Il primo anno di Navarra… tra ricercatori "improduttivi" e scarsa sintonia con il Comune

Il primo anno di Navarra… tra ricercatori “improduttivi” e scarsa sintonia con il Comune

Danila La Torre

Il primo anno di Navarra… tra ricercatori “improduttivi” e scarsa sintonia con il Comune

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sabato 12 Luglio 2014 - 12:45

Il rettore dell’Università di Messina ha tracciato un bilancio del suo primo anno alla guida dell'Ateneo peloritano, sottolineando ciò che è stato fatto in questi primi 12 mesi e rimarcando lo spirito di collaborazione che anima la sua squadra di governo. Navarra ha voluto poi ricordare Luigi Michaud, l’assegnista di ricerca scomparso durante una missione in Antartide

Una battuta iniziale per rompere il ghiaccio ed un momento di commozione finale. In mezzo il report di un anno di attività. Il rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, ha incontrato la stampa per tracciare un bilancio dei suoi primi 12 mesi alla guida dell’Ateneo peloritano, dopo quasi un decennio targato Tomasello.

«Normalmente sono io l’unico senza cravatta, oggi è il contrario, io la indosso e gli altri no» scherza il Magnifico rivolgendosi ai prorettori Giovanni Cupaiuolo e Emanuele Scribano e al direttore generale Francesco De Domenico, che sedevano anche a lui, ma anche ai tanti presenti- tra delegati, professori e rappresentanti sindacali- che affollavano la Sala Senato su suo espresso invito a partecipare.

Anche oggi, come in tante altre occasioni, il rettore Navarra non si è voluto prendere la scena tutta per sé ma l’ha divisa con gli altri protagonisti del nuovo percorso avviato esattamente un anno – fa in primis i prorettori ed i delegati,«che sono stati scelti in base alle competenze» – condividendo con ognuno di loro il merito di ciò che è stato fatto nei vari ambiti.

«I risultati raggiunti dal luglio 2013 ad oggi sono sicuramente merito di tutti. Collaborare, nel significato originario del termine lavorare insieme – ha sottolineato il Rettore – è la linea guida che ha ispirato l’azione dell’amministrazione. Entusiasmo, competenze ed esperienza si sono fusi in un’unica forza propulsiva, perché siamo tutti impegnati in un radicale cambio del sistema».

Tanti i punti toccati in conferenza stampa dal rettore Navarra: dall’aumento della trasparenza e della democrazia al bilancio unico come nuovo sistema di contabilità; dalla mobilità internazionale dei docenti a quella degli studenti; dalla digitalizzazione degli esami al miglioramento dei servizi per gli universitari; dalla “rivoluzione” dell’offerta formativa alla maggiore attenzione per la qualità e la quantità della ricerca scientifica; dalla riforma della struttura organizzativa a una sempre più incisiva comunicazione istituzionale; dalla misurazione della performance ad una sinergia sempre più stretta con il Policlinico universitario; dalla lotta all’evasione contributiva al nuovo sistema di premialità per gli studenti. Un lungo report che è possibile leggere nel dettaglio cliccando il link in basso.

Noi vogliamo, però, soffermarci su alcuni degli aspetti analizzati da Navarra, perfettamente cosciente che le sfide maggiori le gioca nel campo dell’offerta formativa, per rendere attrattiva la nostra università, e nel campo della ricerca, per far sì che il nostro Ateneo acquisti prestigio scientifico e non perda ulteriore terreno con gli atri Atenei della penisola.

«Nel settore della didatticaha spiegato il rettore – abbiamo compiuto uno sforzo enorme per promuovere l’offerta formativa, guardata con sospetto e poi con ammirazione dal Ministero. Abbiamo cambiato il 45% dell’offerta, superando numerose resistenze interne. Siamo soddisfatti perché abbiamo scalato le classifiche ed oggi siamo undicesimi in tutta Italia».

Per quanto riguarda la ricerca, tallone d’achille del nostro Ateneo, Navarra ha ricordato di aver inaugurato il suo rettorato proprio con la bocciatura da parte dell’Anvur e la pubblicazione di una classifica impietosa per il nostro Ateneo, che ci relegava all’ultimo posto. Il rettore ha annunciato l’introduzione di criteri meritocratici per i ricercatori, che tengano conto della valutazione Anvur e della Valutazione della qualità della ricerca. «Ci sono – ha ammesso Navarra – ricercatori con produzione zero, sono circa un centinaio e ci hanno fatto perdere un milione di euro. Vogliamo avviare un sistema che incentivi una voglia di imitazione in positivo».

Oltre ad analizzare le singole questioni interne all’Istituzione accademica, Navarra ha voluto volgere lo sguardo anche fuori dalle quattro mura dell’Ateneo, alla città tutta ed alle istituzioni che la rappresentano, rivolgendo un appello agli enti locali, affinché stiano al fianco dell’Università.

Il rettore ha sottolineato di aver già riscontrato vicinanza e sintonia con la Regione e con la Soprintendenza per il recupero del Palazzo che ospitava la Biblioteca regionale e la realizzazione di una biblioteca centralizzata. Sintonia e unità di intenti che faticano a scattare, invece, con l’amministrazione Accorinti. Pungolato dalle domande dei giornalisti, Navarra ha ribadito più volte di non voler entrare in polemica con il Comune ma le sue dichiarazioni sono inequivocabili e fanno capire che la frattura c’è con la giunta Accorinti: «E’ l’ Università che ha bisogno degli Enti locali e non il contrario. Chiedevamo al Comune collaborazione sui trasporti e sulle residenze, ma abbiamo dovuto provvedere con i nostri soldi. Per quanto riguarda i trasporti non chiediamo i servizi gratis, ma vorremmo che ci aiutassero a garantire ai nostri studenti il collegamento con i nostri poli universitari». Così Navarra, che a proposito delle residenze ha anche ricordato l’iter in corso per la realizzazione della Casa dello Studente al Policlinico ed il recupero degli alloggi a Villa Pace e presso la Cittadella Universitaria, che dovrebbero ottenere l’abitabilità entro luglio.

Dopo tante parole, sono arrivate, inaspettate, anche le lacrime del rettore quando, al termine del suo esxcursus, ha voluto ricordare Luigi Michaud, l’assegnista di ricerca scomparso durante una missione in Antartide, come figura esemplare di spirito di servizio e simbolo di passione per la ricerca e per la sua Università.Un esempio di passione, studio e sacrificio da ricordare ed ammirare, per sempre.

Danila La Torre

IL REPORT DI NAVARRA http://www.unime.it/__content/files/20140712093238REPORT.pdf

12 commenti

  1. Due particolari su tutti:

    “[…] dalla lotta all’evasione contributiva al nuovo sistema di premialità per gli studenti.”

    “Ci sono – ha ammesso Navarra – ricercatori con produzione zero, sono circa un centinaio e ci hanno fatto perdere un milioni di euro.”

    Dunque, supponiamo che effettivamente cotanti ricercatori abbiano prodotto un buco di bilancio di un milione di euro. E supponiamo, inoltre, che sia stata fatta davvero qualcosa per l’evasione contributiva.

    Il risultato, tuttavia, è uno ed uno soltanto: gli unici che hanno pagato per riempire quel buco prodotto dai ricercatori (illicenziaibili?) sono stati proprio quei meritevoli che si vorrebbero “premiare”, ma per i quali non c’è ancora nulla di concreto; quelli che avrebbero avuto diritto all’esenzione dal pagamento del conguaglio (se non dall’intera tassa, tout court) appunto perché meritevoli (e non solo per motivi reddituali), rientrando tra i vincitori e gli idonei per il conseguimento della borsa di studio; quelli che si sono visti piombare – dalla sera alla mattina – le “richieste” di pagamento dei conguagli, mettendo tante, tantissime famiglie in serie difficoltà – con la minaccia di vedersi la carriera bloccata qualora non avessero adempiuto ai loro “obblighi”.

    Insomma, alla fine qualcuno che mette a posto i conti si trova sempre – altro che spending review…

    Per non parlare della biblioteca di giurisprudenza chiusa, in quanto inagibile, da circa 3 mesi.

    Bravo Navarra: 7+

    E all’anno prossimo!

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  2. Due particolari su tutti:

    “[…] dalla lotta all’evasione contributiva al nuovo sistema di premialità per gli studenti.”

    “Ci sono – ha ammesso Navarra – ricercatori con produzione zero, sono circa un centinaio e ci hanno fatto perdere un milioni di euro.”

    Dunque, supponiamo che effettivamente cotanti ricercatori abbiano prodotto un buco di bilancio di un milione di euro. E supponiamo, inoltre, che sia stata fatta davvero qualcosa per l’evasione contributiva.

    Il risultato, tuttavia, è uno ed uno soltanto: gli unici che hanno pagato per riempire quel buco prodotto dai ricercatori (illicenziaibili?) sono stati proprio quei meritevoli che si vorrebbero “premiare”, ma per i quali non c’è ancora nulla di concreto; quelli che avrebbero avuto diritto all’esenzione dal pagamento del conguaglio (se non dall’intera tassa, tout court) appunto perché meritevoli (e non solo per motivi reddituali), rientrando tra i vincitori e gli idonei per il conseguimento della borsa di studio; quelli che si sono visti piombare – dalla sera alla mattina – le “richieste” di pagamento dei conguagli, mettendo tante, tantissime famiglie in serie difficoltà – con la minaccia di vedersi la carriera bloccata qualora non avessero adempiuto ai loro “obblighi”.

    Insomma, alla fine qualcuno che mette a posto i conti si trova sempre – altro che spending review…

    Per non parlare della biblioteca di giurisprudenza chiusa, in quanto inagibile, da circa 3 mesi.

    Bravo Navarra: 7+

    E all’anno prossimo!

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  3. e dove sono questi risultati??La gente che può va a studiare lontano da questo…… e fa benissimo

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  4. e dove sono questi risultati??La gente che può va a studiare lontano da questo…… e fa benissimo

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  5. Caro rettore e del policlinico cosa ha da dire sulla xxxxxxxxxxxxxxxxx in direzione sanitaria e amministrazione spero la Magistratura faccia chiarezza visto che i vertici ce anche ,,,,,,

    vergogna vergogna

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  6. Caro rettore e del policlinico cosa ha da dire sulla xxxxxxxxxxxxxxxxx in direzione sanitaria e amministrazione spero la Magistratura faccia chiarezza visto che i vertici ce anche ,,,,,,

    vergogna vergogna

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  7. Napoleone è anni che ti leggo criticone ma non credi sia il momento di andare via pure tu…e dai realizzati ! Critichi anche chi si impegna , forza impegnati anche tu è facile …partire!

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  8. Napoleone è anni che ti leggo criticone ma non credi sia il momento di andare via pure tu…e dai realizzati ! Critichi anche chi si impegna , forza impegnati anche tu è facile …partire!

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  9. chissà chi li ha messi quei ricercatori eh

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  10. chissà chi li ha messi quei ricercatori eh

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  11. già fatto e ne vado fiero, tu rimani pure nel tuo bel deserto, ultimo in tutto insieme ai tuoi amici. Sarai sicuramente un meritevole impiegato dell’università o qualche altro ente. Preparati intanto alla fame,sarà allora che me la riderò.

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  12. già fatto e ne vado fiero, tu rimani pure nel tuo bel deserto, ultimo in tutto insieme ai tuoi amici. Sarai sicuramente un meritevole impiegato dell’università o qualche altro ente. Preparati intanto alla fame,sarà allora che me la riderò.

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