Politica

Randagismo, M5s accusa: “L’amministrazione non ha programmato interventi”

MESSINA – Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle ha diramato una nota in cui, riguardo al fenomeno del randagismo, lamenta scarsa sensibilità e poca conoscenza de fenomeno da parte dell’amministrazione comunale.

“Nonostante in questi anni siano state continue le proteste delle
associazioni animaliste e dei volontari e non siano mancate le proposte
per la realizzazione di Canili Comunali ed Oasi Feline
– esordiscono –
l’Amministrazione ritiene di affrontare il fenomeno limitandosi ad
affidare ad operatori economici il “Servizio di Ricovero” tramite bandi
di gara”.

“I randagi – affermano i pentastellati – non sono oggetti ingombranti di
cui liberarsi, ma animali senzienti, verso i quali vanno riservate
azioni di salvaguardia e tutela, soprattutto quando vengono impiegati
ingenti risorse pubbliche che potrebbero essere più utilmente investite
per interventi strutturali finalizzati anche al coinvolgimento di
associazioni, volontari e cittadini”.

Manca la programmazione

“Nessuna programmazione, nessuna visione politica, solo la ricerca di
soluzioni tampone
proiettate verso la scadenza del proprio mandato,
ignorando che il fenomeno del randagismo, in continuo aumento a causa
dell’assenza di efficaci campagne di sterilizzazione, ha determinato
un’impennata delle spese di cura e pronto soccorso.

Nutriamo, inoltre, grosse perplessità circa l’adeguatezza del costo giornaliero posto a base d’asta per singolo animale, così come a proposito della scelta del criterio del massimo ribasso per l’aggiudicazione del servizio rifugio sanitario per gatti”.

Bandi da rivedere

“La legge riconosce in capo allo Stato il dovere di promuovere e disciplinare la tutela e la protezione degli animali d’affezione, stabilendo, altresì, le linee
generali alle quali le Regioni devono attenersi legiferando in materia.

I bandi pubblicati dal Comune di Messina non sono sottoposti alle disposizioni particolari derivanti dalla Legge Regionale 3 luglio 2000, n. 15 e consentono l’erogazione del “servizio” al di fuori del territorio siciliano.

Cioè comporta profili di illegittimità in quanto la popolazione di animali randagi (cani e gatti) presente e censita presso il comune di Messina, deve obbligatoriamente beneficiare degli standard minimi di tutela, protezione e cura, previsti dalla legislazione regionale”.

Utilizzare i fondi nazionali

“Invitiamo pertanto ancora una volta l’Amministrazione – ribadiscono gli
esponenti 5S – a rivedere profondamente le proprie intenzioni, sforzandosi di affrontare il fenomeno con la logica della programmazione e della prevenzione, recuperando il notevole tempo sprecato.

Vogliamo sperare che il Comune di Messina si sia prontamente attivato per usufruire dei finanziamenti per ben 10 milioni di euro che il Ministero dell’Interno ha destinato alla messa a norma ed alla progettazione e realizzazione di nuovi rifugi per cani randagi, una grossa opportunità offerta dal Governo nazionale”.