Meteo Messina: un’ondulazione ciclonica, molto veloce, rischia d'avvicinarsi all'isola e alla Calabria. Da qui una possibile instabilità
Come abbiamo visto, in quest’articolo, il weekend trascorrerà all’insegna del bel tempo, grazie alla rimonta, molto breve, dell’anticiclone delle Azzorre. Ma già da lunedì 4 agosto qualcosa inizierà a cambiare. In realtà avevamo anticipato qualcosa nei giorni scorsi, ma dagli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici emerge come proprio ad inizio della prossima settimana, mentre l’anticiclone nord-africano tornerà a elongarsi lungo i meridiani, verso la Spagna e la Francia, poco più ad est, un’ondulazione ciclonica, molto veloce, andrà a rompersi proprio sull’area adriatica, isolando una piccola goccia fredda in quota che martedì 5 rischia di avvicinarsi alla Calabria e alla Sicilia, originando instabilità atmosferica. Insomma, situazioni favorevoli per lo sviluppo di nubi cumuliformi, che daranno origine a locali temporali e rovesci.

Ora qualcuno, guardando le famose previsioni automatiche delle App presenti nei nostri smartphone, o seguendo le tante pagine facebook di meteorologia presenti sui social, si dirà: ma se si prevede sole da dove arriverà questa paventata instabilità? La risposta è semplice. Per comprendere e interpretare certi segnali di cambiamento atmosferico bisogna avere una certa esperienza nell’analisi di determinati prodotti modellistici, che ti simulano esattamente cosa accadrà nella parte più alta della troposfera terrestre (a circa 8-10 km di altezza). Anche perché sono questi singoli cambiamenti in quota (corrente a getto, gradienti termici, masse d’aria, etc) a determinarti il tempo a livello del mare, e non viceversa. Senza queste analisi diventa difficile effettuare una prognosi previsionale, specie nella parte finale dell’estate, quando basta un piccolo cambio di regime dei venti a mesoscala per cambiarti una previsione, passando dal sole al temporale in pochissimo tempo.

Il metodo delle ensemble conferma il passaggio instabile martedì
Le ensemble, spesso chiamate anche “spaghetti”, sono un metodo per generare previsioni meteorologiche che tengono conto di diverse possibili evoluzioni del tempo. Invece di affidarsi a una singola previsione, si eseguono diverse simulazioni, leggermente perturbate, che rappresentano scenari meteorologici plausibili. L’analisi della disposizione degli “spaghetti” aiuta a valutare l’attendibilità della previsione. Linee ravvicinate indicano una previsione più stabile, mentre linee molto divergenti suggeriscono una maggiore incertezza.

Nel caso di martedì si nota come le linee non sono ancora del tutto ravvicinate, soprattutto nello scenario che vede il passaggio della goccia fredda più ad ovest. Ciò significa che la probabilità della previsione non è ancora elevata, pertanto ci sono margini per vedere il passaggio di questa depressione in quota più vicino le coste della Sicilia, il prossimo martedì, con maggiori effetti in termini di piogge e temporali.
Quando potrebbero arrivare il passaggio temporalesco
In attesa di una conferma della previsione possiamo dire che gli effetti di questa goccia fredda in quota si inizieranno a vedere fra la tarda serata di lunedì e martedì 5, quando dei rovesci, e probabilmente pure dei temporali, dal Tirreno scivoleranno verso il Messinese e lo Stretto, con fenomeni a tratti localmente intensi, ma di breve durata. Le precipitazioni dovrebbero risultare più intense lungo il settore tirrenico e sulla città, anche se si tratterà di fenomeni distribuiti in maniera disomogenea su tutto il territorio. Già da mercoledì 6 la situazione dovrebbe migliorare, ma il clima si manterrà piuttosto mite, con temperature in linea con le tipiche medie di agosto, se non persino un grado in meno. Specie in montagna.

Cambia poco… vogliamo scommettere che a fine stagione si dirà che questa estate è stata la più calda da 1936, 37 anni a questa parte?