Regione. Legge sulle sale-gioco, Bruni: «Ecco il regalo di Natale ai calabresi»

Regione. Legge sulle sale-gioco, Bruni: «Ecco il regalo di Natale ai calabresi»

Redazione

Regione. Legge sulle sale-gioco, Bruni: «Ecco il regalo di Natale ai calabresi»

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sabato 24 Dicembre 2022 - 08:02

La capogruppo del MIsto: «Non hanno tenuto in nessun conto le proteste di associazioni, istituzioni e Chiesa. Inqualificabile trattamento per Loizzo»

REGGIO CALABRIA – Il day after è sempre il più brutto, in questi casi. E il presidente del Gruppo misto a Palazzo Campanella, Amalia Bruni, s’è svegliata colma di rabbia per l’approvazione – ovviamente a maggioranza – delle modifiche alla legge anti-‘ndrangheta, in concreto: la legge regionale sulle sale-gioco.

«Indignazione e amarezza»

«Sono indignata e amareggiata per l’approvazione della proposta di legge “107” – protesta lei, come ha sempre fatto in queste settimane di dibattito dentro e fuori gli organismi del Consiglio regionale -. La maggioranza di centrodestra sostiene che si tratta della migliore legge che poteva essere approvata; invece, è peggiore della precedente. Non hanno tenuto in nessun conto le proteste di associazioni, istituzioni e della Chiesa».

Il “regalo di Natale” ai calabresi

Ad avviso di Bruni, «questa maggioranza ha fatto così il suo regalo di Natale ai calabresi, rendendoli meno sicuri e più esposti al rischio di una patologia subdola come la ludopatia, andando in controtendenza non solo rispetto al resto delle regioni italiane ma anche allo stesso centrodestra nazionale. Infatti – argomenta -, uno dei punti fondamentali di questa legge è il distanziometro che diverse Regioni (ad oggi l’Emilia-Romagna, e il Piemonte fino al 2021) e Province autonome come Trento hanno applicato anche alle licenze in essere al momento dell’approvazione della legge. E non s’è verificato alcun effetto espulsivo, ma solo un calo delle giocate complessive».

Mentre con la normativa per come modificata, secondo l’esponente d’opposizione «le sale da gioco e gli esercizi commerciali che ospitano slot davanti a scuole, ospedali e altri luoghi sensibili saranno a portata di mano per soggetti fragili ed aggredibili dall’azzardo».

Perché nessun passaggio in Terza Commissione “Sanità”?

Amalia Bruni, capogruppo del Misto a Palazzo Campanella

Ad avviso di Amalia Bruni, intollerabile non aver vagliato il provvedimento in Terza Commissione “Sanità”, cioè quella competente per gli effetti patologici del gaming (e di cui Bruni, per inciso, è vicepresidente).

Nella sua analisi, «sono passati sopra a tutto per raggiungere il loro scopo, anche sui loro colleghi. Il trattamento riservato all’onorevole Loizzo è inqualificabile – afferma la neuroscienziata di Lamezia Terme –, solo perché con onestà aveva ricordato a tutti la verità dei fatti, ritirando per prima la sua firma dalla proposta di legge, facendo presente alla sua coalizione che la sua posizione seguiva la linea del governo Meloni…».

E ancora: «Il centrodestra ha fatto un danno enorme alla comunità calabrese e se questa legge è migliore della sua prima versione lo si deve esclusivamente al fatto che opposizione, collettività e Chiesa si sono rivoltate. Ma la versione più giusta resta quella della “legge 9” del 2018, che imponeva le distanze a tutti.
Distanze e tempo d’apertura dei locali restano gli strumenti più idonei a dissuadere dal giocare in maniera patologica… I cittadini sapranno riconoscere le cose buone da quelle negative e al momento giusto se ne ricorderanno».

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