-Andare oltre significa morte-: questo il contenuto della lettera 'correlata' da pallini di fucile

Nelle scorse ore nella Calabria tormentata dalla ‘ndrangheta s’è consumata azione della criminalità organizzata nei confronti del mondo del giornalismo e dell’informazione: il cronista de ‘Il Quotidiano’ e corrispondente per la Calabria di ‘Repubblica’ Giuseppe Baldessarro s’è visto recapitare una lettera minatoria con sù scritto -Andare oltre significa morte- (vedi immagine a corredo dell’articolo). All’interno della busta c’erano anche un paio di pallini da fucile, e l’indirizzo del giornalista era scritto a penna con un’artefatta calligrafia com’è tipico delle strategie mafiose nelle intimidazioni.

Dopo Michele Albanese, Angela Corica, Filippo Marra Cutrupi e Antonino Monteleone, si tratta del quinto -avvertimento- in meno di un mese a quel giornalismo reggino e calabrese che, con carta e penna, contrasta quotidianamente la criminalità organizzata.

Tanti, anche stavolta, gli attestati di solidarietà dal mondo politico e dalla società civile. Particolarmente preoccupante il monito di Filippo Diano, Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria: -Non vorremmo che dopo la conta degli atti intimidatori e dei danni ai beni dei giornalisti, si dovesse dare seguito a episodi che coinvolgerebbero anche le persone fisiche-.

Il clima è teso, difficile e pieno di tensione.