Politica

Recovery Fund. Il Comune di Messina presenta progetti per 632 milioni

“Abbiamo presentato un programma di investimenti per un totale di € 632 milioni”. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo una riunione in videoconferenza col ministro per gli affari europei,

L’8 settembre 2020 la città di Messina ha partecipato ad una riunione in videocall con il Ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, il Comitato Interministeriale Affari Europei (Ciae) e il direttivo Anci, al fine di concordare le schede da inviare al Ciae che faranno parte del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) secondo le indicazioni della proposta di regolamento del Parlamento europeo.

“Abbiamo rispettato i requisiti minimi richiesti per poter essere accolti – aggiunge la vicesindaca Carlotta Previti – : impatto concreto sull’occupazione e immediata attuabilità e cantierabilità nella prima fase del piano. Puntiamo ad avere l’anticipo del 10% entro la fine del prossimo semestre puntando su progetti immediatamente spendibili con un significativo impatto occupazionale.

Coesione economica e sociale

E’ stato presentato un programma di investimenti per il rilancio occupazionale attraverso questi strumenti:

  • creazione di una Rete di Autoimpiego per l’incubazione di start up sociali nei settori agricoltura/agroalimentare, artigianato e servizi alla persona – 39 milioni;
  • risanamento urbano con priorità negli ambiti di risanamento – 196 milioni.

Transizione green

Messina si candida a diventare città verde protagonista della campagna mondiale per invertire il cambiamento climatico attraverso questi progetti:

  • Messina ForestaMe, il più importante progetto nel centro sud di forestazione urbana – € 25 milioni;
  • realizzazione della nuova rete idrica con interventi di revamping impiantistica di adduzione, convogliamento e distribuzione – € 53 milioni;
  • mitigazione del rischio idrogeologico – € 44 milioni;
  • efficientamento del servizio di raccolta e convogliamento delle acque reflue, sdoppiamento delle acque miste e adduzione verso i depuratori delle acque nere – € 36 milioni;
  • un progetto di Mobilità Sostenibile – € 108 milioni.

Transizione digitale

Nel settore tecnologico le proposte sono:

  • Il Digital I Hub che rappresenterà il centro di eccellenza, in ricerca e sviluppo nel settore della trasformazione digitale nelle pubbliche amministrazioni del centro sud, una opportunità per le multinazionale di investire al sud, anche tramite il telelavoro, invertendo il fenomeno della “fuga di cervelli” – € 66 milioni;
  • T-iStar (T-i*): multiple innovazioni digitali realizzazione di nuovi servizi per i City User nei servizi pubblici € 64 milioni.