Reggio. Ritardo pagamenti Hospice, lavoratori nuovamente in stato d'agitazione

Reggio. Ritardo pagamenti Hospice, lavoratori nuovamente in stato d’agitazione

Dario Rondinella

Reggio. Ritardo pagamenti Hospice, lavoratori nuovamente in stato d’agitazione

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mercoledì 26 Gennaio 2022 - 17:30

Simone: "Ormai da anni ciclicamente ci ritroviamo a denunciare e rivivere le stesse situazioni con una cadenza che non va oltre i 6 mesi"

REGGIO – Un altro, l’ennesimo ritardo, viene denuncitato dal segretario territoriale della Uil, Nicola Simone, per il pagamento degli stipendi, presso l’Hospice di Reggio Calabria. Ritardi che ormai si susseguono in maniera costante sottolinea Simone. “Tutto ciò a fronte delle promesse fatte più e più volte, – spiega in una nota il segretario territoriale della Uli- a furor di popolo, si prometteva e si rassicurava che l’Hospice sarebbe stato al riparo da ritardi per l’erogazione degli emolumenti come dal sostentamento per il regolare svolgimento delle attività assistenziali; le stesse che ricordiamo essere un unicum nella provincia, attività senza le quali la città si ritroverebbe senza una struttura essenziale soprattutto in questi periodi dove la pandemia sta creando delle ricadute importanti sulle cure di pazienti affetti da patologie diverse. Si rammenta che la Regione aveva promesso fondi per il risanamento ad agosto 2021 ed ad oggi nulla ancora è avvenuto.

La stessa aveva garantito che la Fondazione grazie all’importante operato che svolge, non avrebbe più sopportato sofferenze economiche. Singolare è, che proprio l’Hospice è la struttura deputata a cercare di lenire le dolenze dei pazienti e di chi vive momenti tragici. Ormai da anni ciclicamente ci ritroviamo a denunciare e rivivere le stesse situazioni con una cadenza che non va oltre i 6 mesi, gli operatori sono stanchi , ed è stanca la città di sentire il lamento di chi opera per il bene del malato terminale. questo senso di precarietà ormai dura da decenni ci si chiede perché’ una struttura di tale importanza e di tale prestigio debba subire tutto ciò? Cui prodest ? L’opera di risanamento tanto paventata, tanto auspicata, non è mai partita, né tantomeno ci si è messi di impegno per farla partire. I problemi sono sempre lì a contribuire al disavanzo creato, che si accumula e aumenterà’ , se non cambierà una Governance ormai stanca e soprattutto decaduta dal ruolo che ha rivestito per lunghi anni nonostante gli sforzi profusi…”.

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