Tornano le esenzioni per le famiglie a reddito zero, rimodulate le tariffe per il servizio mensa

Tornano le esenzioni per le famiglie a reddito zero, rimodulate le tariffe per il servizio mensa

Francesca Stornante

Tornano le esenzioni per le famiglie a reddito zero, rimodulate le tariffe per il servizio mensa

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venerdì 10 Gennaio 2014 - 11:53

Dopo la bufera per quegli 0,80 centesimi a pasto che le famiglie senza reddito si erano trovate a dover pagare per far mangiare i propri figli a scuola, l'assessore Panarello ha rimodulato le quoteper accedere al servizio. Esenzione per ha un Isee da o a 2mila euro, riduzione anche per chi rientra nella fascia da 2 a 9 mila euro

Pochi mesi fa l'assessore alla pubblica istruzione Patrizia Panarello era finita nell'occhio del ciclone per la questione mense scolastiche. La scelta di far pagare anche le famiglie a reddito zero aveva scatenato durissime e inevitabile polemiche, a far discutere anche l'obbligo per le famiglie di pagare in anticipo altrimenti i bambini non avrebbero avuto accesso al servizio. A "imporre" quel provvedimento era stata la situazione economica del Comune, con le casse praticamente vuote e solo poco più di 100 mila euro a disposizione per poter comunque riuscire a garantire un servizio importante. Ma questo non aveva salvato l'assessore Panarello dal fuoco incrociato degli attacchi, giunti anche da alcuni suoi colleghi di Giunta. Adesso però, grazie all'approvazione del bilancio di previsione 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015 che prevede di destinare al servizio di refezione scolastica la somma di 1.233.570,00, l'assessore Panarello ha potuto rimodulare le tariffe a carico delle famiglie. La novità più importante, e più attesa, è sicuramente la reintroduzione dell'esenzione per le famiglie con reddito Isee da zero a 2 mila euro che dunque non pagheranno più quegli 0,80 centesimi a pasto che tanto avevano fatto discutere. Novità anche per la fascia con reddito Isee da 2 mila a 9 mila euro: prima pagavano 2 euro a pasto, con la rimodulazione ne pagheranno 1,50. Restano invece terza, quarta e quinta fascia: da 9mila a 15 mila si paga 2,50; da 15mila a 20mila si paga 3 euro; da 20mila in su che pagherà 4,41 rispetto ai 4,33 di qualche mese fa. Confermate invece le ipotesi di esenzione per gli alunni portatori di handicap, per gli insegnanti e il personale Ata (spesa coperta dal rimborso del Ministero della Pubblica Istruzione) e riduzione del 50%, in base alla corrispondente fascia di reddito Isee, a partire dal terzo figlio che fruisce della refezione scolastica.

Tale rimodulazione delle quote di compartecipazione, proposta per l'anno 2014, è stata possibile, come dichiara il dirigente il dipartimento pubblica istruzione, Salvatore De Francesco, in quanto "essendo all'inizio dell'esercizio finanziario, le entrate presunte sulla risorsa 501/00 (Proventi della refezione scolastica) del Bilancio 2014, derivanti dal versamento delle quote di compartecipazione degli utenti collocati tra la seconda e la quinta fascia di reddito, dovrebbero ammontare in via indicativa ad 434.478,16 euro, che sommati ai presunti 80 mila euro, relativi al contributo del Ministero della Pubblica Istruzione a rimborso forfettario dei pasti fruiti dagli insegnanti e dal personale ATA avente diritto, dovrebbero determinare un introito indicativo di 514.478,16 euro, con il quale dovrebbe essere garantita la copertura del 36 per cento del costo complessivo del servizio che ha un costo totale 1.237.570,00 euro".

Durante l'anno saranno però costantemente effettuati dei monitoraggi per assicurare queste entrate, necessarie per garantire la copertura finanziaria alla refezione scolastica. Intanto il Dirigente De Francesco sta lavorando anche al nuovo bando per l'affidamento del servizio, fino a marzo si andrà avanti attraverso proroga, sarà dunque la ditta La Cascina a fornire i pasti, poi si procederà con nuovo affidamento. Al momento però queste novità dovrebbero far respirare le famiglie in condizioni economiche disagiate e sgomberare il campo dalle polemiche.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. meglio tardi…

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  2. MessineseAttenta 10 Gennaio 2014 12:28

    Dopo essersi fatti svergognare dall’Italia intera….

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  3. Bene così Assessore Panarello!

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  4. la sera si decide e l’indomani mattina si smentisce..che coerenza questa Giunta…

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