CSS, duro confronto tra A2A, Regione e comprensorio del Mela

CSS, duro confronto tra A2A, Regione e comprensorio del Mela

Giovanni Passalacqua

CSS, duro confronto tra A2A, Regione e comprensorio del Mela

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 13:42

I rappresentanti istituzionali dei soggetti interessati sono stati convocati dalla III Commissione - Attività produttive per un faccia a faccia. Il cui esito non è piaciuto alle opposizioni. "Riunione inutile e schizofrenica" - l'ha definita il M5s. Più ottimista il presidente di commissione, Giuseppe Laccoto: "Dovremo conciliare interessi lontani, ci riuniremo ancora"

Sono reazioni contrastanti quelle seguite all’incontro in Commissione Attività produttive all’Ars sulla riconversione a CSS della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela. All’incontro, convocato dal presidente di commissione Giuseppe Laccoto, hanno partecipato gli assessori regionali Mariella Lo Bello (attività produttive), Maurizio Croce (ambiente) e Vania Contrafatto (energia e servizi pubblici), mentre la valle del Mela è stata rappresentata dai sindaci dell’AERCA – Area ad elevato rischio di crisi ambientale. Per A2A, proprietaria della centrale, erano presenti il presidente, Massimiliano Masi, e il responsabile Giuseppe Monteforte.

In Commissione erano inoltre presenti le organizzazioni sindacali e alcuni deputati messinesi, mentre aspre critiche ha suscitato la mancata convocazione delle associazioni ambientaliste: una consuetudine, ha precisato Laccoto, visto che il confronto è avvenuto solo tra soggetti istituzionali. Non sono d’accordo Valentina Zafarana e Angela Foti: “Dalla riunione di oggi sono state tenute fuori dalla porta le tematiche ambientali, paesaggistiche e archeologiche” – hanno dichiarato le deputate del M5s – “oltre alle associazioni ambientaliste, non è stato convocato nemmeno l’assessore ai beni culturali”.

Il Movimento ha ribadito che farà valere le prescrizioni del Piano Paesaggistico – Ambito 9, oltre che la volontà popolare espressa da 19 consigli comunali e tre referendum. “È indispensabile che A2A provveda alla bonifica e alle conseguenti opportunità occupazionali che questa assicurerebbe, nonché al ripristino di quei luoghi” – ha dichiarato il capogruppo Angela Foti – “è questo l’unico dato emerso e chiesto a gran voce dai sindaci durante la commissione di oggi”.

Particolarmente duro è stato anche il dirigente del dipartimento regionale dell’energia, Pietro Lo Monaco, che ha sollevato dubbi nel merito del progetto presentato da A2A, e della sua sostenibilità. Dubbi ai quali l’azienda ha risposto ribadendo che i rischi d’impresa ricadono sul privato che li assume, decidendo di investire. A2A ha anche confermato che andrà avanti con il progetto, in attesa che l’iter ministeriale giunga al termine.

“Servirà un ulteriore approfondimento, e bisognerà tenere in considerazione la posizione espressa dal territorio” – ha dichiarato Laccoto al termine della riunione – “parliamo di un progetto che, se da un lato prevede un investimento di 120 milioni di euro, dall’altro deve fornire tutte le garanzie di sostenibilità e tutela ambientale, e deve armonizzarsi con le politiche regionali in materia di energia e rifiuti”. Il presidente della III Commissione ha inoltre annunciato che, a quello di oggi, seguirà un ulteriore incontro.

A sintetizzare la posizione del comprensorio è infine una dichiarazione del Comune di San Filippo del Mela: “È necessario sedersi a un tavolo per un ripensamento generale di tutto il polo industriale, visto che anche la RAM andrà incontro a difficoltà di mercato da qui a breve. Il futuro passa dalle bonifiche, dal risanamento e dall’individuazione di un nuovo modello di sviluppo post industriale, che deve essere condviso dal territorio e supportato con interventi pubblici o joint venture”.

Giovanni Passalacqua

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