Ferlisi sbatte la porta, la Panarello spegne la polemica: “Equivoco in un momento di tensione”

Ferlisi sbatte la porta, la Panarello spegne la polemica: “Equivoco in un momento di tensione”

Marco Ipsale - Francesca Stornante

Ferlisi sbatte la porta, la Panarello spegne la polemica: “Equivoco in un momento di tensione”

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mercoledì 20 Maggio 2015 - 13:32

Il comandante della Polizia Municipale furioso dopo aver ricevuto la telefonata da parte dell’assessore al Commercio che lo accusava di un inadeguato supporto dei vigili. Ma subito dopo lo stesso assessore getta acqua sul fuoco

Come se non bastassero le tensioni provocate dall’irruzione degli ambulanti, stamane a palazzo Zanca si era creato un altro piccolo caso, anche se poi subito spento. Il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, è andato via sbattendo la porta, per non aver gradito il contenuto di una telefonata ricevuta dall’assessore Patrizia Panarello.

Ferlisi ha stigmatizzato fortemente il comportamento degli ambulanti, che avrebbero anche dato addosso a quattro vigili urbani, e rivendicato la paternità dell’operazione anti ambulantato abusivo.

La Panarello, invece, aveva lamentato l’assenza alle 10, ora prevista per l’incontro con alcuni rappresentanti degli ambulanti, della Digos e dei vigili urbani, nonostante allertati. La Polizia Municipale è poi intervenuta ma il caos si è ugualmente scatenato nel momento in cui gli ambulanti hanno insultato l’assessore e il sindaco, accusandoli di essere i “mandanti” dei controlli e insinuando che erano stati gli stessi vigili urbani a dirlo. Accusa riportata dalla Panarello a Ferlisi e polemica scatenata.

“Non do la colpa ai vigili – ha poi detto l’assessore Panarello -, anzi fanno un lavoro splendido. Però stamattina siamo stati in una situazione di pericolo che, forse, è stata sottovalutata da tutti. Comunque la mia telefonata è stata fatta in un momento di angoscia, non c’è nessun attrito con il comandante Ferlisi. Se è stata intesa come un’accusa, non era mia intenzione”.

A chiarire ulteriormente i fatti ci ha provato ancora il sindaco Accorinti: “Alcuni ambulanti hanno detto che i ‘mandanti’ siamo stati noi perché purtroppo in questa città è sempre colpa del sindaco, anche se piove. Pensavamo che l’incontro di oggi sarebbe stato più tranquillo di quello di ieri, prima stavamo parlando con i dirigenti proprio delle soluzioni per metterli in regola, in attesa di riceverli. E’ ovvio che mica è il sindaco a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, sono tenute a farlo, io l’ho saputo dopo”. (Ma. Ip – F. St.)

6 commenti

  1. quanto un pugno di zalli minacciosi e violenti, arriva liberamente dentro la stanza del sindaco, la colpa è di tutti. Fatevene una ragione e fate in modo che non succeda più

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  2. quanto un pugno di zalli minacciosi e violenti, arriva liberamente dentro la stanza del sindaco, la colpa è di tutti. Fatevene una ragione e fate in modo che non succeda più

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  3. la “colpa” è di Ferlisi che ha mandato le forze dell’ordine a sanzionare e sequestrare la merce degli abusivi.Invece loro,con l’ anarchia vogliono dimostrare che col disordine sociale si può ritornare alla “legge della giungla”,speriamo che qualcuno non li assecondi.

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  4. la “colpa” è di Ferlisi che ha mandato le forze dell’ordine a sanzionare e sequestrare la merce degli abusivi.Invece loro,con l’ anarchia vogliono dimostrare che col disordine sociale si può ritornare alla “legge della giungla”,speriamo che qualcuno non li assecondi.

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  5. Cos’è una città senza il suo Corpo di Polizia Municipale? Una città debole con i forti. Per consegnare Messina a chi costruì e costruisce abusivamente, a chi commerciò e commercia illegalmente, a chi evase ed eluse, continuando facilmente a farlo, tributi di ogni tipo, a chi viola spudoratamente il codice della strada, a chi non volle e non vuole assicurare ai cittadini un servizio di assistenza,prevenzione, controllo e vigilanza sulla osservanza delle norme e delle regole, bisognava svuotare di uomini e mezzi un Corpo di Polizia Municipale di grande tradizione, autorevole con i cittadini. Non sarà facile ricostruirlo, non dipende solo dalla qualità del Comandante o dalla volontà politica ma da noi messinesi. LO VOGLIAMO VERAMENTE?

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  6. Cos’è una città senza il suo Corpo di Polizia Municipale? Una città debole con i forti. Per consegnare Messina a chi costruì e costruisce abusivamente, a chi commerciò e commercia illegalmente, a chi evase ed eluse, continuando facilmente a farlo, tributi di ogni tipo, a chi viola spudoratamente il codice della strada, a chi non volle e non vuole assicurare ai cittadini un servizio di assistenza,prevenzione, controllo e vigilanza sulla osservanza delle norme e delle regole, bisognava svuotare di uomini e mezzi un Corpo di Polizia Municipale di grande tradizione, autorevole con i cittadini. Non sarà facile ricostruirlo, non dipende solo dalla qualità del Comandante o dalla volontà politica ma da noi messinesi. LO VOGLIAMO VERAMENTE?

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