Rapporto Legambiente. Messina tra le città meno inquinate

Rapporto Legambiente. Messina tra le città meno inquinate

Pippo Trimarchi

Rapporto Legambiente. Messina tra le città meno inquinate

Tag:

martedì 04 Febbraio 2025 - 20:35

La qualità dell'aria a Messina è vicina ai nuovi parametri previsti dalla Comunità europea. Bisogna ancora migliorare ma la direzione è giusta

Mal’Aria, il rapporto annuale di Legambiente che certifica la qualità dell’aria in ambito urbano, per il 2024 ha classificato Catania e Palermo tra le città più inquinate d’Italia. È andata molto meglio Messina, che può vantare risultati piuttosto soddisfacenti.

Infatti, nella classifica dei 19 capoluoghi di provincia con la più alta concentrazione media annuale di PM10, Catania si colloca al quarto posto (media 30,7 µg/mc) e Palermo all’ottavo posto (media annuale 30,0 µg/mc) – (la sigla µg sta per microgrammi – N.d.R.).

Messina è fuori da questa poco edificante classifica. La nostra città registra, infatti, una media annuale di PM10 di 22 µg/mc, ben distante dai valori fatti segnare dalle altre due città metropolitane siciliane.

Messina è vicina ai nuovi valori soglia comunitari di PM10

Questo dato assume ancora più rilevanza, ove si consideri che – come evidenzia Legambiente – “la nuova direttiva sulla qualità dell’aria recentemente approvata a livello comunitario, ha rivisto i limiti di riferimento per il PM10, avvicinandoli molto a quelli suggeriti dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità)”. Dal 2030, infatti, il limite stabilito come media annuale da non superare scenderà dagli attuali 40 µg /mc a 20 µg /mc (rimane 15 µg/mc il valore suggerito dall’OMS).

Ciò significa che Messina, con la sua media annuale di 22 µg/mc, è molto vicina già da adesso al valore soglia di 20 µg/mc previsto per il 2030 dalla Comunità Europea.

Legambiente precisa che “Il PM10 è emesso principalmente dalla combustione di combustibili solidi per il riscaldamento domestico, dalle attività industriali, dall’agricoltura e dal trasporto su strada.

L’inquinamento da biossido di azoto

Per quanto riguarda l’altro inquinante tipico dei centri urbani, il biossido di azoto (NO2), tra le 23 città capoluogo di provincia con la concentrazione media annuale più alta, Palermo è al secondo posto con 40,3 µg/mc e Catania è al quinto posto con 31,7 µg/mc. Anche in questo caso, Messina si distingue in positivo, fermandosi a 23 µg/mc, poco meno della metà del risultato di Palermo.

Per allinearsi al valore soglia per il biossido di azoto previsto per il 2030 a livello comunitario, Palermo dovrà ridurre la concentrazione media annuale del 50% e Catania del 37%. Messina, invece, per adeguarsi a quanto stabilito dalla Comunità europea dovrà tendere a una riduzione di gran lunga inferiore, pari solamente al 13%.

Le proposte di Legambiente per abbattere l’inquinamento

Legambiente nel suo rapporto sostiene che “per uscire dall’emergenza smog, occorre intraprendere azioni e politiche mirate e strutturali, volte a ridurre le emissioni da tutti i settori che sono corresponsabili dell’inquinamento atmosferico, coinvolgendo e responsabilizzando decisori politici e cittadini verso un cambio di paradigma ormai non più rinviabile.”

L’associazione ambientalista considera strategico “il potenziamento del trasporto pubblico locale, che deve essere sostenibile ed efficiente, aumentando anche le corsie preferenziali.”

Inoltre “occorre ripensare allo spazio pubblico delle città, cominciando dall’estensione delle aree pedonali e dalla creazione di percorsi ciclo-pedonali che connettano intere porzioni di città e di quartieri. I cittadini devono sentirsi liberi di muoversi a piedi e in sicurezza nella vita di tutti i giorni”.

Bisogna, poi, dare “spazio alla mobilità leggera in tutte le sue forme (a piedi, in bici, col monopattino, sedie a rotelle elettriche), favorendo, come in programma a Parigi, l’approccio “15 minuti”: città, comuni e quartieri dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi in un quarto d’ora.”

Bisogna dire che la giunta comunale di Messina, si è mossa sin qui con una strategia complessiva in linea con le proposte di Legambiente. Tornare indietro, come suggerisce qualcuno con argomentazioni poco convincenti, equivarrebbe a danneggiare la qualità dell’aria e la nostra salute. In ordine a questo aspetto, Legambiente rivela che “i costi sanitari associati all’inquinamento atmosferico sono dell’ordine dei miliardi di euro all’anno”.

Insomma, stiamo andando nella direzione giusta ed è interesse di tutti continuare, raggiungendo risultati ancora migliori.

5 commenti

  1. Con i lavori del ponte, e quindi Tir, navi da trasporto nelle acque dello stretto, mezzi industriali e tanto altro raggiungeremo picchi elevatissimi di inquinamento dell’ aria. Ma tanto è un’ opera verde…..forse lo dipingeranno.

    8
    7
  2. Beh il tasso di inquinamento dell’aria è da attribuire a due fattori;il primo è il facile ricambio di aria dovuto alla conformazione geografica dello stretto che garantisce sempre o quasi la rimozione di tali gas di scarico,e il secondo motivo è che a Messina c’è meno gente,quindi meno macchine che circolano.
    Io mi preoccuperei dell’inquinamento da rifiuti,che dopo le ultime piogge sono finiti in mare.

    8
    3
  3. Rosario Inferrera 5 Febbraio 2025 12:09

    Quindi ricapitolando, adesso senza ponte che i tir ce l’hai praticamente in città va bene…se mai volesse il cielo facessero il ponte, che praticamente i mezzi pesanti non vedrebbero più il centro e viali di accesso all’autostrada…”picchi elevatissimi di inquinamento”??…mah!?
    Ammazza quanti “scienziati” (con i punti miralanza) ci sono a Messina!

    4
    5
  4. Inquina di più un traghetto con 40 tir e 200 auto a bordo a motore spento o i 40 tir e le 200 auto sul ponte a motore acceso e scappamento aperto? Potenziando adeguatamente il traghettamento con sporco fuori del centro urbano si potrebbero prendere anche i punti della Esso e della Q8!
    Comunque meglio scienziato coi punti mira lanza e rispettoso delle opinioni altrui , piuttosto che sconoscere il rispetto e il corretto dialogo.

    3
    3
  5. Non vi preoccupate, con i tempi di attesa a certi semafori ci stiamo facendo del male da soli. Lasciate perdere il ponte, fate finta che sia tutto un gioco per non parlare dei problemi reali.

    3
    4

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED