macerata, Olbia Tempio. Ultimi tre a Oristano, Agrigento, Enna. Settore in cui la provincia di Messina si trova a metà classifica, con un leggero miglioramento allo scorso anno. Dati nella media nazionale, basso solo il numero di ristoranti e bar.

Le librerie. Librerie per 100mila abitanti. Settembre 2014. Massa Carrara (16.97), Rimini (14.06). Bolzano (3.49), Lecco (3.23), Isernia (2.29). 50. Messina (7.87)

Le sale cinematografiche. Cinema per 100mila abitanti. Settembre 2014. Macerata (6.54), La Spezia (6.30), Genova (5.64). Rieti (0.63), Crotone (0.57), Isernia (una sala in tutta la provincia). 41. Messina (2.93).

La ristorazione. Ristoranti e bar per 100mila abitanti. Olbia Tempio e Sassari (1.326,8). Enna (425), Catania (361.9), Palermo (348.3). 92. Messina (496.9).

Connessioni superveloci. Indice di copertura banda larga. 2014. Prato (92.4), Trieste (90.5), Roma (81.1). Medio Campidano, Carbonia Iglesias e Oristano (0). 41. Messina (50.4)

Grande distribuzione. Superficie Gdo per abitante in mq. 2013. Perugia (0.46), Medio Campidano (0.44), Siracusa (0.41). Napoli, Frosinone e Catania (0.10), Palermo (0.09). 74. Messina (0.21).

In forma. Indice sportività. 2014. Trento (354), Genova (319), Macerata (305). Caltanissetta e Medio Campidano (54), Agrigento (53), Ogliastra (20). 42. Messina (208).

(Marco Ipsale)

26 commenti

  1. Il risultato non è attendibile, il Sole non ha compreso i valori della Rivoluzione e poi dal Basso il 94° posto corrisponde al terzo …. è tutta una questione di punti di vista così per come sarà meglio rappresentato dall’esperto all’Immagine

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  2. Il risultato non è attendibile, il Sole non ha compreso i valori della Rivoluzione e poi dal Basso il 94° posto corrisponde al terzo …. è tutta una questione di punti di vista così per come sarà meglio rappresentato dall’esperto all’Immagine

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  3. Quanta miseria, quante mortificazioni, quanta disoccupazione, quante fughe dovranno affliggere questa ottusa città prima che cittadini e media ammettano che il Ponte era l’unica speranza di ripresa? A quest’ora ci sarebbero stati un paio di migliaia di disoccupati in meno, la via del mare sarebbe stata a buon punto, il vergognoso inquinamento della zona nord si sarebbe interrotto, molti giovani non avrebbero fatto le valige, molti esercizi commerciali non avrebbero chiuso, gli alberghi avrebbero avuto più clienti e chissà quanti altri segnali incoraggianti avrebbe registrato l’economia dell’Area dello Stretto. Che grande responsabilità si sono assunti quelli che sfilavano sul Viale contro i loro concittadini più poveri !

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  4. Quanta miseria, quante mortificazioni, quanta disoccupazione, quante fughe dovranno affliggere questa ottusa città prima che cittadini e media ammettano che il Ponte era l’unica speranza di ripresa? A quest’ora ci sarebbero stati un paio di migliaia di disoccupati in meno, la via del mare sarebbe stata a buon punto, il vergognoso inquinamento della zona nord si sarebbe interrotto, molti giovani non avrebbero fatto le valige, molti esercizi commerciali non avrebbero chiuso, gli alberghi avrebbero avuto più clienti e chissà quanti altri segnali incoraggianti avrebbe registrato l’economia dell’Area dello Stretto. Che grande responsabilità si sono assunti quelli che sfilavano sul Viale contro i loro concittadini più poveri !

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  5. non battendoci per il ponte abbiamo chiuso il futuro dei nostri figli e nipoti. Messina sarebbe stata al centro dell’attenzione mondiale

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  6. non battendoci per il ponte abbiamo chiuso il futuro dei nostri figli e nipoti. Messina sarebbe stata al centro dell’attenzione mondiale

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  7. sono contento che Arcistufo si è stabilizzato in un paesino dell’Umbria così può apprezzare da lontano cosa ha combinato il talebano in quasi due anni e non vedere i guasti di una città con un sindaco che crede solo nell’isola pedonale,nella pista ciclabile e nello scippare la TASI ai cittadini per l’incapacità di governare i servizi sociali. Ad maiora il 100 posto non non c’è lo toglie più nessuno.

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  8. sono contento che Arcistufo si è stabilizzato in un paesino dell’Umbria così può apprezzare da lontano cosa ha combinato il talebano in quasi due anni e non vedere i guasti di una città con un sindaco che crede solo nell’isola pedonale,nella pista ciclabile e nello scippare la TASI ai cittadini per l’incapacità di governare i servizi sociali. Ad maiora il 100 posto non non c’è lo toglie più nessuno.

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  9. Niente di nuovo direi. Il Sud in generale è in ginocchio e lo sarà sempre di più senza una vera svolta. Nella nuova finanziaria gli investimenti previsti per il Sud sono solo un misero 20%. Se poi ci mettiamo l’incompetenza dei governi locali ,(per la SICILIA, CROCETTA DOCET) il gioco è fatto.
    Accorinti? Tante buone intenzioni ma senza soldi, senza consiglieri , senza esperienza e con una situazione disastrata c’è poco da fare. Ci vogliono un paio di generazioni per cambiare le cose, l’importante è iniziare però.

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  10. Niente di nuovo direi. Il Sud in generale è in ginocchio e lo sarà sempre di più senza una vera svolta. Nella nuova finanziaria gli investimenti previsti per il Sud sono solo un misero 20%. Se poi ci mettiamo l’incompetenza dei governi locali ,(per la SICILIA, CROCETTA DOCET) il gioco è fatto.
    Accorinti? Tante buone intenzioni ma senza soldi, senza consiglieri , senza esperienza e con una situazione disastrata c’è poco da fare. Ci vogliono un paio di generazioni per cambiare le cose, l’importante è iniziare però.

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  11. Mi chiedo se c’è una sola persona che pensava in un balzo in avanti rispetto allo scorso anno…
    Accorinti, sei INADEGUATO e questa tua condizione è certificata anche dal Sole 24 Ore

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  12. Mi chiedo se c’è una sola persona che pensava in un balzo in avanti rispetto allo scorso anno…
    Accorinti, sei INADEGUATO e questa tua condizione è certificata anche dal Sole 24 Ore

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  13. Solo il Ponte e gli Enti di Formazione possono risollevarci.

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  14. Solo il Ponte e gli Enti di Formazione possono risollevarci.

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  15. Marche non Umbria.
    Però le garantisco che ho modo di vedere e controllare quando vengo giù.
    Anzi forse il mio è un punto di vista privilegiato, come quello di tutti coloro che hanno termini di paragone per giudicare e tempo per notare le piccole differenze.
    La ringrazio per la considerazione.

    Salvatore

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  16. Marche non Umbria.
    Però le garantisco che ho modo di vedere e controllare quando vengo giù.
    Anzi forse il mio è un punto di vista privilegiato, come quello di tutti coloro che hanno termini di paragone per giudicare e tempo per notare le piccole differenze.
    La ringrazio per la considerazione.

    Salvatore

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  17. Inutile ribadire che, grazie alla posizione geografica che Dio ci ha gentilmente donato, potremmo essere tra le prime in lista per sviluppo e lavoro dovuti allo sfruttamento attivo del turismo; evidentemente non siamo in grado di sfruttare neanche le risorse che ci sono state donate.
    er il resto, non ci vuole Il Sole 24 Ore per sottolineare quanto sia osceno definire ancora Messina con il termine “Città”.
    Sicuramente la maggioranza starà facendo la sua parte, ma anche l’opposizione tutto sembra tranne che costruttiva… per non parlare dei lasciti delle ultime 5-6 amministrazioni (commissariamenti compresi).
    In sintesi: poveri i nostri figli!

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  18. Inutile ribadire che, grazie alla posizione geografica che Dio ci ha gentilmente donato, potremmo essere tra le prime in lista per sviluppo e lavoro dovuti allo sfruttamento attivo del turismo; evidentemente non siamo in grado di sfruttare neanche le risorse che ci sono state donate.
    er il resto, non ci vuole Il Sole 24 Ore per sottolineare quanto sia osceno definire ancora Messina con il termine “Città”.
    Sicuramente la maggioranza starà facendo la sua parte, ma anche l’opposizione tutto sembra tranne che costruttiva… per non parlare dei lasciti delle ultime 5-6 amministrazioni (commissariamenti compresi).
    In sintesi: poveri i nostri figli!

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  19. Comunque se ha letto il mio commento sul programma dei rifiuti per i prossimi anni, avrà anche capito che tutto il mondo è paese in fin dei conti.
    La vera grande differenza non sta secondo me nel livello raggiunto dagli altri, ma nel fatto che noi semplicemente ci ostinismo ancora a non partire.
    Ci piangiamo addosso facciamo mille battute ma rifuggiamo sempre il cambiamento.
    Bisogna iniziare non c’è alternativa, e la strada sarà lunga e sarà del tutto inutile denigrare noi stessi e mortificarci con raglffronti privi di senso logico.
    Dobbiamo cambiare, poi il tempo che servirà, servirà.
    Amen.

    Salvatore

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  20. Comunque se ha letto il mio commento sul programma dei rifiuti per i prossimi anni, avrà anche capito che tutto il mondo è paese in fin dei conti.
    La vera grande differenza non sta secondo me nel livello raggiunto dagli altri, ma nel fatto che noi semplicemente ci ostinismo ancora a non partire.
    Ci piangiamo addosso facciamo mille battute ma rifuggiamo sempre il cambiamento.
    Bisogna iniziare non c’è alternativa, e la strada sarà lunga e sarà del tutto inutile denigrare noi stessi e mortificarci con raglffronti privi di senso logico.
    Dobbiamo cambiare, poi il tempo che servirà, servirà.
    Amen.

    Salvatore

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  21. ha ragione la differenza c’è: siamo peggiorati di 3 posti ma ce ne facciamo una ragione. ed io come un beccaccione ho votato un tibetano pensando avesse più capacità.Poi proprio ora che avevamo dato alla città l’isola e la pista ciclabile quale segno di civiltà, veniamo declassati.Mi scusi per lo scambio di regione se ne stia tranquillo a godersi la civiltà mentre noi ci godiamo le erbacce,le buche ,le strade buie ,la monnezza ,i disservi,il disordine viario ed i “buddaci” che si riempiono la bocca di fregnacce.

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  22. ha ragione la differenza c’è: siamo peggiorati di 3 posti ma ce ne facciamo una ragione. ed io come un beccaccione ho votato un tibetano pensando avesse più capacità.Poi proprio ora che avevamo dato alla città l’isola e la pista ciclabile quale segno di civiltà, veniamo declassati.Mi scusi per lo scambio di regione se ne stia tranquillo a godersi la civiltà mentre noi ci godiamo le erbacce,le buche ,le strade buie ,la monnezza ,i disservi,il disordine viario ed i “buddaci” che si riempiono la bocca di fregnacce.

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  23. Non ho capito se ci sei o ci fai.
    Leggi, se ci riesci, ogni singola voce, e riconosci, se ci riesci, ogni singolo campo nel quale l’amministrazione (ma qui si sta parlando anche dell’intera provincia e non solo del capoluogo) ha una diretta influenza. Poi fatti un gargarismo.

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  24. Non ho capito se ci sei o ci fai.
    Leggi, se ci riesci, ogni singola voce, e riconosci, se ci riesci, ogni singolo campo nel quale l’amministrazione (ma qui si sta parlando anche dell’intera provincia e non solo del capoluogo) ha una diretta influenza. Poi fatti un gargarismo.

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  25. non ci sono e non ci faccio ma grazie a Dio “orbo” non sugnu e vedo bene una grande cloaca.Ognuno poi si gusta la puzza che vuole.

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  26. non ci sono e non ci faccio ma grazie a Dio “orbo” non sugnu e vedo bene una grande cloaca.Ognuno poi si gusta la puzza che vuole.

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