Mafia, cipria e profumi, il post di Eller scatena il Palazzo. Il coro dell'aula: "Ha offeso la città"

Mafia, cipria e profumi, il post di Eller scatena il Palazzo. Il coro dell’aula: “Ha offeso la città”

Francesca Stornante

Mafia, cipria e profumi, il post di Eller scatena il Palazzo. Il coro dell’aula: “Ha offeso la città”

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mercoledì 27 Aprile 2016 - 23:15

Il post su Facebook sul tanfo di mafia che ammorba Messina ha inevitabilmente monopolizzato l'attenzione dei consiglieri comunali che oggi si confronteranno in aula con l'assessore Eller. Indignati e offesi non hanno gradito neanche le parole espresse dal sindaco sull'accaduto. Unanime il coro: "Venga a spiegare e a chiedere scusa".

Il tanfo di mafia, i profumi francesi e le ciprie che non riescono a coprire il lezzo che ammorba l’aria, l’odore del marciume. La lezione di legalità che l’assessore Luca Eller Vainicher ha deciso di affidare al suo profilo Facebook ha letteralmente scatenato Palazzo Zanca. In un momento delicatissimo per le sorti economiche del Comune, l’assessore al Bilancio ha concentrato tutta l’attenzione su di se per quel post (VEDI QUI) in cui ha seminato accuse generalizzate, in cui ha parlato di mafia in modo indiscriminato, in cui ha espresso giudizi che suonano più come un facile slogan che come la reale fotografia di ciò che Eller ha potuto davvero trovare alle nostre latitudini. E così ieri a Palazzo Zanca un interrogativo ha regnato sovrano: Eller, che finora ha frequentato soprattutto la giunta, gli uffici comunali e il consiglio, dove ha sentito questo tanfo? E dove ha visto profumi francesi e cipria?

Un vero caso che ha tenuto banco durante le sedute di commissione e per l’intero consiglio comunale. Per l’intera giornata i consiglieri di Palazzo Zanca hanno chiesto a gran voce che l’assessore andasse in aula a spiegare e che l’amministrazione prendesse una posizione per difendere una città che, di fatto, è stata definita mafiosa. Alla fine il sindaco Renato Accorinti ha parlato attraverso un comunicato stampa che ha fatto indignare ancora di più chi si aspettava delle spiegazioni serie. Un comunicato stampa in cui il primo cittadino non ha mai neanche per una volta fatto il nome di Eller, ma si è limitato a replicare con frasi dal sapore altrettanto generalista, al pari del post incriminato, con una bacchettata molto soft nelle ultime righe.

«Una questione così drammatica come la mafia non può essere occasione per uscite estemporanee, né divenire elemento di polemica. Soltanto un mese fa, decine di migliaia di persone hanno manifestato nella nostra città insieme a Libera ed ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. Oggi come allora ribadiamo il nostro impegno per testimoniare la necessità di non rimanere mai in silenzio, ma di contrastare, con l'impegno di tutti, la criminalità mafiosa che si annida purtroppo pericolosamente in tanti ambienti. E' necessario però, soprattutto per chi ha un ruolo pubblico, agire sempre con assoluto senso di responsabilità. La mafia non si combatte con proclami o dichiarazioni estemporanee, ma con un lavoro incessante che metta al primo posto il rispetto delle regole. Invito quindi tutti a rispettare questo percorso l'unico che questa Amministrazione vuole e deve seguire» ha dichiarato Accorinti. Ma ai consiglieri non è bastato. Così come non sono bastate le parole dell’assessore ai servizi sociali Nina Santisi: “Fermo restando che all'interno di una squadra ci sono delle pluralità e che ognuno si assume la responsabilità delle proprie espressioni, penso che la questione richiede un dibattito serio, un confronto serio. La mafia non può essere liquidata come uno slogan e non si può parlare di mafia per frasi fatte. Io uso un profumo italiano, ma su questa questione non dobbiamo cadere in una stupida polemica. Eller dovrà spiegare cosa intendeva. Il mio stile è parlare poco e lavorare, Eller ha uno stile più colorato. La questione va affrontata con serietà e grande rigore perché questi luoghi devono essere presidi di legalità”.

Così oggi i consiglieri aspetteranno Eller in consiglio comunale per avere dei chiarimenti. Una presenza sollecitata ufficialmente dalla presidente Emilia Barrile che ha indirizzato le sue parole direttamente al sindaco Accorinti: “Desidero esprimere come cittadina, innanzitutto, ed in quanto rappresentante del Civico Consesso, la mia amarezza nell’aver dovuto leggere la superficiale ed offensiva lettura della nostra città che il nuovo Assessore ha postato esponendo Messina ad ulteriori sberleffi mediatici. Le espressioni sopra le righe con cui il dott. Eller ha stigmatizzato una realtà, che per sua stessa ammissione non conosce ma che gli ha dato credito rispetto un incarico importante, offendono tutti coloro che operano e si spendono per continuare a lottare per un futuro più limpido. Che Messina soffra, come tutto il territorio nazionale, di reti criminali organizzate è indubbio ma affermare che la città sia afflitta da una tale pervasività della mafia che non consenta di poter avvertire “il profumo” delle buone prassi, delle coscienze rette, dello sforzo continuo delle agenzie territoriali a perseguire obiettivi onesti e retti è non solo offensivo ma falso e scorretto”.Il dibattito però ieri è stato lungo. E non sono mancati momenti di scontro e siparietti che a tratti hanno fatto somigliare l’aula più ad una scolaresca scalmanata. Come l’apertura dei lavori della VI commissione della presidente Donatella Sindoni che si è presentata in aula spargendo davvero profumo francese o come gli applausi e i cori da stadio che sono scoppiati in consiglio durante l’intervento di Gino Sturniolo che rispondeva alla collega Lucy Fenech che rimproverava ai colleghi di non fermarsi sulle polemiche e di andare avanti con i lavori sulla Iuc per non rendere infruttuosa l’ennesima seduta sul regolamento che si deve votare entro il 30 aprile. “Ci parlano di infruttuosità quando quest’amministrazione non ci ha ancora presentato il bilancio di previsione 2015” aveva appena iniziato a dire Sturniolo quando tutta l’aula si è alzata in piedi e ha iniziato a battere le mani e fare ovazioni.

Inevitabilmente la seduta che doveva servire per chiudere il cerchio sulle modifiche al regolamento Iuc si è trasformata in un corale attacco all’assessore Eller che non ha potuto raggiungere l’aula perché ancora fuori città. “Sono offesa e indignata per le parole in libertà di Eller che evidentemente non comprende cosa sia il fenomeno della mafia. Anche io uso profumi e ciprie francesi quindi vorrei sapere dove sente questo olezzo. Lo voglio in aula per delle spiegazioni prima di continuare” ha tuonato Donella Sindoni. “Se fossi stato sindaco avrei allontanato immediatamente l’assessore Eller e non sono neanche disposto a sentire giustificazioni” gli ha fatto eco il collega Pierluigi Parisi. Sulla stessa scia anche la capogruppo Ncd Daniela Faranda che però ha provato a sottolineare l’importanza di votare la delibera, vista la scadenza del 30 aprile, così come l’Udc Franco Mondello che insieme alla Faranda è tornato a puntare l’attenzione sul piano tariffario Tari di cui ancora non si conosce nulla visto che il Dipartimento Ambiente non ha ancora confezionato il piano finanziario che stabilisce il costo dei rifiuti e da cui dipende quanto pagheranno i cittadini. L’asse di centrodestra ha provato anche a rinviare i lavori per avere Eller in aula: “Per la grave accusa mossa dall’assessore, il sindaco dovrebbe immediatamente revocare la delega e conferirla ad un messinese, abbiamo tante professionalità” ha urlato il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta.

“Questa situazione sta facendo saltare i nervi anche i consiglieri più anziani. Abbiamo ancora una volta il cappio al collo con una delibera in scadenza e siamo di fronte ad una grave offesa alla politica e all'aula. Stigmatizzo l’ipocrisia del sindaco e dell'amministrazione” ha dichiarato Giuseppe Santalco. Pungente la capogruppo Pd Antonella Russo che ha sciorinato una serie di vecchi post e articoli per mostrare alcune incongruenze nelle dichiarazioni dell’assessore toscano: “Abbiamo capito che è necessaria la presenza di un badante che badi al badante”.

“Le parole sono pietre, alle volte macigni e con queste parole è stato commesso uno stupro nei confronti della città. Sono trascorsi tre anni all'insegna dell'inconcludenza, questo è il vero tanfo che si sente. Che Eller vada in Procura, che faccia nomi, che dica chi dove e quando gli ha palesato la mafia” ha continuato Pio Amadeo.

Durissimo l’intervento di Gino Sturniolo: “La mafia va detta, va indicata. Esiste l'antimafia delle bandierine e l'antimafia che si nasconde nei salotti e negli affari. Quanto scritto in quel comunicato dal sindaco è una cazzata. Dire che la mafia si combatte con la legalità non vuole dire niente, in tre anni dia amministrazione cosa ha fatto? Le frasi di Eller vanno respinte al mittente. È surreale che continuiamo a vivere in questo modo, siamo in una commedia dell'assurdo. È chiaro che quanto scritto da Eller è gravissimo. Dovrebbe andare via. Non si può pensare di scrivere un commento così indiscriminato che colpisce un intero territorio. Deve venire qua a rendere conto di quello che ha detto e chiedere scusa”.

Anche le accorintiane non hanno gradito a pieno le parole dell’assessore. Per Lucy Fenech, pur nell’assoluta convinzione che la mafia c’è e non si può far finta che non esista, l’assessore deve dare delle spiegazioni: “Mi auguro che Eller ci dica che cosa voleva intendere, reputo quelle parole fuori luogo perché siamo in un momento delicatissimo e vorrei che l'assessore al bilancio lavorasse sul bilancio e non sprechi tempo a scrivere post su Facebook”. E anche la collega Ivana Risitano ha pubblicamente stigmatizzato quel post troppo superficiale.

Un post costato molto caro all’assessore Eller che oggi dovrà spiegare perché ha sentito puzza di mafia ovunque a Messina e magari anche chi cerca di camuffarla con ciprie e profumi. Ovviamente mentre ancora manca il bilancio di previsione 2015, mentre la città è ad un passo dal default, mentre migliaia di lavoratori sono senza stipendi e i servizi sono a rischio, mentre sale la tensione e si rischia il tracollo, mentre ci sarà l’ennesima corsa contro il tempo anche per quella delibera Iuc che scade il 30 aprile.

Francesca Stornante

46 commenti

  1. Penso che il buon senso civico non consenta neanche al comune cittadino le esternazioni fatte da questo signore, perchè ritengo che l’antimafia di sola facciata e del qualunquismo uccide la vera antimafia, quella dei fatti, quella di Falcone e Borsellino, quella delle persone oneste. Figuriamoci se possono essere accettate da parte di un rappresentante delle istituzioni, il cui primo dovere è quello di circostanziare i fatti ed esporli in Procura, ove percepisca di essere in un contesto mafioso.
    Subito dopo sarebbe opportuno che producesse un bilancio meritevole di approvazione, perchè da quello che leggo, presumo che sia pagato per questo.
    Il comunicato del Sindaco che ho contribuito ad eleggere, poi, non necessita di commenti.

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  2. Penso che il buon senso civico non consenta neanche al comune cittadino le esternazioni fatte da questo signore, perchè ritengo che l’antimafia di sola facciata e del qualunquismo uccide la vera antimafia, quella dei fatti, quella di Falcone e Borsellino, quella delle persone oneste. Figuriamoci se possono essere accettate da parte di un rappresentante delle istituzioni, il cui primo dovere è quello di circostanziare i fatti ed esporli in Procura, ove percepisca di essere in un contesto mafioso.
    Subito dopo sarebbe opportuno che producesse un bilancio meritevole di approvazione, perchè da quello che leggo, presumo che sia pagato per questo.
    Il comunicato del Sindaco che ho contribuito ad eleggere, poi, non necessita di commenti.

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  3. Attendiamo ancora le scuse di tutti gli indagati di palazzo Zanca.
    Io da cittadino le pretendo anche più di quelle di Eller.
    Il vostro è un teatrino triste, lo stesso che da sempre contraddistingue la reazione ipocrita della politica siciliana, finta indignata.
    Se siamo sporchi maleducati e collusi ad ogni livello della nostra società la colpa è soprattutto della politica clientelare ed arraffona.
    Io di quella mi indigno, e non per due parole scritte su di un post.
    Quella ci ha fatto arrivare dove siamo, non Ciacci o Eller.

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  4. Attendiamo ancora le scuse di tutti gli indagati di palazzo Zanca.
    Io da cittadino le pretendo anche più di quelle di Eller.
    Il vostro è un teatrino triste, lo stesso che da sempre contraddistingue la reazione ipocrita della politica siciliana, finta indignata.
    Se siamo sporchi maleducati e collusi ad ogni livello della nostra società la colpa è soprattutto della politica clientelare ed arraffona.
    Io di quella mi indigno, e non per due parole scritte su di un post.
    Quella ci ha fatto arrivare dove siamo, non Ciacci o Eller.

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  5. INVECE DI PROTESTARE NELLE INTERVISTE ANDATE DAL BISCHERO RENZI. E’ STATO LUI AD INVIARE ELLER, PRIMA CHE VENGA MANDATO A CASA A OTTOBRE. CON QUALCHE O MOLTA PROBABILITA’. RENZI E’ PREOCCUPATO SOLTANTO DEI CLANDESTINI CREDO CHE TROVERA’ QUALCHE SECONDO PER ASCOLTARVI. SBRIGATEVI PRIMA CHE L’AUSTRIA LO TACITA AI CONFINI

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  6. INVECE DI PROTESTARE NELLE INTERVISTE ANDATE DAL BISCHERO RENZI. E’ STATO LUI AD INVIARE ELLER, PRIMA CHE VENGA MANDATO A CASA A OTTOBRE. CON QUALCHE O MOLTA PROBABILITA’. RENZI E’ PREOCCUPATO SOLTANTO DEI CLANDESTINI CREDO CHE TROVERA’ QUALCHE SECONDO PER ASCOLTARVI. SBRIGATEVI PRIMA CHE L’AUSTRIA LO TACITA AI CONFINI

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  7. A tutti quelli che si stracciano le vesti per le parole di ciacci e eller, ci dicano, onestamente, quali sono i loro serbatoi di voti, quali favori fanno e hanno fatto per avere bagagli di voti nn indifferenti , nn credo che sia solo quello di agevolare qualche incapace a fare lo stato di famiglia o un certificato anagrafico qualsiasi, che si passino la mano sulla coscienza (?) d’altronde se la città è ridotta in questo stato la colpa è pure la loro.

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  8. A tutti quelli che si stracciano le vesti per le parole di ciacci e eller, ci dicano, onestamente, quali sono i loro serbatoi di voti, quali favori fanno e hanno fatto per avere bagagli di voti nn indifferenti , nn credo che sia solo quello di agevolare qualche incapace a fare lo stato di famiglia o un certificato anagrafico qualsiasi, che si passino la mano sulla coscienza (?) d’altronde se la città è ridotta in questo stato la colpa è pure la loro.

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  9. Verrebbe da dire: ma a tutti i babbi nni mannnano ca? La lotta al malaffare e a ogni atteggiamento mafioso si fannno con gli atti: imponendo la legalitá nella vita quotidiana e amministrando con decoro e senso di servizio verso una comunitá ormai nauseata non solo dall’incapacitá di questa Amministrazione ma anche dal suo narcisismo e dalla sua autoreferenzialità! Caro Eller, se qualche vecchio politico avesse giudicato ‘pelo nell uovo’ la giusta attenzione alla regolaritá e alla trasparenza contabile, sarebbe stato subito tacciato come un mafiosetto da strapazzo. Forse lei, caro assessore, la puzza se la sente addosso e non é capace di coprirla con nessun profumo!

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  10. Verrebbe da dire: ma a tutti i babbi nni mannnano ca? La lotta al malaffare e a ogni atteggiamento mafioso si fannno con gli atti: imponendo la legalitá nella vita quotidiana e amministrando con decoro e senso di servizio verso una comunitá ormai nauseata non solo dall’incapacitá di questa Amministrazione ma anche dal suo narcisismo e dalla sua autoreferenzialità! Caro Eller, se qualche vecchio politico avesse giudicato ‘pelo nell uovo’ la giusta attenzione alla regolaritá e alla trasparenza contabile, sarebbe stato subito tacciato come un mafiosetto da strapazzo. Forse lei, caro assessore, la puzza se la sente addosso e non é capace di coprirla con nessun profumo!

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  11. non è solo ELLER ad offendere la citta’ ma anche un altro che invece di scrivere sulla maglietta”FREE MESSINA” va in giro con la scritta “FREE Tibet” ,COME SE I MESSINESESI fossero solo mafiosetti e quindi degni di disprezzo. .

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  12. non è solo ELLER ad offendere la citta’ ma anche un altro che invece di scrivere sulla maglietta”FREE MESSINA” va in giro con la scritta “FREE Tibet” ,COME SE I MESSINESESI fossero solo mafiosetti e quindi degni di disprezzo. .

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  13. quindi se a lei gli dicono mafioso non si indigna? ma si indigna solo degli indagati, che guarda caso sono coloro che dovranno approvare il bilancio 2015 e che con il loro tanfo impregneranno di fetore i numeri.

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  14. quindi se a lei gli dicono mafioso non si indigna? ma si indigna solo degli indagati, che guarda caso sono coloro che dovranno approvare il bilancio 2015 e che con il loro tanfo impregneranno di fetore i numeri.

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  15. SaltaLaMacchia 28 Aprile 2016 08:59

    Ma vo caca va …

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  16. SaltaLaMacchia 28 Aprile 2016 08:59

    Ma vo caca va …

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  17. Non mi indignò perché Eller dice cose che condivido nel complesso.
    Me la prendo con i consiglieri perché la magistratura ha evidentemente ritenuto vi fossero le condizioni per procedere.
    Lo schieramento politico non c’entra un fico secco.

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  18. Non mi indignò perché Eller dice cose che condivido nel complesso.
    Me la prendo con i consiglieri perché la magistratura ha evidentemente ritenuto vi fossero le condizioni per procedere.
    Lo schieramento politico non c’entra un fico secco.

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  19. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:04

    Mafia (ma guarda un pò)deriva proprio dal toscano, dove esiste da secoli nella forma con 2 f, “maffia”. In toscano significa “miseria”, oppure “ostentazione vistosa, spocchia”. Studiosi e scrittori dell’’800, come Napoleone Colajanni, Giuseppe De Felice, Nino Martoglio, adoperavano nei loro scritti, infatti, la forma con 2 f, “maffia”. La mafia nasce in Spagna e, secondo la leggenda, tre fratelli spagnoli (Osso, Mastrosso e Scarcagnosso), si trasferirono dalla Spagna nell’Italia meridionale e fondarono la “Camorra” in Campania, la “’Ndrangheta” in Calabria e la “Mafia” in Sicilia.

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  20. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:04

    Mafia (ma guarda un pò)deriva proprio dal toscano, dove esiste da secoli nella forma con 2 f, “maffia”. In toscano significa “miseria”, oppure “ostentazione vistosa, spocchia”. Studiosi e scrittori dell’’800, come Napoleone Colajanni, Giuseppe De Felice, Nino Martoglio, adoperavano nei loro scritti, infatti, la forma con 2 f, “maffia”. La mafia nasce in Spagna e, secondo la leggenda, tre fratelli spagnoli (Osso, Mastrosso e Scarcagnosso), si trasferirono dalla Spagna nell’Italia meridionale e fondarono la “Camorra” in Campania, la “’Ndrangheta” in Calabria e la “Mafia” in Sicilia.

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  21. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:05

    Leggenda a parte, l’organizzazione criminale che poi prenderà il nome di mafia, nasce appunto in Spagna a partire dal 1412, quando a Toledo risultano già operanti le loro “onorate società” (infatti, le chiamavano “società degli uomini d’onore”). Dalla Spagna, queste organizzazioni mafiose furono trapiantate nei possedimenti spagnoli in Italia, in Sicilia e perfino nella Lombardia.

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  22. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:05

    Leggenda a parte, l’organizzazione criminale che poi prenderà il nome di mafia, nasce appunto in Spagna a partire dal 1412, quando a Toledo risultano già operanti le loro “onorate società” (infatti, le chiamavano “società degli uomini d’onore”). Dalla Spagna, queste organizzazioni mafiose furono trapiantate nei possedimenti spagnoli in Italia, in Sicilia e perfino nella Lombardia.

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  23. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:06

    a ridicoliiiiiiii ma quali offese alla città, anzi si è limitato

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  24. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:06

    a ridicoliiiiiiii ma quali offese alla città, anzi si è limitato

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  25. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:06

    Ciò è dimostrato anche nei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, la cui azione si svolge dal 1628 al 1630, in una società che risulta mafiosa a tutti e tre i livelli: al livello di base col boss rurale Don Rodrigo; al livello medio con l’Innominato; al livello di “cupola” con il “conte-zio”, che interviene con autorità per il trasferimento di padre Cristoforo da Pescanerico a Rimini. Non mancano i “consiglieri della mafia” rappresentati dal dott. Azzeccagarbugli. Non mancano i “fiancheggiatori” rappresentati da Egidio. Non mancano i “killers” rappresentati dai “bravi”. Quella descritta dal Manzoni è una società mafiosa veramente completa e moderna.

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  26. Nino Principato 28 Aprile 2016 10:06

    Ciò è dimostrato anche nei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, la cui azione si svolge dal 1628 al 1630, in una società che risulta mafiosa a tutti e tre i livelli: al livello di base col boss rurale Don Rodrigo; al livello medio con l’Innominato; al livello di “cupola” con il “conte-zio”, che interviene con autorità per il trasferimento di padre Cristoforo da Pescanerico a Rimini. Non mancano i “consiglieri della mafia” rappresentati dal dott. Azzeccagarbugli. Non mancano i “fiancheggiatori” rappresentati da Egidio. Non mancano i “killers” rappresentati dai “bravi”. Quella descritta dal Manzoni è una società mafiosa veramente completa e moderna.

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  27. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:07

    non sono mafiosi sunnu buddaci e quaquaraquà

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  28. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:07

    non sono mafiosi sunnu buddaci e quaquaraquà

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  29. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:13

    min……….zica “belli frasi belli paroli” ………però mi consenta questo si è insediato da una settimana …era consulente da tre mesi…….e a detto quello che i MESSINESI,non I BUDDACI, pensano da parecchi anni

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  30. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 10:13

    min……….zica “belli frasi belli paroli” ………però mi consenta questo si è insediato da una settimana …era consulente da tre mesi…….e a detto quello che i MESSINESI,non I BUDDACI, pensano da parecchi anni

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  31. il sindaco fa la conferenza stampa per rimediare… dimostri coi fatti che fino ad ora non ha fatto:
    1) ambulantato selvaggio in disprezzo di chi paga onestamente le tasse;
    2) poca trasparenza politico/amministrativa vedi bilancio previsionale 2015 dove i dirigenti e funzionari (ben pagati) non riescono a portare a termine;
    3) viabilità nel caos per parcheggi in doppia/tripla fila ancora non risolto;
    4) dissesto non proclamato per coprire chissà chi;
    5) lavoratori comunali/partecipate che fanno finta di lavorare senza essere licenziati in tronco;
    ed ancora altro….
    Ecco la “mafia” quella che si incontra ogni giorno e, chi può fare, si gira dall’altra parte.

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  32. il sindaco fa la conferenza stampa per rimediare… dimostri coi fatti che fino ad ora non ha fatto:
    1) ambulantato selvaggio in disprezzo di chi paga onestamente le tasse;
    2) poca trasparenza politico/amministrativa vedi bilancio previsionale 2015 dove i dirigenti e funzionari (ben pagati) non riescono a portare a termine;
    3) viabilità nel caos per parcheggi in doppia/tripla fila ancora non risolto;
    4) dissesto non proclamato per coprire chissà chi;
    5) lavoratori comunali/partecipate che fanno finta di lavorare senza essere licenziati in tronco;
    ed ancora altro….
    Ecco la “mafia” quella che si incontra ogni giorno e, chi può fare, si gira dall’altra parte.

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  33. Abbiamo l’indignazione ad orologeria, Eller ha manifestato le sue impressioni e Mafia non è solo la struttura malavitosa organizzata, ma lo sono anche tutte quelle condotte dello stesso stile che accompagnano molti in molte occasioni quotidianamente. Eller ha sicuramente sbaglito il termine, si tratta di “mafiosetti” noi conosciamo la differenza i mafiosetti li incontriamo ogni giorno in tante occasioni ed a tutti i livelli, lo spiego al Dott. Eller non si tratta di mafiosi, ma ne prendono l’atteggiamento. Certo avrà sbagliato il termine ma non la sostanza…. A calci nel sedere prenderei i mafiosetti specie quelli che fanno politica, non chi li ha riconosciuti, ma per fare questo occorre un cambiamento culturale da cui siamo ben lontani.

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  34. Abbiamo l’indignazione ad orologeria, Eller ha manifestato le sue impressioni e Mafia non è solo la struttura malavitosa organizzata, ma lo sono anche tutte quelle condotte dello stesso stile che accompagnano molti in molte occasioni quotidianamente. Eller ha sicuramente sbaglito il termine, si tratta di “mafiosetti” noi conosciamo la differenza i mafiosetti li incontriamo ogni giorno in tante occasioni ed a tutti i livelli, lo spiego al Dott. Eller non si tratta di mafiosi, ma ne prendono l’atteggiamento. Certo avrà sbagliato il termine ma non la sostanza…. A calci nel sedere prenderei i mafiosetti specie quelli che fanno politica, non chi li ha riconosciuti, ma per fare questo occorre un cambiamento culturale da cui siamo ben lontani.

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  35. le cose negative si devono dire e ridire per trasformarle in positive, quindi ben vengano le cose dette su questa città.
    padre amorth (esorcista) diceva: per combattere il demonio bisogna nominarlo e far sapere a tutti della sua presenza, perchè il demonio non vuole assolutamente che venga nominato per agire in silenzio.

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  36. le cose negative si devono dire e ridire per trasformarle in positive, quindi ben vengano le cose dette su questa città.
    padre amorth (esorcista) diceva: per combattere il demonio bisogna nominarlo e far sapere a tutti della sua presenza, perchè il demonio non vuole assolutamente che venga nominato per agire in silenzio.

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  37. Sono d’accordissimo con Arcistufo. Ci chiedano scusa tutti i consigliori comunali che volevano “questa c…o di indennità e che non gliene frega niente della Commissione”. Poi perchè ci scandalizziamo: Niki Vendola defini il Tribunale di Messina “un verminaio”. Ecco proprio all’odierno Tribunale mi rivolgo: si faccia pulizia di tutti gli indagati attuali (consiglieri comunali vertici (??) di messinaambiente e company) e si comincia a vigilare sulle condizioni della città(??) che vive un momento economico/culturale e soprattutto civico (acqua, sporcizia) che non ha eguali in Italia. FORZA TRIBUNALE.

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  38. Sono d’accordissimo con Arcistufo. Ci chiedano scusa tutti i consigliori comunali che volevano “questa c…o di indennità e che non gliene frega niente della Commissione”. Poi perchè ci scandalizziamo: Niki Vendola defini il Tribunale di Messina “un verminaio”. Ecco proprio all’odierno Tribunale mi rivolgo: si faccia pulizia di tutti gli indagati attuali (consiglieri comunali vertici (??) di messinaambiente e company) e si comincia a vigilare sulle condizioni della città(??) che vive un momento economico/culturale e soprattutto civico (acqua, sporcizia) che non ha eguali in Italia. FORZA TRIBUNALE.

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  39. E Lei, esimio arch Nino Principato, alle ore 12,04-12,05 e 12,06 era in ufficio ed utilizzava il computer del comune oppure era a casa, in ferie, ed utilizzava il computer personale o il proprio telefonino??????????

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  40. E Lei, esimio arch Nino Principato, alle ore 12,04-12,05 e 12,06 era in ufficio ed utilizzava il computer del comune oppure era a casa, in ferie, ed utilizzava il computer personale o il proprio telefonino??????????

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  41. Nino Principato 28 Aprile 2016 15:44

    Se Lei, Luccio, avesse il coraggio di firmare per esteso con nome e cognome come faccio io, Le risponderei: tincerandosi vigliaccamente dietro uno pseudonimo, non merita nessuna risposta.

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  42. Nino Principato 28 Aprile 2016 15:44

    Se Lei, Luccio, avesse il coraggio di firmare per esteso con nome e cognome come faccio io, Le risponderei: tincerandosi vigliaccamente dietro uno pseudonimo, non merita nessuna risposta.

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  43. Caro Principato, io mi nascondo dietro un pseudonimo così come la maggioranza dei commentatori di Tempostretto e quindi non sono un vigliacco! E poi lei non deve rispondere a me bensì ALLA SUA COSCIENZA!!!!!!

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  44. Caro Principato, io mi nascondo dietro un pseudonimo così come la maggioranza dei commentatori di Tempostretto e quindi non sono un vigliacco! E poi lei non deve rispondere a me bensì ALLA SUA COSCIENZA!!!!!!

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  45. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 20:07

    che ridicolaggine , mi consenta che commento di basso…profilo

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  46. giuseppe bonanno 28 Aprile 2016 20:07

    che ridicolaggine , mi consenta che commento di basso…profilo

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