Dalla Siberia a Reggio per dipingere lo Stretto

Dalla Siberia a Reggio per dipingere lo Stretto

Dalla Siberia a Reggio per dipingere lo Stretto

giovedì 16 Luglio 2009 - 20:56

Storia di una giovane artista Siberiana innamorata dello Stretto di Messina

Si chiama Jarr Zinovieva, o almeno così si fa chiamare: “perchè se vi dicessi il mio nome per intero, in Italia non riuscireste mai a pronunciarlo”. E’ siberiana, ha 37 anni e nella vita fa l’architetto. Ma ama la pittura, ed è da due giorni a Reggio Calabria per dipingere le bellezze dello Stretto di Messina.

Jarr viene da Novosibirsk, che dopo Mosca e San Pietroburgo è la terza città Russa con un milione e cinquecentomila abitanti. Novosibirsk è un centro importantissimo della Siberia meridionale, non solo per i due aeroporti più grossi dell’intera Siberia e per la stazione principale della transiberiana, ma anche e soprattutto per l’arte e la cultura: quell’arte e quella cultura che per Jarr Zinovieva sono la passione più grande della vita. “La mia principale occupazione – ci confida – è quella di architetto. Lavoro a tempo pieno in questo settore da più di dieci anni, adoro il lavoro che faccio e mi dà grandi soddisfazioni non solo in Russia ma anche all’estero. La mia passione più grande, però, è quella per l’arte pittorica, per i quadri e per la cultura. E’ una passione talmente tanto grande che è diventata, ormai, il mio secondo lavoro: l’organizzazione e la realizzazione di mostre e altri eventi artistici occupa gran parte della mia vita. Ma la cosa più bella è dipingere, perchè mi fa girare il mondo e adoro viaggiare”.

Jarr ha conosciuto le bellezze dello Stretto di Messina grazie a internet dove s’è parlato molto della mostra fotografica di alcuni giovani Reggini e Messinesi, che nei mesi scorsi hanno dato vita a -Lo Stretto indispensabile, racconto per immagini”. E allora quest’anno ha deciso di venire a visitare lo Stretto, è a Reggio da due giorni e domani traghetterà per Messina. E’ tornata in Italia dove era già stata quattro volte tra Venezia la Toscana e la Sicilia.

Ma stavolta ha fatto tappa a Reggio, dove ha realizzato tre splendide opere: uno scorcio di particolare rilevanza artistica sull’arredo urbano di alcuni balconi del centro in un’area ricca di verde; una favolosa immagine di piazza Castello con la Chiesa degli Ottimati, e un tramonto sul Lungomare con l’Etna in secondo piano.

“Sono venuta a Reggio per dipingere lo Stretto – ci racconta – e devo dire che ho trovato una splendida città, viva, attiva e ricca culturalmente e artisticamente. Oggi pomeriggio ho visitato la mostra dei cinquant’anni di Made in Italy nella splendida cornice di Villa Zerbi, e già ieri ero rimasta affascinata dalle fotografie di National Geographic esposte sul Corso Garibaldi. Lo scenario paesaggistico, poi, fa il resto: Reggio è bellissima”.

Non parla bene l’Italiano, anche se riusciamo a intenderci: viene da una grande città della Siberia meridionale e a Reggio è rimasta colpita dalla “bellezza del piccolo centro storico, completamente percorribile a piedi. E’ una città a misura d’uomo, calma e tranquilla, in cui mi sono trovata benissimo. La cosa più bella, poi, è il mare. Ma non il mare in sè e per sè. E’ bello come la città si pone nei confronti del mare, che si vede e si odora da tutte le vie. In ogni traversa, guardando verso il mare si vede l’acqua del Mediterraneo e sullo sfondo la Sicilia, è bellissimo. In ogni traversa è possibile farsi trasportare dalla ‘brezza del sud’, il vento provocato dal mare che porta tra le case questi splendidi sapori e questi splendidi profumi che risalgono proprio dal mare. E’ magnifico, ed è magnifica la Sicilia che da qui si vede benissimo. E’ splendida l’Etna, è splendido il front line di Messina ricco di luci ed è splendida la dorsale dei Peloritani. La città è costruita a scacchi, in modo che il mare sia visibile da tutti i punti di Reggio. E’ un posto incantato, ci tornerò presto con altri amici e sono davvero contenta di questi due giorni perchè sono stata calma, tranquilla, ho potuto osservare, imparare, capire e, soprattutto, dipingere: la cosa che amo di più”.

Ci salutiamo con una promessa: l’anno prossimo dalla Siberia meridionale ci sarà un cuore che tiferà Reggina? Ci risponde in Russo: “koheyho, mor aoporar”. Ci lascia un pò col fiato sospeso, finchè non torniamo a casa e grazie al traduttore scopriamo che significa “certamente, miei cari”.

E dalla Siberia meridionale non solo ci sarà un cuore in più che tiferà Reggina, ma ci saranno anche tre splendide immagini dello Stretto e di Reggio che porteranno la nostra terra nelle più prestigiose e rinomate mostre della Russia più continentale.

Nella Fotogallery potete vedere le foto a Jarr Zinovieva che dipinge lo Stretto dal Lungomare di Reggio Calabria.

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