Presentato al Circolo del Tennis -Rocco Polimeni- di Reggio Calabria il nuovo libro di Enzo Tromba e Josè Gambino, -La Città Metropolitana per la Regione dello Stretto-
E’ stato presentato ieri sera, al Circolo del Tennis -Rocco Polimeni- di Reggio Calabria, il libro -La Città Metropolitana per la Regione dello Stretto- scritto da Josè Gambino, Professore Ordinario di Geografia Economica Università di Messina e dal giornalista Enzo Tromba.
Sono intervenuti, oltre agli autori, anche l’editore Leo Iriti, il Presidente del Circolo del Tennis Igino Postorino, l’Assessore del Comune di Villa San Giovanni Rocco La Valle, l’Assessore del Comune di Reggio Calabria Amedeo Canale, l’Assessore della Provincia di Messina Michele Bisignano e il Direttore LaborEst Dipartimento PAU Università Mediterranea Reggio Calabria Edoardo Mollica.
La serata è stata coordinata dalla giornalista Antonella Chirico, e ha visto Reggio e Messina al centro di un dibattito legato al possibile futuro sviluppo delle Città in un’ottica metropolitana, anche alla luce del recente riconoscimento, per Reggio Calabria, dello ‘status’ di Città Metropolitana.
I dotti intervenuti si sono chiesti se Reggio e Messina sapranno mettersi in evidenza per attivare processi di una trasformazione urbana virtuosa trainati da eventi straordinari, come quello della creazione della Città-Regione dello Stretto, e hanno provato a dare le loro risposte.
Per i curatori del testo, Enzo Tromba e Josè Gambino, la risposta a questo interrogativo è affermativa. Nel volume, suddiviso in due parti, vengono esposte le ragioni di questa convinzione.
Nella prima sezione vengono analizzate le normative e le strutture geografiche delle aree metropolitane, nella seconda si sottolineano i positivi scenari che la conurbazione istituzionalizzata delle due regioni porterebbe con sé.
Per superare cliché datati e radicati nelle coscienze dell’opinione pubblica le due città «hanno il dovere – come scrive Enzo Tromba nell’introduzione della pubblicazione ristampata per il 2010 – d’essere ambiziose e di dimostrare che sono capaci di realizzare progetti importanti.»
Supportate da idee innovative, voglia di fare ed entusiasmo le due zone urbane potranno diventare la Città-Regione dello Stretto creando un ambiente favorevole per la crescita economica delle stesse.
Creare una rete di strutture ed uomini capaci di proporsi in maniera credibile sui mercati internazionali, questo l’obbiettivo primario della governante della strategia che Reggio e Messina dovranno creare.
Per i due autori affinché questi ambiziosi progetti potranno diventare una feconda realtà occorre “un metodo di coordinamento” basato sulle linee guida di protocolli d’intesa già siglati dalle istituzioni, sui piani nazionali, sulla peer review, sui benchmark per mettere a punto quei motori che condurranno le due realtà alla nascita della Città-Regione dello Stretto.
Particolarmente significativo, tra gli interventi, quello di Michele Bisignano, – Assessore all’Area Regionale integrata dello Stretto ed Area Metropolitana della Provincia Regionale di Messina. Bisignano ha sottolineato l’importanza dell’avvicinamento tra Reggio e Messina non solo a parole, ma anche nei fatti, pensando a coordinare in modo comune le attività universitarie, fieristiche, culturali e pensando a un -ponte digitale, di servizi per i cittadini-. Bisignano s’è soffermato poi sul sistema dei trasporti che non può non esser considerato il tassello fondamentale per dare un significato all’Area dello Stretto: -Pensavamo, con la Metromare, di risolvere i problemi della mobilità nello Stretto ma così non è stato, soprattutto per quanto riguarda l’Aeroporto. Noi della Provincia di Messina crediamo fermamente all’Area dello Stretto, e siamo convinti di puntare tutto sullo scalo Reggino che nasce proprio come ‘Aeroporto dello Stretto’. Lo facciamo contro a populistici ma improponibili fermenti che pretendono, sognano e alludono ad altri, nuovi aeroporti all’interno del nostro territorio Provinciale, ma sappiamo che è una cosa impossibile e assolutamente anti-economica secondo ogni tipo di dettame e regolamentazione Italiana ed Europea proprio nel settore del traffico aereo. Puntiamo tutto sullo scalo di Reggio tanto da aver incrementato fino al 20% le nostre quote azionarie nella So.Gas., versando – di fatto – un milione di euro nelle casse dell’ente di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, che potrà aumentare il proprio bacino di utenza fino a oltre 900.000 persone se riuscirà a intercettare Messina e dintorni. Solo così potrà crescere e svilupparsi. Però pretendiamo alcune condizioni basilari, tra cui i collegamenti diretti tra il porto di Messina e l’aeroporto di Reggio, il check-in diretto e le navette degli aliscafi ovviamente in concomitanza con i voli. Stiamo lavorando per realizzare questo collegamento, data l’impossibilità di realizzarlo con la Metromare, e faremo di tutto per portarlo avanti. Quello dell’Aeroporto è solo un tassello, Reggio e Messina potranno avere un futuro di gloria e splendore solo se uniranno le forze, dobbiamo lavorare affinchè i nostri figli non siano costretti ad emigrare per vivere-.
