Elezioni, nuovo ricorso al Tar ed integrazioni a quello del 13 luglio

Elezioni, nuovo ricorso al Tar ed integrazioni a quello del 13 luglio

Rosaria Brancato

Elezioni, nuovo ricorso al Tar ed integrazioni a quello del 13 luglio

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giovedì 25 Luglio 2013 - 16:32

L'avvocato Martella ha presentato al Tar di Catania le integrazioni al ricorso per le elezioni del sindaco. In sostanza viene ampliato il numero delle sezioni per le quali si chiedono le verifiche e i riconteggi, nonchè le motivazioni del ricorso stesso. Intanto è stato presentato un nuovo ricorso da Eleonora Falduto, Giovanni Smedile e Rita Todaro.

Scade domani (venerdì 26 luglio) il termine ultimo per i ricorsi al Tar in merito all’elezione del sindaco Accorinti. Oggi è stato presentato un ricorso (n°1910), ma senza l'ausilio di un avvocato, avente per oggetto "operazioni elettorali per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale". I ricorrenti sono: Eleonora Falduto, Giovanni Smedile e Rita Todaro.L'altro ricorso è quello, presentato dall’avvocato il 13 luglio per conto dei ricorrenti Alessia Currò, Giovanni Cocivera e Giovanna Venuti. L’udienza è stata fissata al prossimo 5 dicembre. Questa mattina il legale ha presentato al tar di Catania un’integrazione al ricorso, istanza che porterà al riconteggio delle schede del primo turno elettorale, quello del 9 e 10 giugno e che ha portato al ballottaggio tra Calabrò ed Accorinti, dal momento che alla vittoria del primo mancavano all’appello 59 voti.

I ricorrenti rilevano una serie di irregolarità nella fase di verbalizzazione e nella successiva acquisizione dei dati dal Ced, avallata poi dall’Ufficio centrale elettorale. “L’illegittimità delle operazioni elettorali relativa al primo turno- è la tesi del ricorso- ha determinato l’illegittimo svolgimento del secondo turno di ballottaggio e, quindi, delle relative operazioni elettorali concludesi con la proclamazione a Sindaco del candidato Renato Accorinti, in pregiudizio del candidato Felice Calabrò che avrebbe dovuto essere proclamato eletto al primo turno. E’ palese, quindi, l’eccesso di potere e, quindi, la violazione dei principi di imparzialità e buon andamento, oltre allo sviamento di potere e del pubblico interesse”.

Dall’istanza presentata si rilevano una serie di irregolarità, alcune emerse anche nel corso di operazioni di scrutinio finite all’attenzione della stampa per i ritardi e la confusione, che avrebbero portato ad errori di conteggio. Nell’elenco delle sezioni per le quali si chiede la verifica, ad esempio, risultano numerose sezioni nelle quali il verbale non è compilato o le diverse pagine presentano contraddizioni, in altre il verbale è bianco, senza dati, in altre ancora ci sono correzioni e cancellature. Come dichiarato dallo stesso avvocato Martella “è stato uno scrutinio da elezione di un Paese sudamericano”.

L’accertamento del voto espresso per Calabrò viene quindi chiesto sia attraverso le tabelle di scrutinio (nelle sezioni contestate) sia attraverso il riconteggio dei voti con verifica giudiziale dei voti non validi (tra cui anche le schede nulle) e tra quelli considerati validi. Nel ricorso viene ricordato come i rappresentanti di lista, proprio in presenza dei vizi individuati al primo turno, avevano chiesto che l’Ufficio centrale stabilisse un criterio unico da utilizzare ai fini dell’attribuzione del voto.

Ma l’Ufficio, si legge “non solo non ha indicato alcun criterio predeterminato di verifica, ma, procedendo nella stessa, volta per volta, lo ha cambiato di volta in volta, giungendo in tal modo, a conclusioni difformi (paradossali) certamente illegittime, non consentendo di trarre alcun dato certo del voto”.

In un primo momento infatti sono stati acquisiti i dati del Ced, (Centro elaborazione dati) del Comune, che in realtà servono solo per comunicare i risultati e sono per così dire “estranei al procedimento elettorale”. Poi sono stati convocati i presidenti delle sezioni ma la verifica si è basata sempre sui dati Ced.

“Il dato CED ha la sola funzione comunicato stampa ai soli fini dell’inserimento sul sito web del Comune, per il soddisfacimento delle comunicazioni veloci ai cittadini. Nessuna forma di ufficialità e nessun efficacia nel conteggio elettorale. Il dato infatti, è raccolto dai Vigili Urbani, sezione per sezione, non al momento dell’ultimazione delle operazioni elettorali ed è raccolto nel corso delle operazioni di scrutinio pressando gli addetti allo stesso. Con tutto ciò che ne consegue in termini di inaffidabilità totale”.

In seguito ad ulteriori contestazioni l’Ufficio centrale ha cambiato criterio di verifica, autorizzando l’apertura dei plichi per verificare le tabelle di scrutinio. Ne consegue, secondo i ricorrenti, che non è stato applicato lo stesso criterio di verifica per tutte le sezioni.

“Per effetto di tale operato, illegittimo, illogico e contraddittorio, da parte dell’Ufficio centrale, si è creata una chiara violazione dei principi di logicità, congruità, uniformità, trasparenza imparzialità e buon andamento. Soprattutto, si è concretizzato il vizio dello sviamento di potere e del pubblico interesse, dal momento che l’Ufficio centrale, con il suo operato, ha di fatto falsato il dato del voto delle operazioni elettorali e, quindi, il fine per cui sono previste le operazioni di verifica”

Nel ricorso iniziale, quello del 13 luglio venivano chieste verifiche in una serie di sezioni ( 40, 47, 73, 86, 121, 138, 147, 192, 228, 234, 242, 173, 51, 68, 84, 85, 103, 106, 122, 123, 129, 142, 154, 155, 161, 162, 166, 174, 177, 194, 211, 227, 243, 253) Nell’integrazione presentata oggi si aggiungono altre sezioni, nelle quali sono state riscontrate altre anomalie, nonché irregolarità nella compilazione dei verbali e delle tabelle da parte di alcuni Presidenti di seggio. In sostanza il ricorso si amplia sia in termini di quantità del riconteggio (estendendolo) sia in termini di motivazioni.

L’apertura dei plichi, con la verifica delle schede, sia quelle valide, che quelle non valide che quelle nulle, di fatto si estende all’intera elezione.

Al Tar si chiede “in accoglimento del ricorso, di annullare la proclamazione dell’elezione alla carica di sindaco del prof. Renato Accorinti; annullare il verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale, relativamente elezione del Sindaco, del 25.6.2013; annullare il verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale del 12/13.6.2013, relativamente alla mancata proclamazione a Sindaco del candidato Felice Calabrò ed adottare i provvedimenti opportuni”.

Rosaria Brancato

21 commenti

  1. Ma per favore…
    questo ricorso al tar è inviso ai messinesi perché il diritto non è tutto nella vita ci sono le regole etiche e d’onore che vengono prima del diritto. Le leggi vanno cambiate. Ci deve essere un unico titolare dell’azione il perdente e non certo le figure minori..

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  2. Felice Calabrò, il sindaco “che non darà filo da torcere”, l’uomo da una sola parola, ora che si conteranno tutte le schede può ancora farcela!!!
    Peccato che fra un anno sarà troppo tardi per lui e tutti i suoi sponsor.

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  3. dolcestilnuovo 25 Luglio 2013 19:12

    Dici? Allora tranquillo, non ti preoccupare…

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  4. dolcestilnuovo 25 Luglio 2013 19:14

    Bene, allora comincia a raccogliere le firme per un referendum. In attesa, andiamo avanti con la legge attuale, anche se non ti piace…

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  5. oh pippu ma picchì na finisci?

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  6. Fa male perdere il potere. Da anni hanno in pugno la città e perderla proprio adesso, in concomitanza con lo scandalo degli ex due sindaci, fa male. Ai messinesi LIBERI l’ardua sentenza…

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  7. speriamo in un altra inchiesta… visto che non mollano !!

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  8. Speriamo non succeda una rivoluzione popolare……..

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  9. Aspettando Felice Calabro’.

    Stiamo arrivando :-))

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  10. dolcestilnuovuo 26 Luglio 2013 00:55

    Peccato che tutta quella confusione nei seggi, e’ stata orcherstrata dallo stesso partito che adesso fa ricorso…Ci vuole faccia tosta…ma vuoi vedere che alla fine a questi signori finisce come il loro mandante..???

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  11. Cara Rosaria BRANCATO, i numeri pubblicati sul sito del Comune, seppure non ufficiali, ci dicono che i VOTANTI furono 141.611, i voti ai CANDIDATI SINDACO 83.022, i voti alle LISTE COLLEGATE 125.995, con una differenza tra LISTE e CANDIDATI SINDACO pari a 42.973, mentre la differenza tra VOTANTI e LISTE è di 15.616, sono le schede BIANCHE, NULLE, CONTESTATE E NON ATTRIBUITE, di cui non abbiamo i parziali, anzitutto delle schede CONTESTATE E NON ATTRIBUITE, sono contenute nella BUSTA N.6-TER(C.), tra queste il TAR deve ricercare i 59 voti mancanti a Felice CALABRO’. Si tenga presente che la NULLITÀ o la CONTESTAZIONE del voto espresso per il candidato alla carica di sindaco RENDE, in ogni caso, NULLO o CONTESTATO il voto eventualmente espresso, nella medesima scheda, per le liste dei candidati a consigliere. La relativa scheda, pertanto, deve considerarsi SCHEDA NULLA o CONTESTATA. Invece i motivi di nullità o contestazione relativi alle LISTE non si estndono al CANDIDATO SINDACO. Se il numero delle SCHEDE CONTESTATE E NON ATTRIBUITE fosse alto, in base alla citata norma, farebbero bene, nello spirito di TUTTI CONTRO TUTTI, che i primi dei non eletti di tutte le liste presentino ricorso, specialmente quando lo scarto è minimo. Cara Rosaria otterremo due risultati, un nuovo Sindaco e Consiglio Comunale, oltre a far ridere i polli di tutta l’Italia.

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  12. Immaginate cosa succederebbe se dovvessero vincere il ricorso?

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  13. Ma per favore…
    questo ricorso al tar è inviso ai messinesi perché il diritto non è tutto nella vita ci sono le regole etiche e d’onore che vengono prima del diritto. Le leggi vanno cambiate. Ci deve essere un unico titolare dell’azione il perdente e non certo le figure minori..intanto tra i messinesi il nuovo sindaco conquista sempre più consenso anche da parte di chi non lo ha votato. Rimarranno soli quei tre ricorrenti ogni giorno più soli….

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  14. L’ACEDDU ‘NTA IAGGIA O CANTA PI ‘NVIDIA O CANTA PI RAGGIA

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  15. È VAI !!! Accorinti A CASA !!!!

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  16. Niente da fare..la solita cricchia perde il potere s non ci sta..ma dopo tutto lo schifo che sta emergendo, coinvolgendo i suoi xxxxxxx, pensa davvero che se dovessimo andare alle urne lo voteremmo ????? ma allora pensano davvero che i messinesi siano dementi????

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  17. Caro Antonio G., le regola etiche e d’onore come dici Tu vengono prima del diritto, per me prima di tutto viene il diritto dei cittadini a scegliere il proprio Sindaco.
    Penso che sia un diritto assoluto vedere rispettato e applicato il proprio voto espresso nelle urne elettorali e non stravolto da qualche Presidente di seggio o ancora peggio da qualche scrutatore in malafede che stravolge e inverte il volere popolare con qualche trucchetto, pertanto sono del parere che un riconteggio delle schede e la verifica del voto espresso liberamente dai cittadini sia una prassi normale e doverosa.
    Anche perchè, tutti sapevano delle irregolarità nello spoglio del 9 e 10 giugno scorso, vedasi verbali non completi e/o bianchi completamente e voti non conteggiati, pertanto doveva essere direttamente l’Ufficio elettorale a ricontare le schede per fugare qualsiasi dubbio sulla regolarità procedurale delle elezioni.
    Ciao a Tutti

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  18. L’ACEDDU ‘NTA IAGGIA O CANTA PI ‘NVIDIA O CANTA PI RAGGIA

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  20. Se penso che il sindaco attuale sia seduto li’ , assieme alla giunta, in seguito ad errori , mi girano vorticosamente i tarallucci, le campagnole, le macine ed i galletti.
    Sempre, se …
    Qualora cio’ non fosse, e’ giusto che rimangano dove sono.

    Aspettando Felice Calabro’

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  21. dolcestilnuovuo 26 Luglio 2013 21:51

    vincerebbero quelli che per ora sono sotto inchiesta con la formazione…

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