Reggio, crisi al Comune: fumata nera dal faccia a faccia tra Scopelliti e Raffa. Il commissariamento è sempre più vicino. Scopelliti si sbilancia: «non sarà un problema»

Reggio, crisi al Comune: fumata nera dal faccia a faccia tra Scopelliti e Raffa. Il commissariamento è sempre più vicino. Scopelliti si sbilancia: «non sarà un problema»

Reggio, crisi al Comune: fumata nera dal faccia a faccia tra Scopelliti e Raffa. Il commissariamento è sempre più vicino. Scopelliti si sbilancia: «non sarà un problema»

martedì 10 Agosto 2010 - 08:39

Il Sindaco f.f. rimane fermo con le sue pretese di azzerare la giunta. Per il Pdl è un'idea inaccettabile. Tra una settimana esatta, martedì 17, scadono i termini per l'eventuale ritiro delle dimissioni: se Raffa non lo farà, arriverà il commissario prefettizio

Niente da fare: l’accordo per sanare la crisi all’interno della maggioranza di centro/destra al Comune di Reggio Calabria non si riesce a trovare, così com’era facile prevedere. Ieri sera, presso la sede del coordinamento Regionale del Pdl sul Corso Garibaldi di Reggio, s’è svolto l’atteso faccia a faccia tra Scopelliti e Raffa, alla presenza di Luigi Tuccio e Demetrio Berna, coordinatore e vice del Pdl reggino.

L’incontro è durato più di quattro ore in cui, con toni pacati e sereni, Scopelliti e Raffa hanno affrontato tutti i problemi all’ordine del giorno.

«Abbiamo trovato molti punti di convergenza. La politica, quella vera, è condivisione di programmi e di progetti. E su questi ci siamo ritrovati. È stato un incontro molto pacato e sereno, in cui sono stati affrontati i problemi che erano sul tappeto» ha detto Scopelliti ai giornalisti dopo la fine dell’incontro. Ma che due politici dello stesso partito si trovassero divisi anche da programmi e progetti, francamente, era impensabile: i problemi sono altri e sono relativi a questioni amministrative. Il nodo è la giunta Comunale: Raffa pretende il totale azzeramento degli Assessori per ritirare le dimissioni entro martedì prossimo, 17 agosto, giorno in cui scade il termine per l’eventuale ritiro previsto dalla legge.

Ovviamente per il Pdl la richiesta di Raffa è inaccettabile.

In serata lo stesso Raffa ha detto che «ho dichiarato tutta la mia disponibilità a ritirare le dimissioni, ma ho anche ribadito quanto concordato con i vertici nazionali del partito. Questa soluzione è l’unica possibile e si rende necessaria per garantire i requisiti minimi di agibilità politica, nonchè il rispetto del ruolo ed i pieni poteri di Sindaco a me spettanti, sia pur facente funzione sia pur nel solco della continuità, appunto come prevede la legge». Raffa ovviamente si riferisce all’azzeramento totale della Giunta, anche se Scopelliti ha categoricamente smentito che questa decisione sia stata concordata nell’incontro capitolino con il coordinatore Denis Verdini.

Proprio Scopelliti, incalzato dalle domande dei giornalisti dopo l’incontro, ha lasciato trasparire una certa convinzione sull’esito (negativo) di questi incontri e s’è soffermato sulla prospettiva del commissariamento di Palazzo San Giorgio: «Io non direi che il commissario sarebbe un problema. Anzi, a volte, il commissario è utile se serve a chiudere una fase politica e ad aprirne un’altra. Con Raffa abbiamo parlato soprattutto del futuro della città. Adesso si tratta di vedere se ci sono le condizioni per potere proseguire e di mettere Raffa nella posizione di potere governare in questi mesi che ci separano dalle elezioni. Se ciò non sarà possibile, allora porte aperte al commissario».

Tuccio, uscito dall’incontro, ha detto che «abbiamo preso atto delle ragioni relative alle dimissioni del Sindaco f.f. Raffa. E’ evidente la necessità politica di ricreare le condizioni per il rilancio dell’azione amministrativa della città. Il Partito adotterà future iniziative finalizzate a verificare insieme al Sindaco ff Raffa la sussistenza delle condizioni necessarie per la prosecuzione del rapporto fiduciario con assessori e consiglieri al fine di ridare forza e vigore all’attività amministrativa».

Qualche spiraglio, insomma, c’è ancora. Ma se Scopelliti, Governatore della Calabria e Coordinatore Regionale del Pdl, dice che «il commissario non è un problema» significa che il destino di questa storia è praticamente già scritto.

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