Ospedali riuniti, Beppe Picciolo: "Nessun passo indietro, solo un errore di trascrizione"

Ospedali riuniti, Beppe Picciolo: “Nessun passo indietro, solo un errore di trascrizione”

Giovanni Passalacqua

Ospedali riuniti, Beppe Picciolo: “Nessun passo indietro, solo un errore di trascrizione”

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domenica 03 Luglio 2016 - 15:50

E mentre Barcellona tira un sospiro di sollievo, a Milazzo infiamma la polemica. “L'accordo politico tra il sindaco Formica e il Pdr, in giunta sia a Milazzo e Barcellona, ha un prezzo troppo alto da pagare per la nostra città" - è il commento delle opposizioni

Un mero errore di trascrizione. Sarebbe stato questo a scatenare l’ennesima, aspra polemica sul futuro degli ospedali riuniti di Milazzo, Barcellona e Lipari. Dopo un incontro con l’assessore regionale alla sanità, Baldo Guicciardi, i sindaci del distretto sociosanitario D28 avevano ricevuto conferme sulla divisione degli ospedali riuniti in due aree, una medica al Cutroni-Zodda e una chirurgica al Fogliani. La pubblicazione del decreto 1188 del 29 giugno 2016 smentiva questi accordi, lasciando l’unità di pneumologia a Milazzo. Ma decreto sarebbe stato redatto in maniera errata.

I fatti
Il 28 giugno scorso si sono riuniti, in commissione Sanità all’Ars, i sindaci del distretto sociosanitario D28, l’assessore regionale alla Salute Baldo Guicciardi e il direttore dell’Asp Messina, Gaetano Sirna. Nell’incontro era stata confermata la volontà della regione di istituire un’area medica a Barcellona e una chirurgica a Milazzo. A schierarsi contro l’accordo era stato il sindaco mamertino Giovanni Formica, che aveva parlato di “un atto aziendale in contrasto con la legge”, annunciando un ricorso.

Il decreto regionale 1188 del 29 giugno 2016 trasferiva però a Barcellona le sole unità di medicina e psichiatria, lasciando pneumologia a Milazzo. Le reazioni, stavolta, si sono levate dalla città del Longano, la cui amministrazione si è scagliata contro le “logiche campanilistiche e partitiche portate avanti dal PD” e ha chiesto un incontro immediato con l’assessore regionale.

Il colpo di scena arriva però nelle parole di Beppe Picciolo: “Il decreto assessoriale aveva carattere meramente ricognitivo, e non poteva che confermare l’atto aziendale che fa fede e conferma quanto stabilito in precedenza” – spiega il leader di Pdr-Sicilia Futura – “qualsiasi altra decisione in contraddizione con l’atto aziendale sarebbe stata contra legem, e non è certo questo il modo in cui opera ed ha sempre operato l’assessore Gucciardi”.

Le reazioni
Le dichiarazioni di Picciolo, se da un lato hanno tranquillizzato gli alleati barcellonesi, dall’altro allarmano gli alleati mamertini. “Mentre il sindaco Formica dormiva sonni tranquilli, i suoi alleati in giunta hanno colpito a morte l’ospedale Fogliani” – si legge in un comunicato del gruppo di opposizione Milazzo Futura – “il suo accordo politico con il Pdr, in giunta sia a Milazzo e Barcellona, ha un prezzo troppo alto da pagare per la nostra città. Bisogna bloccare immediatamente questa vergognosa ristrutturazione, e non possiamo fidarci di chi va a braccetto con il nemico”. Dello stesso avviso il consigliere Simone Magistri: “Con la rimodulazione proposta, che non istituisce in alcun modo il tanto decantato polo medico a Barcellona, si attua in sostanza un mero ed irrazionale spostamento di reparti, figlio di illogiche scelte politiche del momento che danneggia in pari misura i nosocomi di Milazzo e Barcellona. A farne le spese saranno ancora una volta i cittadini della fascia tirrenica”. Le opposizioni chiedono al sindaco Formica atti concreti contro la rimodulazione, e annunciano la possibile occupazione del Consiglio Comunale.

Resta però qualche diffidenza. “Appare di tutta evidenza che il decreto ricognitivo, ove non si trattasse di un mero errore, sarebbe assolutamente illegittimo e illegale” – ha dichiarato Santi Formica, esponente di Forza Italia – “il concetto di ospedale riunito è l’unico che rispetta i nuovi parametri del decreto Balduzzi e rappresenta la strada maestra per fornire assistenza ai massimi livelli ai cittadini del comprensorio in tutti e due i nosocomi. Se invece non si trattasse di un errore, ma di volontà politica per beceri e bassi interessi di partito siamo pronti a mettere in campo ogni azione politica e amministrativa per difendere il diritto dei cittadini ad una migliore assistenza sanitaria”. Dello stesso avviso Paolo Calabrò, della Uil medici: “Aspettiamo che l’errore venga comunicato ufficialmente dall’assessore regionale, per verificare se davvero quanto dichiarato dagli esponenti politici locali corrisponde al vero”.

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