Applausi al boss della 'ndrangheta, Scopelliti difende Reggio: -La Città rifiuta la mafia-

Applausi al boss della ‘ndrangheta, Scopelliti difende Reggio: -La Città rifiuta la mafia-

Applausi al boss della ‘ndrangheta, Scopelliti difende Reggio: -La Città rifiuta la mafia-

mercoledì 28 Aprile 2010 - 17:20

Il Governatore della Calabria ha detto che -L'applauso riservato al boss da parte di familiari ed amici è stato solo un episodio marginale che non meritava le prime pagine-

Reggio è in fermento: in città impazzano le polemiche dopo che gran parte dei media nazionali hanno dato ampio spazio all’episodio dell’applauso al boss di fronte la Questura. C’è chi si limita a considerare sgradevole e vergognoso un gesto che fa paura non solo per il messaggio che trasmette, ma anche e soprattutto per le modalità logistiche e cioè per il fatto che i parenti, gli amici e gli affiliati al boss arrestato non hanno avuto la benchè minima paura di andar lì, di fronte la Questura (Casa dello Stato per eccellenza) a fare la voce grossa.

Ma c’è anche chi considera scontato e banale che gli amici e i parenti esprimano vicinanza al loro boss piuttosto che alle forze dell’ordine, e c’è anche chi sottolinea l’elemento di disperazione (pianti, urla, espressioni di rabbia e frustrazione) ben visibile nei volti degli stessi amici e parenti di Tegano, come a sottolineare la sconfitta della ‘ndrangheta nei confronti dello Stato.

Le polemiche più accese riguardano i modi con cui i mass-media, soprattutto quelli nazionali che sono letti da chi non conosce nè vive quotidianamente la Città, hanno trattato la vicenda: l’idea diffusa a Reggio è che abbiano esagerato, etichettando per l’ennesima volta la città intera per quello che non è, perchè non può essere certo rappresentata dagli amici e dai parenti di un boss.

Già ieri, il procuratore capo della Repubblica Giuseppe Pignatone aveva evidenziato la marginalità dell’applauso al boss, dichiarando che -a fronte di chi è venuto in Questura ad applaudire il boss, c’è la stragrande maggioranza di calabresi che non ha voce per mancanza di strumenti o per paura. Purtroppo, e lo ribadisco per l’ennesima volta, manca un’adeguata attenzione da parte degli organi di informazione locali e nazionali che non sempre raccontano i fatti positivi che pur si verificano in questa realtà. Io spero che si arrivi al momento in cui gli applausi saranno rivolti invece agli uomini e alle forze dello Stato-. Anche Pignatone, quindi, se la prende con i mass-media che, effettivamente, troppo poco risalto hanno dato a tutte quelle manifestazioni in cui Reggio è massicciamente scesa in piazza per dimostrare – come se ce ne fosse bisogno – da che parte sta.

A prendere posizione in modo netto e forte, oggi, è anche il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti: -Sono i giovani di Reggio Calabria che meritano la prima pagina e non l’applauso riservato al boss in manette da parte dei suoi familiari ed amici. I veri uomini di pace – ha detto Scopellitisono quanti, questa mattina, spontaneamente, si sono radunati davanti alla sede della Questura, così come la vera città si identifica con le centinaia di persone che ieri sera hanno dato vita ad analoga manifestazione. Il segnale di cambiamento che parte da qui in direzione del Paese, senza dubbio, è quello della gente per bene, la stragrande maggioranza degli abitanti di Reggio, strettasi attorno alle forze dell’ordine ed alla magistratura non solo per esprimere solidarietà, ma anche per riconoscere il grande lavoro che lo Stato centrale e le sue articolazioni periferiche stanno facendo per debellare gli arcaici residui della cultura mafiosa. Da tempo, ormai, la città è impegnata in un percorso di legalità, solidarietà, e socio-culturale che rifiuta la mafia, i suoi metodi e disconosce l’autorità dei boss. Di fronte ad un risultato investigativo ed operativo di tale rilevanza, l’episodio dell’applauso, che ha visto protagonisti pochi familiari el boss, è del tutto marginale. La vera notizia, dunque, è quella che vede protagonisti i cittadini i quali si affidano alla forza della legge ed all’organizzazione dello Stato: unici baluardi della convivenza civile-.

Le etichette stereotipate affibiate dai media a Reggio nel corso degli anni non sono una novità, nè sono un’esclusiva della Città che lo stesso Scopelliti ha guidato da Sindaco per 8 lunghi anni nel corso dei quali ha più volte sottolineato con quale sorpresa, turisti e visitatori che ha avuto modo di incontrare, gli hanno confessato di essersi meravigliati in positivo di Reggio, una Città di cui avevano una pessima concezione a causa di lunghi decenni d’informazione a senso unico (dalla Rivolta del ’70 alle Guerre di Mafia) non tanto in mala fede (quale sarebbe il motivo?), quanto invece per rincorrere un sensazionalismo in cui troppo spesso il mondo del giornalismo scivola.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED