Le dimissioni improvvise dell’ingegnere Franco Costantino, nominato da pochi giorni, aggravano la crisi politica già in corso a Reggio
REGGIO CALABRIA – Le dimissioni improvvise dell’ingegnere Franco Costantino, nominato da pochi giorni amministratore unico della società comunale Castore, aggravano la crisi politica già in corso a Reggio Calabria. Costantino ha spiegato di non voler diventare oggetto di tensioni politiche dopo le critiche espresse in Consiglio comunale sulle scelte manageriali, affermando di non avere la serenità necessaria per svolgere l’incarico.
La decisione provoca forte preoccupazione nel gruppo consiliare Rinascita Comune, che denuncia l’ennesima fase di incertezza per gli oltre 140 dipendenti di Castore e critica duramente il metodo “unilaterale e personalistico” del sindaco Giuseppe Falcomatà. Il gruppo riconosce al precedente CdA e all’ex amministratore Mallamaci il lavoro svolto e ribadisce la necessità di tutelare la società e garantire trasparenza amministrativa.
Le dimissioni di Costantino si inseriscono in un momento di profonda spaccatura nella maggioranza: PD e Rinascita Comune hanno preso le distanze dal sindaco chiedendo l’azzeramento della giunta e abbandonando l’aula. Intanto Falcomatà ha pochi giorni per chiarire la propria posizione dopo la dichiarazione di incompatibilità legata al suo nuovo incarico regionale. Se confermata, scatterà la decadenza, aprendo un ulteriore scenario di incertezza politica per Palazzo San Giorgio.
