Reggina, a fine campionato parla Lillo Foti: -Chiedo scusa a tutti per gli errori, è stata un'annata fallimentare. Ma la Reggina è viva, i tifosi devono starle vicino anzichè pensare a Juve, Inter e Milan-

Reggina, a fine campionato parla Lillo Foti: -Chiedo scusa a tutti per gli errori, è stata un’annata fallimentare. Ma la Reggina è viva, i tifosi devono starle vicino anzichè pensare a Juve, Inter e Milan-

Reggina, a fine campionato parla Lillo Foti: -Chiedo scusa a tutti per gli errori, è stata un’annata fallimentare. Ma la Reggina è viva, i tifosi devono starle vicino anzichè pensare a Juve, Inter e Milan-

domenica 30 Maggio 2010 - 16:56

Il Presidente si sfoga a fine gara, esalta i brillanti risultati delle formazioni giovanili della Reggina (tra le prime in Italia a tutte le età) e chiede sostegno ai tifosi per il futuro

Il presidente della Reggina, Lillo Foti ha voluto inviare al termine della gara-salvezza con l’Albinoleffe, un messaggio forte e significativo: -Ho avvertito il desiderio – ha detto – di chiudere questa stagione, sento il dovere di chiedere scusa agli abbonati e a tutti quelli che tengono alla Reggina. Lo striscione finale della curva (-Via tutti, mercenari- n.d.r.) ha suscitato in me dispiacere, perchè credo ci siano state delle difficoltà oggettive e raggiungere un obiettivo, anche minimo, è stato importante. Oggi ci sono state due immagini importanti, c’è stata la presenza dei giovanissimi e degli allievi che stamattina hanno superato il loro turno e si apprestano ad affrontare la fase finale nazionale del loro campionato. Questo sta a dimostrare che la Reggina è viva, che può commettere l’errore di una stagione. Ringrazio chi ci è stato vicino in questa stagione, chi ha sempre spinto per cercare la soluzione che potesse portare ad un traguardo più sereno questa società, c’è chi, con un pò di acredine, ha provato ad andare a scavare in qualcosa di strano e di assurdo. Io credo e guardo avanti, guardo alla prossima stagione, a quello che sarà il venticinquesimo campionato di questa società e dico noi siamo vivi, noi siamo abbastanza convinti, coscienti dei nostri errori, ma abbiamo bisogno del supporto di tutti. Oggi ho visto uno spettacolo in cui non mi riconosco, nè per quanto è stato fatto in campo, nè fuori. Io voglio una Reggina che lotti, che combatta e si sacrifichi sotto tutti gli aspetti-.

Poi Foti ha lanciato un importante appello a tutti i tifosi reggini: -Vorrei anche un’altra cosa, se possibile, ovvero che questa Reggina sia amata, indipendentemente da Lillo Foti, una persona che ha ricevuto tanto dalla Reggina, ma che allo stesso tempo è una persona reggina, qualcuno cerca di attirare antipatie sulla persona, una persona che lotta e soffre come l’ultimo dei tifosi. Invito tutti, qualora ce ne fosse bisogno, a guardare alla Reggina, alla squadra che appartiene a tutti, perchè stiamo disperdendo un patrimonio importante che, oggi al S.Agata, era un patrimonio di gioia e di festa (si riferisce alle qualificazioni di allievi e giovanissimi alle fasi finali dei rispettivi campionati, n.d.r.). Qualcuno invece fa confusione con delle situazioni personali, la Reggina è una cosa che nasce con noi ed andrà avanti indipendentemente dalle persone-.

A questo punto, il Presidente Reggino ha iniziato a guardare al futuro. La Reggina giocherà ancora in serie B, e per forza di cose dovrà ridimensionarsi almeno dal punto di vista economico. Il tetto stipendi dovrà diminuire, i soldi per gli acquisti non consentono la possibilità di portare a Reggio grandi nomi. Ma le ambizioni rimangono invariate, anche perchè – e lo dimostra anche questo campionato – i soldi e i nomi non contano così tanto rispetto ai risultati: -Il prossimo sarà un campionato impegnativo, non alla ricerca di nomi o di fatti gloriosi, ma alla ricerca di quel lavoro che ha coinvolto questi venticinque anni di Reggina. C’è da girarsi la maniche ed io sono il primo a farlo. Si deve riportare l’entusiasmo tra i più giovani, a cu la Reggina darà il massimo delle risposte. E’ stata un’annata fallimentare, non lo nascondo, ma abbiamo fatto tutto in buona fede. Vediamo tutto come un incidente che la Reggina ha pagato senza conseguenze quasi mortali, ovvero con la perdita di questa categoria. Dò atto al signor Breda di essersi messo a disposizione della società, abbiamo stretto le fila e con grande fatica siamo arrivati all’ultima giornata a conquistare questo traguardo minimo. Guardo avanti con grande serenità, ci saranno delle difficoltà ma ritengo che ci sia ancora la voglia e la forza di poter ancora una volta dare vita a questa maglia che vorrei appartenesse davvero a tutti i reggini. I risultati sportivi sono frutto di espisodi, vorrei che nè la maglia dell’Inter, nè quella della Juventus e nè quella del Milan fossero in cima ai pensieri dei reggini. Sono una persona caparbia, voglio lottare ancora. Voglio scusarmi ancora per questa stagione, da domani la Reggina inizierà a muoversi col sorriso sperando di essere guardata con simpatia, quella simpatia che è stata un qualcosa appartenuta a tutti, messa da parte negli ultimi tempi-.

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