Caso (o caos) scuola Pascoli-Crispi, s’infiamma il dibattito politico

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Caso (o caos) scuola Pascoli-Crispi, s’infiamma il dibattito politico

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giovedì 11 Gennaio 2018 - 09:58

Sulla vicenda intervengono i consiglieri Faranda e Cantali , che chiedono canto e ragione all’ amministrazione Accorinti . Il consigliere La Cava chiede le dimissioni dell'assessore Alagna

Il caso o forse sarebbe meglio dire il caos della scuola Pascoli- Crispi continua a tenere banco. I genitori sono sul piede di guerra e le scuse tardive dell’assessore Alagna, che dapprima ha tentato di sminuire la questione sottovalutando le conseguenze, non sono sufficienti a rasserenare gli animi e chiudere una vicenda che ha del paradossale se si considera che ad impedire le lezioni da oltre un mese è l’incendio ad una fotocopiatrice.

La sospensione delle attività didattiche all'interno del plesso dopo la relazione dell’Asp sta inevitabilmente creando disagi ai 1200 alunni ed alle loro famiglie. La vicenda resta al centro del dibattito politico cittadino, che oggi fa registrare gli interventi ella capogruppo di Fratelli d’Italia Daniela Faranda e del consigliere del gruppo “Felice per Messina” Carlo Cantali.

“Non siamo interessati al rimpallo di responsabilità davanti alla impossibilità dei bambini di andare regolarmente a scuola, è intollerabile – scrive in una nota la consigliera Faranda – che vengano trattati da pedine, spostati qua e là fintantoché non si trova una soluzione”

La rappresentante del Civico Consesso invita il sindaco ad intervenire immediatamente, come massima autorità sanitaria cittadina e a ripristinare ordine “mettendo tutti, genitori e lavoratori, in condizione di esercitare i propri diritti senza dover temere per la salute dei propri figli o per la propria”.

“Il Comune di Messina per primo e non solo come proprietario dell’immobile, la Scuola, l’ASP e chiunque , con inqualificabile leggerezza, ha sbagliato – continua la capogruppo di Fd’I – faccia un “mea culpa” pubblico e rimedi immediatamente al grave disagio provocato ai cittadini”.

La Faranda ritiene infine necessario portare alla luce eventuali responsabilità e verificare se nella gestione dell’emergenza, gli uffici comunali non hanno rispettato le procedure previste dalla normativa vigente e dettate, in ogni caso, dal buon senso. Chiede quindi ad Accorinti, in nome del “cambiamento”, di sollevare dall’incarico inadempienti, superficiali ed incompetenti.

In una interrogazione, il consigliere Cantali chiede all’Amministrazione “per quali motivi è intervenuta in ritardo sottovalutando la gravità della situazione e le implicazioni alla salute degli alunni; se si è accertato, prima di procedere alla riapertura dei locali della scuola “Pascoli-Crispi”, se vi erano le condizioni igienico-sanitarie necessarie per ospitare gli alunni ed il personale scolastico, quali interventi e con quanti operai sono stati effettuati, e quali requisiti professionali e qualifiche tecniche di questi ultimi; per quali motivi i lavori di pulizia non sono stati effettuati in modo da consegnare agli alunni un ambiente sano e sicuro; se siano stati adottati gli opportuni provvedimenti di messa in sicurezza della struttura e se i fumi e polveri presenti nei predetti locali rientrino nei limiti di tollerabilità previsti dalla vigente normativa e quali ne siano i risultati con particolare riferimento alle richieste certificazioni sulla salubrità dell’aria”.

Su quanto sta accadendo alla scuola Pascoli-Crispi, interviene anche Alessandro La Cava di Sicilia Futura, che accusa l’amministrazione Accorinti di “approssimazione e arroganza” e chiede le dimissioni dell’assessore Alagna.

“Occorre ribadire che con la salute dei bambini non si può giocare e lo avevamo fortemente evidenziato nell'ultima Commissione consiliare – scrive il consigliere – dichiarando che era necessario conoscere in primo luogo se l'impresa chiamata ad eseguire i lavori fosse abilitata alla bonifica post incendio e, finiti i lavori (così come dichiarato dall'assessore e dal dirigente) se mai la ditta avesse provveduto a rilasciare una certificazione attestante la salubrità dei locali. Il problema – prosegue il La Cava a – è che il Comune ha affidato ad una semplice impresa di pulizie la "bonifica" di un'intera scuola, evidenziando una superficialità che avrebbe potuto essere sanata attraverso i suggerimenti arrivati da più parti.

Oltre alle immediate dimissioni dell'assessore Alagna La Cava chiede “il declassamento del dirigente scolastico della scuola Pascoli-Crispi ad altre funzioni, certamente meno nocive per la salute dei bambini".

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