Stasera decisivo -faccia a faccia- tra Scopelliti e lo stesso Raffa, ma difficilmente la situazione potrà ricucirsi. Martedì prossimo, 17 agosto, ultimo giorno utile al sindaco f.f. per ritirare le dimissioni, altrimenti arriva il commissario
La spaccatura politica interna alla maggioranza di centro/destra che guida da 8 anni il Comune di Reggio Calabria è sempre più profonda. Per ricucire tutto, adesso, serve un vero e proprio miracolo. Il sindaco f.f. Giuseppe Raffa, che ha sostituito Giuseppe Scopelliti (di cui era vicesindaco) dopo l’elezione a Governatore dell’ex primo cittadino, s’è dimesso a fine luglio e adesso ha tempo fino a martedì prossimo, 17 agosto, per ritirare le dimissioni e continuare a governare il Consiglio Comunale evitando il commissariamento.
Nei giorni scorsi Raffa ha interrotto il silenzio e s’è detto disponibile a ritirare le dimissioni ad alcune condizioni decisamente pesanti: azzerare la giunta e rifare gli assessori. Una richiesta che, per il Pdl, è inaccettabile in quanto Raffa non è un vero Sindaco eletto dai cittadini, ma un traghettatore facente funzione in vista delle prossime, sempre più vicine, elezioni comunali. Se a questo aggiungiamo lo -strappo- compiuto da Raffa che ha aperto questa crisi politica licenziando i consulenti Zoccali, Barrile e Melissari chiamati poche settimane prima con l’intenzione di proseguire l’attività amministrativa di Scopelliti, allora capiamo perchè la maggioranza di centro/destra con il Pdl compatto insieme a tutte le altre forze di maggioranza non ci sta, e preferirebbe un comune commissariato pur di accettare le richieste di Raffa.
Anche perchè le elezioni sono davvero vicine, e il commissario non farà altro che guidare Palazzo San Giorgio da burocrate e traghettatore. Quello che avrebbe dovuto fare Raffa in quanto -facente-funzioni-, proseguendo quanto messo in piedi dall’Amministrazione-Scopelliti.
Dopo la durissima conferenza stampa dei trenta tra consiglieri e assessori di maggioranza che, sabato mattina a Palazzo San Giorgio ne hanno dette di tutti i colori contro lo stesso Raffa, stasera è previsto un altro importante appuntmento che potrebbe essere decisivo per tutta questa vicenda: il faccia a faccia tra Scopelliti, che è anche Coordinatore Regionale del Pdl, e Raffa da cui potrebbe emergere molto.
Scopelliti ha convocato, alla presenza del coordinatore del Pdl grande città di Reggio, Luigi Tuccio, e del vicario Demetrio Berna, il sindaco f.f. Giuseppe Raffa alle ore 19 nella sede del coordinamento regionale al fine di «una risolutiva definizione della vicenda politica relativa al Comune e con l’auspicio di un sereno ravvedimento di tutti gli attori per tornare ad amministrare gli interessi della città».
Scopelliti vorrebbe sanare questa spaccatura, ed è l’unico capace di farlo. Ma deve convincere Raffa ad abbassare le pretese. Cosa non facile.
Per il Pdl e la maggioranza non sarebbe un problema rinnovare la fiducia nei confronti di Raffa, a condizione di una continuità amministrativa con l’azione che aveva avviato da Sindaco lo stesso Scopelliti. E quindi anche con una stabilità di Giunta e componenti Amministrativi che devono restare invariati.
Il problema principale di Scopelliti e di tutto il Pdl reggino e calabrese, adesso, non è tanto quello delle sorti immediate di Palazzo San Giorgio. Come già scritto, il commissariamento in una situazione del genere non sarebbe un cataclisma.
Ma, alla luce delle vicissitudini nazionali interne al Pdl e in vista delle prossime elezioni Comunali, il partito deve al più presto individuare una figura forte e carismatica in grado di -sostituire- Scopelliti come candidato sindaco, con l’impegno di ricompattare il Pdl cittadino e guidare tutto il centro/destra alla prossima tornata elettorale.
Perchè, altrimenti, quella di Scopelliti rischia di rimanere l’unica parentesi della storia cittadina in cui il Comune è stato guidato dal centro/destra: prima di lui c’era già stato il comunista Italo Falcomatà dopo decenni di amministrazioni socialiste e democristiane.
E’ vero che anche il Pd reggino e calabrese è allo sbando forse anche peggio del Pdl, con un coordinamento regionale commissariato e senza un leader che possa essere punto di riferimento. Ma il centro/sinistra non è solo il Pd. E Massimo Canale, candidato sindaco ufficialmente già da oltre 5 mesi di Pci, Prc, Idv, Verdi, altri movimenti politici, civili e associazioni, continua a raccogliere consensi nei cittadini.
Sarà lui il successore di Falcomatà e Scopelliti, che negli ultimi 16 anni hanno cambiato Reggio -da così a così-?
Sarà all’insegna del simbolo ‘Falce e Martello’ il futuro di Palazzo San Giorgio?
Si votasse oggi, probabilmente sì. Canale, oltre ad essere favorito dalle crisi di Pd e Pdl, è una figura giovane e vivace, che emerge dal basso e che raccoglie apprezzamento anche in fasce civili, sociali e politiche lontane dalla sua estrazione di partito (i Comunisti Italiani).
Ma alle elezioni mancano ancora un bel pò di mesi. E il centro/destra deve preservare il 70% delle comunali del 2007. Certo, Scopelliti non c’è più. E, per questo, la -battaglia- è apertissima ad ogni risultato.
