Ex ospedale Margherita in condizioni vergognose. Dalla Regione tutto tace

L'ordine del giorno di Ardizzone, approvato all'Ars, è del 30 aprile 2011. Sono passati un anno e due mesi ma nulla è stato fatto. Stiamo parlando dell'ex ospedale Regina Margherita, che dovrebbe essere riconvertito in Cittadella della cultura e il cui stato di abbandono è a livelli inimmaginabili. Lo testimonia il reportage del nostro Dino Sturiale, che si è addentrato nella struttura con tanto di necessarie protezioni e mascherine. 66 anni di storia lasciati lì, gettati via. La struttura venne infatti inaugurata nel 1933 e chiusa nel 1999. Negli anni successivi avrebbe dovuto essere riconvertita in centro riabilitativo per 182 posti letto, ma non se ne fece nulla. Oggi ospita pochi uffici amministrativi dell'Asp, ma la gran parte dell'edificio è abbandonata. L'approvazione all'Ars del 30 aprile 2011 prevede la realizzazione di una cittadella della cultura, dove riunire anzitutto la Soprintendenza ai Beni Culturali (oggi in affitto sul viale Boccetta) e la Biblioteca Regionale (in affitto in ben quattro sedi distinte!). L'obiettivo è triplice: ridare decoro ad un'importante struttura della città; riunire in un'unica sede la Soprintendenza e la Biblioteca Regionale, proprio accanto al Museo Regionale, creando quindi un vero polo culturale; risparmiare oltre 700mila euro annui di affitto che al momento la Regione paga per Soprintendenza e Biblioteca. E nell'agosto 2011, l'assessore regionale all'economia, Gaetano Arnao, inviava una nota all'assessore regionale alla salute, Massimo Russo, chiedendo di "produrre una debita informativa circa lo stato di attuazione dei procedimenti attivati per la restituzione alla città del complesso". Procedimenti che, a quanto pare, stanno a zero. E paradossalmente, mentre in gran parte della struttura si vive il grosso pericolo dell'emergenza sanitaria, in un padiglione, l'ex ortopedia, proseguono i lavori di ristrutturazione per realizzare un Presidio Territoriale di Assistenza, in aggiunta agli esistenti di via del Vespro e Pistunina. Si tratta di una struttura che dovrà servire da aiuto agli ospedali, trattando i codici bianchi e svuotando i pronto soccorso. Si effettueranno prestazioni radiologiche, ambulatoriali, d'analisi e di day surgery, interventi su pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata di ammissione. I lavori proseguono a buon ritmo, sono state installate le apparecchiature e si sta provvedendo all'allacciamento delle cabine elettriche. Ancora qualche mese e almeno una piccola parte sarà restituita alla città. Per il resto, parlano le foto del nostro reportage. (Marco Ipsale)