Il Comune prende le distanze da Messinambiente ma rafforza il sodalizio con l’Ato3

Il Comune prende le distanze da Messinambiente ma rafforza il sodalizio con l’Ato3

Danila La Torre

Il Comune prende le distanze da Messinambiente ma rafforza il sodalizio con l’Ato3

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mercoledì 19 Febbraio 2014 - 23:41

L’amministrazione Accorinti dimostra di fidarsi ciecamente dell’Ato, a tal punto da aver approvato ancora una volta in giunta il Piano industriale presentato dal commissario Trimboli, stracciando quello presentato dal commissario della società di via Dogali. Eppure, in questi anni, non sono mancate ombre sulla gestione della società d’ambito

Il Comune dichiara “guerra” a Messinambiente ma stringe un sodalizio sempre più forte con l’Ato3, società in via di estinzione che continua ad operare regolarmente, per via dei ritardi regionali nella costituzione delle Srr e nelle more che l’amministrazione Accorinti vari l’Aro(Ambitio di raccolta ottimale).

Gli Ato regionali sarebbero ufficialmente “deceduti” lo scorso 30 settembre, ma – grazie alle deroghe concesse dalla Regione alla legge che ne prevede la scomparsa – è stata prorogata la loro operatività, una prima volta dal 1 ottobre 2013 al 14 gennaio 2014 e successivamente dal 15 gennaio al 30 aprile 2014.

In virtù delle disposizioni regionali, il Comune di Messina ha quindi continuato ad appoggiarsi alla struttura dell’Ato3, i cui rapporti – a partire dal 1 ottobre 2013 – sono stati formalizzati con due distinti Protocolli d’intesa, l’ultimo dei quali siglato lo scorso 24 gennaio.

L’atto firmato dai due soggetti interessati sancisce «il rapporto di collaborazione a titolo gratuito relativamente all’attività di monitoraggio e controllo di servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimenti RR.SS.UU nel territorio del Comune di Messina».

In virtù dell’accordo, «il personale Ato Me 3 si impegna a supportare sino al 30 Aprile l’Ente Comunale nell’attività di monitoraggio e controllo del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento RSU».

In fondo, il protocollo d’intesa altro non è un attestato di fiducia del Comune nei confronti dell’ Ato 3, attualmente guidato da Michele Trimboli, il quale – dopo essere stato direttore tecnico della società d’ambito – venne nominato commissario liquidatore nel settembre 2012 , durante l’interregno del vice sindaco Orazio Miloro, a pochi giorni dalle dimissioni dell’allora sindaco Giuseppe Buzzanca.

Fu però proprio l’ex primo cittadino a spianare la strada per la sua nomina con l’emanazione della determina n.80 del 28 agosto, che -superando il vecchio regolamento sui criteri e sulle procedure per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti di enti e istituzioni, società e aziende del Comune – ha cancellato l’avviso pubblico e affidato al sindaco la prerogativa di «attenersi esclusivamente alla verifica del possesso dei requisiti previsti dalla legge»(vedi correlati).

Come si ricorderà, Trimboli prese il posto dell’ex braccio destro di Buzzanca, Antonio Ruggeri.

Ma torniamo ai rapporti tra il Comune e la “moribonda” società d’ambito.

L’amministrazione Accorinti dimostra di fidarsi ciecamente dell’Ato, a tal punto da aver approvato ancora una volta in giunta il Piano industriale presentato da Trimboli ,stracciando quello dell’ente gestore (cioè Messinambiente), con un costo a carico del Comune di 14.002.936,20 milioni di euro per il periodo che va dal 1 gennaio al 30 aprile 2014. Cifra che calcolata nei dodici mesi raggiungerebbe quota 42 milioni di euro,esattamente quella prevista nel precedente piano finanziario, su cui era stata determinata la Tares per l’anno 2013. Ialacqua si è già affrettato ad assicurare che saranno operati tagli per risparmiare e che quello non sarà il piano definitivo.

Intanto, in quel piano, seppur provvisorio, sono previste anche i costi che il Comune dovrà sostenere per mantenere viva la struttura Ato.Sempre nel periodo compreso tra gennaio ed aprile, i costi per “struttura” ammonteranno ad euro 342.528,89 e quelli per la “Manutenzione ville ed aree verdi ” ad euro 541.367,16. L’Ato è, infatti, incaricata di provvedere alla pulizia ed alla cura del verde a Villa Mazzini, a Villa Dante, alla Passeggiata a mare, nella villetta d Piazza Catronovo e nella Galleria Vittorio Emanuele.

In attesa dei tagli annunciati, la giunta Accorinti ha dato via libera alle previsioni di spesa messe ere su bianco dall’Ato, accordandogli quel credito morale ed amministrativo che ha dimostrato di non avere nei confronti di Messinambiente, considerata luogo di sprechi e “malaffare”, per accertare i quali l’esecutivo di Palazzo di Zanca si è anche rivolta alla Procura della Repubblica. Eppure, nella gestione rifiuti, anche l’Ato ha avuto in questi anni un ruolo di primo piano: ha “maneggiato” soldi pubblici; affidato consulenze esterne; esternalizzato i servizi con l’affidamento a cooperative; è stata scenario di rapidissimi avanzamenti di carriera; ed e spesso è finita nel mirino dei magistrati per anomalie varie.

Nonostante ciò, però, l’operazione verità e trasparenza avviata dalla giunta Accorinti dentro la società di via Dogali non si è ancora estesa alla società d’ambito, con cui dimostra di avere un rapporto privilegiato.

Dopo quella effettuata a Messinambiente, conclusasi con la redazione di un dossier ricco di informazioni allarmanti (vedi correlato) è pronto, invece, per una nuova attività ispettiva anche all’Ato3 il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello. Già da qualche settimana, l’esponente dei Progressisti democratici ha fatto richiesta verbale di alcuni documenti, ma viste le resistenze da parte dei vertici della società che ha sede in via Cavalieri della Stella, ha inoltrato richiesta scritta. Adesso attende risposta per poter fare luce sulle tante zone d’ombra, che esistono anche qui. (Danila La Torre)

3 commenti

  1. COSA SIGNIFICA A DIRE CHE IL COMUNE PRENDE LE DISTANZE DA MESSINA AMBIENTE, SE MESSINA AMBIENTE E’ IL COMUNE STESSO?
    IO PERSONALMENTE LE DISTANZE LE PRENDO RISPETTO AD ALTRI RIFERIMENTI CHE NON SONO IO STESSO.

    FATEMI CAPIRE CHI SI NASCONDE DIETRO MESSINAMBIENTE?

    O MEGLIO CHI CERCA DI CONFONDERE LA POPOLAZIONE?

    SIATE PIU’ ONESTI E FATE TORNARE I SERVIZI ALLE ISTITUZIONI VERE E NON QUELLE TAROCCATE.

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  2. Quando pubblicai in solitudine le cifre del Piano Finanziario 2011, quello su cui un Peppino detto il BUZZANCA, incontrastato dalla sua maggioranza e cosa ancora più grave dall’opposizione di Felice CALABRO’, ci rifilò un aumento tariffario nel 2012 del 22%, pari a € 5.720.000, rispetto alla TARSU 2011, allora non si aizzarono i messinesi, chissà perchè, vi parlai del colosso HERA in contrapposizione ai tanti nani aziendali sparsi per la Sicilia come MessinAmbiente. Conosco bene la HERA attraverso le mie amicizie in Emilia Romagna, il Gruppo si occupa di Ambiente, Acqua, Gas, Servizi di telecontrollo, ricerca e sviluppo e laboratori, do solo due dati per capire di cosa parlo, 8.500 dipendenti e 5.107.000 tonnellate di rifiuti trattati e smaltiti. Sono contento di dare una notizia in anteprima per TempoStretto, quella di un RENATO sindaco al lavoro su un’idea tipo Emilia Romagna o Lombardia, creare un unico gestore per ATM, MESSINAMBIENTE, AMAM, una MESSINA MULTISERVIZI, è un’idea geniale. Non ci sarebbero inutili duplicati di consigli di amministrazioni, direttori generali, collegi di Revisori, si prevedono riduzioni dei costi di gestione dal 10 al 15% l’anno. La novità in assoluto sarebbe la liberazione dalla spesa corrente di Palazzo Zanca, quella destinata alle aziende partecipate, le quali dovranno conquistarsi l’autonomia finanziaria, calcolare loro il gettito, sotto l’occhio vigile del Consiglio Comunale, una vera e propria rivoluzione culturale. Mi aspetto dal CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA lungimiranza, l’alternativa è il fallimento di queste aziende, condite dalle proteste in piazza.

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  3. MARIEDIT sei semplicemente ridicolo!!!!!E te lo dirò fino a quando non rompi quel disco stonato dell’opposizione di FELICE CALABRO’. Io penso che hai bisogno urgente di un neurologo e nella nostra URBS MESSANA ce ne sono di bravi a cui rivolgerti e ti consiglio di affrettarti prima che sia troppo tardi! Ma scrivi della pista ciclabile, dell’isola pedonale, dei commercianti che chiudono, della qualità della vita che è di molto migliorata da 10 mesi a questa parte, dei pinellini, dei clochards (a proposito mi dicono che l’altra sera la gente non ha saputo distinguere chi fosse il primo cittadino), della sconosciuta lingua italiana! E NON ROMPERE LE SACROSANTE SC…LE A CHI NON C’ENTRA!!!!!!!

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