Duro colpo per la Reggio-turistica: -turbolenze- a Palazzo San Giorgio sulla presenza estiva di Rtl, il network non ci sta e resta a Milano

Duro colpo per la Reggio-turistica: -turbolenze- a Palazzo San Giorgio sulla presenza estiva di Rtl, il network non ci sta e resta a Milano

Duro colpo per la Reggio-turistica: -turbolenze- a Palazzo San Giorgio sulla presenza estiva di Rtl, il network non ci sta e resta a Milano

venerdì 25 Giugno 2010 - 18:30

Polemiche sul bilancio di previsione 2010 della maggioranza: nessun riferimento ai rimborsi delle spese di Rtl. Il centro/sinistra attacca: -Li faranno venire lo stesso, sarebbe meglio puntare sulle nostre radio locali-. Rtl sbotta e se ne va

Brutta notizia per la Reggio Calabria turistica che negli ultimi anni ha visto sempre più migliorare la propria immagine e incrementare attrazioni e momenti d’alto interesse sociale, culturale e giovanile. Rtl, la radio più ascoltata d’Italia che dal 2006 ogni anno trasmette in diretta, durante l’estate, dal Lungomare di Reggio Calabria, quest’anno non ci sarà. Eppure fino a pochi giorni fa, la presenza di Rtl in riva allo Stretto sembrava una cosa certa: gli speaker del famosissimo network radiofonico già -martellavano- gli ascoltatori su Reggio Calabria e sulle bellezze dello Stretto, ed erano già state stabiliti molti dettagli logistici, come le date. Rtl sarebbe dovuta arrivare a Reggio il 19 luglio per fermarsi fino al 22 agosto.

La decisione dell’azienda di Lorenzo Suraci scaturisce dalle polemiche molto accese che negli ultimi giorni hanno alimentato il dibattito politico reggino proprio in merito alla vicenda-Rtl. E non solo: ma andiamo con ordine. L’Amministrazione Comunale ha presentato nei giorni scorsi il bilancio di previsione 2010 senza prevedere spese per Rtl. Il centro/sinistra è sbottato, sapendo che Rtl sarebbe venuta: -Ma come fanno a non prevedere spese per Rtl? Vogliono l’Ok dell’Assemblea sul bilancio per poi aggiungerle in seguito? Rtl verrà, lo sappiamo tutti, l’ha annunciato la stampa e lo dicono ogni giorno nella loro stessa radio. Ma i soldi che il Comune dovrà spendere per loro non sono previsti dal bilancio di previsione 2010-.

Rtl, bisogna dirlo, chiedeva al Comune solo un rimborso spese rispetto al vitto, all’alloggio e agli spostamenti di tutti i suoi dipendenti. Spostare una radio grossa come Rtl da Milano a Reggio Calabria non è una cosa semplice. Per 33 giorni di vitto e pernottamento per centinaia di persone, gli altri anni il Comune ha speso circa 800.000€ documentati dalle ricevute di Rtl.

Il ritorno in immagine, ma anche in mero valore economico nelle presenze turistiche arrivate in città per gli spettacoli organizzati all’Arena Ciccio Franco del Lungomare, è di gran lunga superiore: quello degli 800.000€ è senza dubbio da considerare un ottimo e vantaggioso investimento per la Città.

Basti pensare a ciò che Rtl aveva in programma per quest’anno a Reggio (vedi in coda all’articolo l’elenco degli artisti previsti quest’estate a Reggio che Rtl ha revocato dopo aver annunciato il suo disimpegno dalla Città dello Stretto).

Il centro/sinistra, però, evidentemente non considera così positivo quest’investimento, oppure preferisce anteporre interessi e posizioni politiche rispetto alle scelte vissute in una serena ottica d’interesse nei confronti della crescita della Città. Il consigliere comunale del Pd Seby Romeo ha duramente criticato gli -sprechi- delle casse comunali per Rtl, proponendo di -chiedere a emittenti radiofoniche e televisive locali e ai nostri artisti, dai disc-jockey ai gruppi musicali, di fare fronte comune per attingere al loro strepitoso patrimonio di competenze per gli spettacoli estivi. Il che significherebbe puntare con decisione sulle nostre eccellenze, che in questo campo sicuramente non mancano, ma anche finanziare realtà locali che soffrono, in una fase come questa, più che in altri momenti del passato-.

Lorenzo Suraci è rammaricato, da figlio della terra di Calabria: -Mi dispiace ma non possiamo mettere la faccia e la nostra reputazione internazionale su beghe politiche che non ci appartengono e che generano disinformazione lesiva per l’immagine dell’azienda. Ho letto l’intervento del consigliere Seby Romeo che non conosco e che certamente sarà un’ottima persona, tuttavia non posso esimermi dal segnalare, non senza fastidio, un suo clamoroso abbaglio sul quale è bene immediatamente intervenire. Rtl 102.5 non ha mai e dico mai ricevuto alcun tipo di contributo né dal Comune di Reggio, né da chicchessia. Ci hanno solo pagato le spese e nessuno può dire che l’immagine di Reggio in questi anni non sia stata radicalmente trasformata ed in meglio anche e soprattutto grazie a quello che ha fatto Rtl 102.5-.

Sarebbe facile dire che il centro/sinistra caccia via da Reggio Rtl, ma non sarebbe giusto al 100%. Perchè in questa triste vicenda anche il centro/destra ha gravi ed evidenti responsabilità. Se, da una parte, l’opposizione considera opportuno portare avanti battaglie politiche senza pensare al bene della Città, dall’altra c’è una maggioranza che dopo l’addio di Scopelliti ha completamente perso la bussola e non riesce a trovare il bandolo della matassa. Rtl era già un pò titubante prima delle polemiche legate al bilancio di previsione, perchè in Giunta era comparsa e poi scomparsa più volte la delibera che sanciva l’arrivo di Rtl.

Rtl che a Reggio avrebbe portato Gianluca Grignani il 26 luglio, Francesco Renga il 28 luglio, Marco Mengoni il 31 luglio, Nina Zilli il 2 agosto, Noemi il 3 agosto, Alex Britti il 4 agosto, Neffa e J.Ax il 7 agosto, Alessandra Amoroso il 9 agosto, Gigi D’Alessio il 11 agosto, Le Vibrazioni il 12 agosto, Mario Biondi il 14 agosto, Irene Grandi il 15 agosto, Max Gazzè il 17 agosto, Paolo Meneguzzi il 19 agosto e Malika Ayane il 20 agosto.

La Città perde una grande occasione, scende da un treno che aveva iniziato a percorrere diversi anni fa e che la stava facendo crescere in modo estremamente evidente. Rtl per Reggio non significava solo animazione, attrazione per i giovni, divertimento e musica, ma anche promozione turistica, immagine, pubblicità ed elemento di sprovincializzazione.

La brutta vicenda di questi ultimi giorni che ha portato all’addio del noto network milanese, forse, non è solo un caso isolato ma rischia di diventare la prima di una lunga serie di débâcle legate alla fine di una stagione politica fatta di stabilità e buona amministrazione. E’ senza dubbio un forte campanello d’allarme che va ad aggiungersi alla totale confusione dei partiti in vista delle prossime elezioni comunali: sia Pdl che Pd sono allo sbando e non riescono a individuare un cadidato valido per la poltrona di Sindaco. Solo Massimo Canale della Federazione della Sinistra (Pdci + Prc) si sta muovendo bene, spiegando alla città il proprio punto di vista e le proprie ricette da futuro Sindaco candidato per il massimo scranno di Palazzo San Giorgio. Ha già incassato l’appoggio dell’Idv. Tutti gli altri brancolano nel buio.

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