Teseos, il no di Fp Cgil, Cisl Fp e Flaica Cub alla messa in mobilità di 26 lavoratori

Teseos, il no di Fp Cgil, Cisl Fp e Flaica Cub alla messa in mobilità di 26 lavoratori

Teseos, il no di Fp Cgil, Cisl Fp e Flaica Cub alla messa in mobilità di 26 lavoratori

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mercoledì 02 Ottobre 2013 - 11:00

La Funzione Pubblica della Cisl contesta la procedura e chiede all'amministratore unico della Società Servizi Riabilitativi e al rappresentante dell'Asp di attivarsi per un incontro con l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, attraverso la convocazione di un tavolo regionale per evitare il licenziamento dei lavoratori e, contemporaneamente, attivare tutte le procedure di accreditamento dalla Società di Riabilitazione. Sulla stessa linea Flaica Cub

Si ‘ concluso con un nulla di fatto l’incontro presso l’Ufficio provinciale del lavoro per trovare delle soluzioni alternative al licenziamento di 26 lavoratori in servizio presso la cooperativa TESEOS. La cooperativa ha confermato le motivazioni che hanno indotto alla richiesta di attivazione della procedura di mobilità .Ma per la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè “sia l’ASP che la SSR hanno tenuto il comportamento alla “ Ponzio Pilato. Nessuna soluzione per scongiurare i licenziamenti, di fronte al totale disinteresse e all’assenza di risposte da parte della Regione, l’ufficio provinciale del lavoro è stato costretto a dichiarare chiusa la procedura di mobilità. Adesso la cooperativa ha le mani libere e ha 120 giorni di tempo per licenziare i lavoratori.

La FPCGIL ha contestato le procedure di mobilità e ha chiesto sia all’ASP che alla SSR di attivarsi immediatamente per un incontro con l’Assessore Borsellino attraverso un tavolo regionale al fine di evitare i licenziamenti .L’Assessore Borsellino e il Presidente Crocetta devono mantenere gli impegni assunti con la nostra città . Ormai è un continuo .Si perdono posti di lavoro ,nel totale disinteresse della Regione.

Altro no, secco, della Cisl Fp alla messa in mobilità dei lavoratori della Teseos. “Malgrado l’invito a trovare soluzioni per scongiurare il licenziamento – sottolinea Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp – i rappresentanti della Società SSR e dell’ASP non hanno portato fatti nuovi al tavolo convocato dal Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, Francesco de Francesco". “La cooperativa Teseos – sostiene la Cisl Fp – ritiene di poter procedere alla messa in mobilità di 26 unità senza aver stabilito preventivamente criteri, tempi e modi di attuazione di mobilità. Abbiamo contestato la procedura e chiesto all’amministratore unico della SSR e al rappresentante dell’ASP di attivarsi per un incontro con l’assessore alla Salute Lucia Borsellino attraverso la convocazione di un tavolo regionale per evitare il licenziamento dei lavoratori e, contemporaneamente, attivare tutte le procedure di accreditamento dalla Società di Riabilitazione, procedendo quindi al passaggio dei lavoratori in forza alle cooperative affidatarie del servizio”. “Peraltro – ricorda Calogero Emanuele – la stessa assessore Borsellino, in precedenti incontri, ha assicurato interventi risolutivi dei quali, sinora, non si ha reale contezza. Tra le tante promesse, oltre ad assicurare l’accreditamento della Società, vi era anche quella di pagare le prestazioni a tariffa piena, come avviene in tutti gli altri centri”. Sullo stesso tenore la linea di Flaica Cub. "Evidenziamo le gravi illegittimità commesse dalla TE.SE.OS. nella procedura di mobilità, per non aver coinvolto tutte le parti nella trattativa e per non aver seguito alcun criterio di legge nell’individuazione dei lavoratori da inserire nell’elenco della mobilità, né alcun legittimo criterio aziendale. Piuttosto, la richiesta di mobilità vorrebbe mascherare un comportamento ritorsivo messo in atto dalla cooperativa nei confronti dei lavoratori, prima esclusi da socio ed oggi oggetto di una procedura di licenziamento". Le componenti mancanti (Flaica-CUB, SPIF, S.S.R. e l’A.S.P. ME) sono state riconvocate all'Ufficio Provinciale del Lavoro e, nell’incontro di ieri, Flaica-CUB ha evidenziato l’impraticabilità di quanto posto in essere dalla TE.SE.OS. circa i licenziamenti imposti. "Condizione preliminare affinché la società servizi riabilitativi (S.S.R.) possa continuare a svolgere un servizio di natura sanitaria . conclude il sindacato di base – è l’assunzione, alle dipendenze dirette della S.S.R. S.p.A. dei lavoratori impiegati negli anni per lo svolgimento del servizio e la cessazione, dunque, dell’illegittima interposizione di manodopera sinora perpetrata. L’assunzione diretta dei dipendenti non è però sufficiente da sola al pieno rispetto delle normative vigenti, in quanto ad essa si deve accompagnare il mantenimento delle quote da parte del socio pubblico".

Un commento

  1. L’universo delle cooperative, messo su furbescamente, per assicurare in maniera surrettizia, ai “fortunati” (e raccomandati), il posto sicuro vita natural durante, così come fatto con gli ex 285, che, in maniera illegittima, sono stati cooptati nelle file dei dipendenti pubblici siciliani assunti per concorso, sta crollando.
    Finchè è stato il tempo delle vacche grasse, sono sorte come funghi quelle cooperative che sono state chiamate a svolgere, in maniera raffazzonata ed improvvida e con risultati scadenti, servizi che, d’istituto, competevano (e competono) alla pubblica amministrazione.
    Adesso, i nodi soino giunti al pettine ed il sistema truffaldino sta crollando, analogamente al sistema della formazione professionale, altro sistema furbesco per sistemare gli amici degli amici.

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