Questione meridionale. Amata: "Altro che investimenti, al Sud solo le briciole"

Questione meridionale. Amata: “Altro che investimenti, al Sud solo le briciole”

Rosaria Brancato

Questione meridionale. Amata: “Altro che investimenti, al Sud solo le briciole”

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giovedì 30 Gennaio 2020 - 08:10

Appena un terzo delle risorse complessive è destinato al mezzogiorno. E la Sicilia è fanalino di coda

Al di là degli annunci  la quota di risorse per gli investimenti nel sud è di 3 miliardi, appena un terzo delle somme destinate alla redistribuzione sui territori e per di più su un totale disponibile di oltre 52 miliardi per il 2020. Di questi 3 miliardi non sappiamo quanti finiranno in Sicilia, l’unica certezza è che in barba allo Statuto special ed alle norme per la perequazione delle risorse nei territori più svantaggiati, la realtà è sempre la stessa. Ad indignarsi è la presidente della Commissione special statuto Elvira Amata nel prendere visione del report dell’Upb (l’ufficio parlamentare del bilancio).

La questione meridionale

Il governo giallorosso vuol risolvere la questione meridionale con meno di 3 miliardi, appena un terzo delle somme da redistribuire- commenta la Presidente del Gruppo Parlamentare di Fratelli d’Italia all’ARS- Dai report si evince chiaramente come la soglia obbligata –non una gentile concessione, si badi-, del 34% d’investimenti ordinari al Meridione non sia mai stata neanche lontanamente sfiorata. Gli annunci trionfali che ci hanno proposto in questi anni i Ministri per il Sud erano solo spot vuoti o, per meglio dire, bugie belle e buone”.

La deputata messinese ricorda come di volta in volta i ministri di turno, da De Vincenti a Barbara Lezzi, Provenzano e Paola De Michele, hanno annunciato l’arrivo di quote riservate al meridione, senza spiegare come in realtà stanno i fatti.

La Sicilia dimenticata

Stando ai dati contenuti nel rapporto dell’Upb dedicato alla politica finanziaria 2020 parrebbe che questi fondi- prosegue Elvira Amata– non riguardino “le grandi imprese pubbliche nazionali” ma solo Anas e Ferrovie. Il ministro dei trasporti De Micheli proprio oggi ha annunciato investimenti per 3 miliardi nel mezzogiorno, senza fare riferimento alla Sicilia di cui si è totalmente dimenticata. Un conto poi sono gli annunci, un altro l’effettiva erogazione della somma”. 

Troppo spesso infatti entrano in campo carenza di strumenti, poteri, risorse per gli enti territoriali, necessari per coordinare e sviluppare adeguatamente i programmi delle amministrazioni. Se a ciò si aggiunge che nella ripartizione complessiva il meridione passa in secondo piano e la Sicilia ottiene solo briciole, il gioco è fatto

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