Caso Messina: Sicilia Futura va dal prefetto. Riflettori accesi anche sulle cooperative

Caso Messina: Sicilia Futura va dal prefetto. Riflettori accesi anche sulle cooperative

Rosaria Brancato

Caso Messina: Sicilia Futura va dal prefetto. Riflettori accesi anche sulle cooperative

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martedì 24 Maggio 2016 - 08:46

Come annunciato nei giorni scorsi gli esponenti di Sicilia Futura si sono rivolti al prefetto. In primo piano la questione morale in Aula e la vicenda cooperative

Detto, fatto. Sicilia Futura aveva annunciato di voler andare dal Prefetto e lo ha fatto, aprendo una nuova pagina nel libro del Consiglio comunale.

Il 14 maggio infatti, a conclusione dell’incontro al quale ha fatto seguito l’addio della capogruppo Elvira Amata, il leader Beppe Picciolo ed il coordinatore cittadino Salvo Versaci attraverso un comunicato stampa hanno acceso i riflettori sulla questione morale, dicendosi pronti a rivolgersi direttamente al prefetto, al questore, al governatore Crocetta ed all’antimafia.

“I nostri consiglieri comunali hanno sollevato una questione etica, alla direzione riunita in sua presenza, offrendo una proposta per affrontare in modo unitario la gravissima "questione morale " che ha investito la città di Messina!- si leggeva-Il gruppo di Sicilia Futura dopo l’operazione Matassa, che va ad aggiungersi ad un quadro turbolento, si rivolgerà direttamente al prefetto Trotta ed al questore Cocchiara, a Crocetta ed all’antimafia”.

Così come annunciato quindi i consiglieri comunali Nino Carreri, Nino Interdonato, Rita La Paglia e Santi Sorrenti, insieme al capogruppo Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo, al coordinatore cittadino Salvatore Versaci, all’addetto stampa Antonio Perna, si sono recati dal vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia per investirla di quello che definiscono “il caso Messina” e che riguarda una situazione incandescente in un Palazzo nel quale l’agibilità politica si fa sempre più difficile e la delegittimazione dell’Aula sta diventando un problema. Sicilia Futura, nel rivolgersi al prefetto, vuol anche accendere i riflettori sulla questione delle cooperative, anche di quelle che ancora continuano ad avere affidati appalti e servizi in alcuni settori.

“Tutta la nostra classe dirigente-si leggeva nel comunicato- non potremo restare fermi rispetto ai temi oggetto di riflessione ed a quanto dovrà essere fatto, subito, per mettere mano al "caso Messina". Chiederemo immediatamente udienza a sua eccellenza il prefetto ed al signor questore, al presidente della regione ed al presidente della commissione regionale antimafia, per ottenere un loro consiglio e supporto. Porremo il tema politico sollevato dai nostri consiglieri anche a tutti gli alleati iniziando dal Pd!”.

Il primo passo è stato compiuto, ed è il più delicato, perché si sono rivolti direttamente al prefetto, con un bagaglio di perplessità e di interrogativi che una situazione sempre più ingarbugliata impone. Dall’operazione Matassa in poi ci sono state piccole scosse a Palazzo Zanca, come le dimissioni di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo e la presa di posizione congiunta di Area popolare. Ma questa di Sicilia Futura accende nuovi riflettori, apre il tema delle cooperative ed amplia il contesto della riflessione ad un’altra e alta Istituzione, quale appunto il prefetto, che da oggi ha ufficialmente sul tavolo il caso Messina.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. Con questa presa di posizione si fa molto interessante la lotta politica a Messina, SICILIA FUTURA tira in ballo le COOPERATIVE, immagino in particolare il riferimento alle SOCIALI e a quelle che offrono prestazioni di servizi nel settore RIFIUTI. Questa di SICILIA FUTURA è un innesco micidiale, rischiano che la bomba scoppi tra le loro mani, siamo di fronte a centinaia di soci lavoratori ed amministratori legati alla politica, ad eletti, oggi come nel passato, del Consiglio Comunale. CI DIVERTIREMO ragazzi.

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  2. Con questa presa di posizione si fa molto interessante la lotta politica a Messina, SICILIA FUTURA tira in ballo le COOPERATIVE, immagino in particolare il riferimento alle SOCIALI e a quelle che offrono prestazioni di servizi nel settore RIFIUTI. Questa di SICILIA FUTURA è un innesco micidiale, rischiano che la bomba scoppi tra le loro mani, siamo di fronte a centinaia di soci lavoratori ed amministratori legati alla politica, ad eletti, oggi come nel passato, del Consiglio Comunale. CI DIVERTIREMO ragazzi.

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  3. A proposito di COOPERATIVE, qualche anno fa scrissi in un commento, passato inosservato anche a quelli poi diventati SICILIA FUTURA, che i soci lavoratori delle Cooperative erano costretti a versarsi personalmente i contributi previdenziali INPS, commentai che era inusuale per dei lavoratori dipendenti, non mi risulta che il sindacato si sia stracciato le vesti. Le Cooperative hanno espresso direttamente dei Consiglieri, specialmente nei precedenti Consigli Comunali, come mai non si sono battuti per bandi di gara che prevedessero una qualche forma di trasferimento della quota relativa al costo del personale, direttamente ai soci lavoratori, così come è prevista nel capitolato di gara questo costo non soggetto a ribasso?

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  4. A proposito di COOPERATIVE, qualche anno fa scrissi in un commento, passato inosservato anche a quelli poi diventati SICILIA FUTURA, che i soci lavoratori delle Cooperative erano costretti a versarsi personalmente i contributi previdenziali INPS, commentai che era inusuale per dei lavoratori dipendenti, non mi risulta che il sindacato si sia stracciato le vesti. Le Cooperative hanno espresso direttamente dei Consiglieri, specialmente nei precedenti Consigli Comunali, come mai non si sono battuti per bandi di gara che prevedessero una qualche forma di trasferimento della quota relativa al costo del personale, direttamente ai soci lavoratori, così come è prevista nel capitolato di gara questo costo non soggetto a ribasso?

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  5. minchia i puliti si chivanu a ZAPPA TE PEDI AAAAAAAAAAAAAA

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  6. minchia i puliti si chivanu a ZAPPA TE PEDI AAAAAAAAAAAAAA

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  7. un cittadino messinese 24 Maggio 2016 10:58

    complimenti vivissimi siete i soli a non avere al vostro interno coop di riferimento ma fatemi il piacere per una volta mariedit ha ragione siete ipocriti

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  8. un cittadino messinese 24 Maggio 2016 10:58

    complimenti vivissimi siete i soli a non avere al vostro interno coop di riferimento ma fatemi il piacere per una volta mariedit ha ragione siete ipocriti

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  9. un cittadino messinese 24 Maggio 2016 11:00

    vediamo se i giudici aprono pure questo settore delle coop che gestiscono soldi pubblici senza avere nessuna capacita solo quella di avere un riferimento politico o un politico a cui fare riferimento

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  10. un cittadino messinese 24 Maggio 2016 11:00

    vediamo se i giudici aprono pure questo settore delle coop che gestiscono soldi pubblici senza avere nessuna capacita solo quella di avere un riferimento politico o un politico a cui fare riferimento

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  11. Macchè , non facciamo gli idealisti, in questa città sono tutti immischiati direttamente o indirettamente , se indagasse la procura di Trento, Bolzano ecc, e neanche perché ci sono quelli che ina volta completati gli studi sono andati a lavorare al nord, e poi le varie segreterie si metterebbero subito alla ricerca dell’aggancio, stiamo con i piedi per terra i sogni facciamoli la notte

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  12. Macchè , non facciamo gli idealisti, in questa città sono tutti immischiati direttamente o indirettamente , se indagasse la procura di Trento, Bolzano ecc, e neanche perché ci sono quelli che ina volta completati gli studi sono andati a lavorare al nord, e poi le varie segreterie si metterebbero subito alla ricerca dell’aggancio, stiamo con i piedi per terra i sogni facciamoli la notte

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  13. La questione cooperative sociali , è una piaga che affligge il paese , non solo Messina , vedi Roma etc. , la materia andrebbe regolamentata o abolita a livello nazionale . Magari sovvenzionando imprese normali all’assunzione di lavoratori appartenenti alle fasce deboli , si avrebbe il duplice effetto di formarli sul campo e tagliare certi legami .

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  14. La questione cooperative sociali , è una piaga che affligge il paese , non solo Messina , vedi Roma etc. , la materia andrebbe regolamentata o abolita a livello nazionale . Magari sovvenzionando imprese normali all’assunzione di lavoratori appartenenti alle fasce deboli , si avrebbe il duplice effetto di formarli sul campo e tagliare certi legami .

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