Il Ponte e gli espropri: i ruoli di Comune ed Eurolink. Nascerà un “Osservatorio”

Il Ponte e gli espropri: i ruoli di Comune ed Eurolink. Nascerà un “Osservatorio”

Il Ponte e gli espropri: i ruoli di Comune ed Eurolink. Nascerà un “Osservatorio”

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lunedì 12 Settembre 2011 - 08:32

Palazzo Zanca dovrà agevolare le “ricostruzioni”. Il general contractor si impegnerà a ripristinare le aree espropriate. IN ALLEGATO GLI ESPROPRI DI TORREGROTTA E L'ACCORDO INTEGRALE

Quarta e ultima puntata del nostro percorso tra le “righe” dell’Accordo sulle procedure espropriative legate al Ponte sullo Stretto. In questa occasione pubblichiamo l’elenco degli espropri che interessano il Comune di Torregrotta (VEDI QUI). L’ultima parte del protocollo d’intesa siglato da Comune, Stretto di Messina, Eurolink e associazioni di categoria definisce ruoli e competenze nella gestione del complesso iter. Proprio allo scopo di monitorare la puntuale applicazione dell’accordo la Stretto di Messina si farà carico, in anticipo all’avvio delle relative procedure espropriative, di istituire un “Osservatorio” nominandone il presidente e chiedendo la designazione di altri tre membri di cui uno al Comune, uno alle organizzazioni di categoria firmatarie ed uno ad Eurolink. Quali i compiti dell’Osservatorio: espleta compiti di vigilanza sulla corretta applicazione del presente accordo limitatamente ai temi interpretativi delle relative clausole pronunciandosi a maggioranza mediante pareri e indicazioni operative. La funzione di presidente dell’Osservatorio è esercitata al pari degli altri membri con l’impegno della convocazione sia delle sedute straordinarie sia di quelle ordinarie, quest’ultime previste con cadenza mensile. L’Osservatorio è costituito e funziona comunque purché risultino nominati e presenti almeno due membri oltre il presidente il cui voto prevale in caso di parità. Il Comune può richiedere l’attivazione dell’Osservatorio sin dalla data di avvio del procedimento degli espropri.

Capitolo a parte per i compiti del Comune. Palazzo Zanca nominerà il membro di propria competenza da insediare nell’Osservatorio e ne consentirà, con onere a proprio carico, la partecipazione alle relative sedute. Si farà parte diligente per mettere a disposizione le proprie sedi ed eventualmente i propri tecnici, al fine di promuovere il dialogo ed il confronto fra le parti. Darà la più ampia pubblicità all’Accordo sugli espropri, favorendone la diffusione, dando adeguata informazione sulle modalità applicative ed agevolandone l’accettazione da parte dei privati espropriandi e delle amministrazioni interessate dalle opere; darà la più ampia pubblicità della avvenuta costituzione dell’Osservatorio ed delle sue funzioni, comunicandolo alle rappresentanze di categoria e informandone gli interessati con opportuni avvisi collettivi. Quindi trasmetterà alla presidenza della Regione Siciliana copia dell’accordo, affinché la stessa ne prenda atto ai fini dell’espressione dell’assenso in sede di proposta di approvazione del progetto definitivo dell’opera. Valuterà, «con la massima attenzione e tempestività», le soluzioni sul piano amministrativo finalizzate ad agevolare eventuali ricostruzioni delle unità immobiliari interessate dalle espropriazioni con l’intento di accelerarne i tempi istruttori; interesserà la Regione affinché venga promossa l’emanazione di un disegno di legge per l'introduzione nell'ordinamento regionale dei Programmi di rilocazione abitativa conseguenti alla realizzazione di infrastrutture di trasporto. Richiederà alla Regione l’autorizzazione, per le opere e i manufatti demoliti costituenti strutture agricole funzionali, all’introduzione delle necessarie variazioni agli strumenti urbanistici propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni edilizie, al fine di consentire la ricostruzione di manufatti di pari funzionalità dei demoliti, nell’ambito del medesimo fondo.

Ruoli precisi anche per Eurolink che, oltre ad assumere l’obbligo del rispetto dei contenuti e delle procedure del presente accordo e della relativa specifica tecnica allegata, anche nominando il proprio rappresentante nell’ambito dell’osservatorio, assume i seguenti ulteriori impegni : per la parte dei terreni di cui si domanda la sola occupazione temporanea, la relativa indennità sarà determinata anche avuto riguardo alla perdita dei frutti pendenti e tenuto conto di eventuali altre circostanze che oggettivamente siano da riconoscere come voce di indennizzo (durante l'esecuzione dei lavori sarà valutata dal soggetto attuatore la possibilità di mantenere le comunicazioni agli immobili sia per gli accessi sia per i sottoservizi per assicurare il transito dei mezzi agricoli e la continuità delle operazioni colturali in tutti i terreni aziendali); a fine lavori, Eurolink si impegna a rimettere in pristino stato le aree interessate dalle occupazioni temporanee curando in particolare la funzione naturale del terreno così che venga distribuendo per ultimo lo strato attivo del terreno in precedenza accumulato, provvedendo ad eliminare i materiali ghiaiosi, pietrisco ed altro materiale grossolano e rimediando al compattamento dei terreni stessi dovuto al passaggio dei mezzi pesanti o al deposito dei materiali; Eurolink si impegna in corso o a fine lavori a provvedere anche al ripristino dello status quo ante delle tubazioni, dei drenaggi, dei fossi irrigui e/o scolo, delle strade private e capezzagne utilizzate, delle recinzioni o muri di cinta esistenti e in generale di qualsiasi altro manufatto. In alternativa il soggetto attuatore potrà corrispondere un indennizzo corrispondente all’onere per il ripristino a cura e spese del proprietario. (fine – IN ALLEGATO L’ACCORDO INTEGRALE SUGLI ESPROPRI)

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