Si accende la polemica sulla presenza (o meno) di sostanze nocive nei fumi fuori usciti dal plesso industriale il 6 e il 24 agosto

Angela Musumeci Bianchetti, consigliere comunale di Pace del Mela, apre ulteriormente il dibattito (e la polemica) sulle fumate del 6 e del 24 agosto, registrate e osservate alla raffineria di Milazzo. Un evento di cui si è discusso anche in Prefettura ieri mattina, con le importanti dichiarazioni dell’Arpa Sicilia, che non avrebbe rivelato la presenza di sostanze a rischio per la salute pubblica. Non è d’accordo, invece, la Musumeci, che si dice sorpresa di “leggere la dichiarazione di Arpa Sicilia”.

Musumeci: “Netto contrasto con i dati forniti in precedenza”

In particolare il consigliere sottolinea quello che definisce un “netto contrasto con i dati forniti dalla stessa ARPA”, facendo riferimento a una relazione trasmessa ai comuni in cui “si legge che sono stati rilevati picchi di concentrazione di benzene nella giornata del 7 agosto presso le centraline di Milazzo e Pace del Mela”. Angela Musumeci, attraverso la propria nota, ricorda la classificazione del benzene nel gruppo 1 da parte dell’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, evidenziando quindi la pericolosità della sostanza.

Sul banco della polemica anche il danno psicologico ai cittadini

Inoltre, il consigliere esprime il proprio rammarico per il mancato coinvolgimento nella riunione dei sindaci dei comuni interessati e lamenta che “nelle diverse riunioni, non si discute mai del danno psicologico che subisce la popolazione residente”. Un danno psicologico generato dall’ansia e dall’angoscia generata da ogni incidente nel plesso industriale, ma anche da un’assenza di protocollo che possa dar loro una minima idea di cosa fare in case di nube o incendio.